Il giovane caimano




Domenico Varipapa


Editore: NN Editore

Genere: romanzo di formazione

Pagine: 240

Anno edizione: 2024


Sinossi. Rino ha quindici anni e non esce più di casa: dopo un umiliante scherzo in piscina, diventa un hikikomori. Di notte si rifugia nei giochi online e nelle video¬chat, con il nickname “Caimano” e la maschera di Berlusconi, il grande nemico del nonno. Il vecchio pensa che Rino abbia il malocchio, e in punto di morte si fa promettere che tornerà in Calabria per farselo togliere. Il ragazzo decide di partire per porgere al nonno l’ultimo omaggio: seppellire la sua gamba finta nel mare che tanto amava. Inizia così un viaggio verso sud, in cui Rino si ritrova in compagnia di Gaetano, che si fa chiamare Richie Rich e sogna di fare soldi a palate; poi di Massimo, un ragazzo con la sindrome di Asperger; e infine di Margherita, cosplayer di manga giapponesi e suo grande amore. Le loro picaresche avventure attirano l’attenzione dei media e diventano virali, trasformando un gruppo di ragazzini allo sbando, mascherati da Berlusconi, in una piccola famiglia che reclama: “Potere ai giovani”. “Il giovane caimano” è un’esuberante storia di crescita, che racconta il senso di inadeguatezza, la paura del fallimento e il desiderio di ribellione dell’adolescenza. Con umorismo ed empatia, Domenico Varipapa svela come l’amicizia più pura abbia il potere di liberare e di infondere il coraggio di vivere nel mondo.

 Recensione di Elide Stagnetti


Rino, il giovane caimano da nove mesi è diventato un hikikomori.

Questo adolescente fragile, traumatizzato dal bullismo dei suoi compagni; dal trasferimento della famiglia in una cittadina che non sente sua; dalla morte del nonno e, prima ancora, dall’arresto del padre, affronta il suo disagio nascondendosi: dentro la sua camera, nel mondo virtuale della Play Station, dietro una maschera che ha la faccia di Silvio Berlusconi.

È bravo a sgusciare, evitare i colpi, scappare via, tutte abilità che non ha imparato attraverso il gioco, ma sperimentando la vita. Il suo nome di battaglia è “Caimano”, che ha scelto guardando col nonno un film su Silvio Berlusconi.”

Gaetano (Richie Rich) è un diciottenne con il mito del self made man, il miraggio del guadagno facile, l’ambizione del grande imprenditore. Elon Musk è il suo punto di riferimento; il successo, un sogno che, a suo dire, si sta per realizzare.

Il pensiero di Gaetano è un’accozzaglia di pillole new age e proponimenti di guru del business che si trovano sui social, il suo modello è in pratica una specie di santone che investe in criptovalute.”

Massimo, uno studente/stagista sfruttato che soffre della sindrome di Asperger; e Margherita, una ex compagna di classe di Rino, che ama vestirsi come il personaggio di un manga o di un cartone animato giapponese, sono i ragazzi che accompagnano Rino e Gaetano in un viaggio che li porta ad attraversare mezza Italia (dall’Emilia alla Calabria) e imprime un’accelerazione decisiva e inaspettata al loro processo di maturazione personale.

A vederli da lontano, sembrano (sono) “una banda di scappati di casa”, “il gruppo di sfigati più sfigato che ci sta”, eppure con un paio di dirette ben piazzate riescono a conquistare i ragazzi di tutta la nazione, a diventarne gli idoli, perché comunicano attraverso il loro stesso linguaggio, manifestano il loro stesso disagio, rappresentano la difficoltà di sopravvivere in un mondo darwiniano nel quale si sentono “pezzi d’ingranaggi, senza emozioni e solo con obiettivi, traguardi”, impegnati in una “malata battaglia quotidiana”.

La maschera di Berlusconi (“non un simbolo, ma il simbolo delle cose che combattiamo”), lo sguardo fisso di Massimo, la parrucca rossissima di Margherita e il modo di esprimersi di Gaetano (che ripete “serio” almeno una volta in ogni frase che pronuncia) incarnano la diversità che li distingue, ma la fama social che ottengono in poche ore dimostra che i loro problemi non sono poi una rarità tra i tanti giovani che li sostengono. 

Dobbiamo essere sempre belli, sempre felici, sempre pronti a rialzarci dalle nostre cadute, magari facendolo con un balletto, senza pensare mai a come si sta quando si è a terra”

In questo romanzo, in cui convivono miti del presente e superstizioni del passato, il linguaggio frizzante di Varipapa, vivacizzato da efficacissime inserzioni dialettali e da movenze tipiche del gergo giovanile, racconta dunque una vicenda di formazione, una presa di coscienza che si attua attraverso il viaggio, il confronto con l’altro, l’assunzione di responsabilità, la condivisione di un obiettivo. 

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Domenico Varipapa


è nato a Crotone nel 1988, vive a Gualtieri dove insegna italiano e opera nel campo socioeducativo. Ha esordito con un romanzo scritto a quattro mani, “Talento” (0111 Edizioni, 2014), e ha pubblicato racconti e saggi su riviste letterarie. Nel giugno del 2022 ha pubblicato “Celle con vista” (L’Erudita, Giulio Perrone Editore)..