Recensione di Salvatore Argiolas
Autore: Alessandro Curioni
Editore: Chiarelettere
Genere: Thriller
Pagine: 312
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Tracciare i criminali informatici come si fa con gli squali è la strana intuizione di Leonardo Artico, esperto di cybersecurity. Seguendo questa idea darà vita a una “pesca” molto pericolosa nelle profondità della rete, insieme al suo braccio destro Roberto Gelmi, hacker incallito sedotto dal genio e dal fascino del capo. Nessuno dei due, però, può aspettarsi che dagli abissi del web emerga il più temuto degli “squali”. Affiancati dalla giornalista Teresa Aprili, che di internet capisce poco o nulla ma saprà dare un contributo fondamentale all’indagine, Leonardo e Roberto si trovano impegnati a sventare un attacco che punta a mettere in ginocchio un colosso dell’energia e forse un’intera nazione. I pericoli che si celano dietro uno schermo possono avere conseguenze drammatiche nel mondo reale e quando scatta la paura è ormai troppo tardi per salvarsi. Il nemico invisibile assume l’identità del filosofo più celebre della storia. Ma è una sola persona o quel nome è la maschera di un gruppo criminale? Pagina dopo pagina, i protagonisti giocheranno una serrata e snervante partita a scacchi, mentre ciascuno – per ragioni diverse e inconfessabili – cercherà di nascondere il proprio passato. In un crescendo di colpi di scena, Il giorno del Bianconiglio svela al lettore i segreti della rete e mostra quanto siamo vulnerabili. Un cyberthriller ambientato in una Milano frenetica che continua a vivere come se nulla stesse accadendo. Ispirato a fatti e ad attacchi realmente verificatisi, che negli ultimi cinque anni hanno coinvolto sistemi estremamente critici di diversi paesi, questo libro è la prima puntata di una serie destinata a cambiare il nostro rapporto con la tecnologia.
Recensione
Il Bianconiglio è un personaggio di “Alice nel paese delle meraviglie”, un libro ambientato in un universo parallelo dove tutto è possibile e dà il nome ad un “malware”, un programma creato per disturbare le operazioni di un computer citato nel romanzo di Alessandro Curioni, anche questo situato in un mondo virtuale ma dalle conseguenze terribilmente reali.
“Il giorno del bianconiglio” è infatti un thriller informatico quanto mai di attualità visti i recenti episodi di incursioni nei sistemi di elaborazione dati per ottenere consistenti ricatti avvenuti negli Stati Uniti.
Alessandro Curioni è un esperto di Cybersicurezza e in questo suo primo romanzo, conscio che, come pensava Umberto Eco, “ciò che non si può teorizzare si deve narrare”, racconta un mondo che conosce alla perfezione e mette in guardia dal sottovalutarlo perché, come dice un personaggio del libro “se cominci a pensare che sono solo paranoie, che tanto a te non capitano certe cose e via dicendo, hai già un piede nella fossa.”
Il Bianconiglio è un’attraente esca che l’esperto di cybersicurezza Leonardo Artico ha messo a punto per tracciare e rendere visibili gli attacchi informatici alle aziende che difende. Artico e il suo staff creano un meccanismo di difesa attiva in modo da attirare i pirati informatici, “come i sistemi che consentono di rilevare gli squali quando si avvicinano alla costa”.
Il piano è geniale e molto pericoloso perché i pirati sono agguerriti e molto capaci ma Artico e soci hanno un mente un secondo meccanismo d’attacco chiamato, guarda caso “Cappellaio Matto” che ha il compito di seguire Bianconiglio per apportare i maggiori danni possibili nelle reti virtuali degli avversari.
Artico coinvolge anche un giovane giornalista, Teresa Aprili, che dovrebbe scrivere alcuni articoli sulla sicurezza informatica e che lentamente diventa una pedina importante in questo gioco
Come una partita di scacchi dalla posta incredibilmente alta i giocatori si sfidano con mosse e contromosse abili e spiazzanti, ispirate da altissime capacità tecnologiche, che creano tensione e suspense ad ogni pagina.
La strategia di Artico è ambiziosa ma molto rischiosa perché presuppone la sua partecipazione diretta, in contatto frontale con Socrate, “una specie di creatura mitologica del Dark Web”, abilissimo e spietato, con cui ingaggia una lotta ricca di inganni, colpi di scena e intrighi, impostata sempre nella parte più profonda e oscura del web.
Rischiando anche la reputazione professionale per accreditarsi come interlocutore attendibile Leonardo Artico, porta la sua sfida ai grandi pirati della rete in uno spazio dove non si fanno prigionieri e il risultato è incerto sino alla fine.
Ispirato da fatti realmente accaduti il libro di Alessandro Curioni mette in luce diversi aspetti sconosciuti degli scontri che avvengono quando accendiamo un pc e navighiamo in internet e dove tutto è fattibile,
perché come dice Artico
“Certe cose, prima di farle, devi immaginare che siano possibili.”
Il territorio elettivo del noir si sta lentamente ma inevitabilmente spostando dalle strade della metropoli, quella che Marshall McLuhan chiamava “una giungla d’asfalto rauca e stridula al cui confronto qualsiasi giungla tropicale era quieta e inoffensiva come una conigliera”, ai luoghi incorporei di internet.
Da“Profondo Blu”del 2001, di Jeffery Deaver, uno dei primi cyberthriller, in poi, sono molti I noir che presentano incursioni nel Deep Web e saranno sempre di più, arrivando a lambire tematiche tipiche del cyberpunk, corrente della fantascienza che ha Bruce Sterling e William Gibson come scrittori di riferimento.
“Il giorno del coniglio” compie alla perfezione il suo scopo naturale, quello di narrare una storia fluida e interessante a cui associa anche una funzione pedagogica importante perché insegna che internet è un grande mare con tanti predoni che hanno buon gioco a trarre in inganno gli ingenui e gli sprovveduti, come viene ribadito nel romanzo:
“La stragrande maggioranza dei criminali informatici sfrutta l’inconsapevolezza e l’ignoranza degli utenti della tecnologie dell’informazione. Perché dovrei passare settimane a studiare un tipo di serratura per cercare di forzarla, quando il proprietario potrebbe essere disponibile a darmi la chiavi? (…) Se ho ben capito, i criminali preferiscono truffare o comunque carpire con l’inganno le informazioni di cui hanno bisogno, anziché impegnarsi per scoprire le falle di un sistema?” “Io la chiamo “economia dello sforzo”.
Ogni giorno, organizzazioni e singoli criminali spediscono milioni di email con questo virus che per attivarsi deve avere la collaborazione, ovviamente inconsapevole dell’utente. Il più delle volte lo fa aprendo un file allegato a un messaggio di posta elettronica oppure accedendo a un sito tramite un link. Ogni giorno migliaia di persone di cascano e molte di esse pagano”.
E’ proprio questa la morale di “La notte del Bianconiglio”, cyberthriller che preannuncia un futuro sempre più prossimo in cui la maggior parte dei reati saranno commessi in rete, luogo anonimo per definizione dove trovare spazi di impunità è sempre facilissimo.
Alessandro Curioni
Alessandro Curioni: (1967) nasce giornalista e nel 2003, dopo un biennio di studio, pubblica per Jackson Libri il volume Hacker@tack dedicato alla sicurezza informatica. Da questa esperienza, e dopo sette anni nel settore, fonda nel 2008 Di.Gi. Academy, azienda specializzata nella formazione e nella consulenza nell’ambito della cybersecurity, della quale è azionista e presidente. E’ autore di saggi di successo, divulgatore, docente universitario e commentatore presso organi d’informazione come Rai, “Il Sole 24 Ore” e Classic Cnbc. “Il giorno del Bianconiglio” è il primo romanzo di una serie che ha come protagonista l’esperto di cybersecurity Leonardo Artico.
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