Il grafologo




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Daniela Pastorino

Editore: Bré

Genere: thriller

Pagine: 244

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Marcello è un uomo schivo, chiuso nel suo piccolo mondo dove di grande ci sono solo le sue orecchie a sventola. Non ha mai fatto l’amore con una donna, cerca il piacere nella masturbazione, lo aiutano la fantasia e la sua intelligenza. Tutto questo parte da una odiosa molestia sessuale ricevuta da bambino, che gli ha condizionato la vita. Ora, però, è giunta l’ora del riscatto, basta vestire i panni del grafologo, è giunta l’ora del Predatore! E diventa un lucido, spietato assassino. Sceglierà un particolare tipo di vittima – a voi il piacere di scoprire quale – e quando la polizia si metterà sulle sue tracce, la vicenda assumerà connotati surreali.

Recensione

Il grafologo è un libro duro, crudo, difficile da digerire perché non è facile trovare al suo interno un po’ di umanità, di riscatto dalla depravazione, dalla cattiveria e dal sadismo.

Non è facile neanche trovare un personaggio del tutto positivo, forse solo le vittime lo sono… Marcello è un grafologo, un uomo colto, estremamente intelligente e poco avvezzo ai rapporti umani.

La molestia subita da ragazzo da un uomo più grande, lo ha segnato in modo indelebile, lo ha sfregiato nell’anima creandogli un buco nero che si è ingrandito sempre più, fagocitando ogni sentimento ed emozione positiva. Marcello vive per il suo lavoro e per i suoi famigli, ossia due cani e due gatti. Guai a chi li tocca e a chi pensa, anche solo lontanamente, di far loro del male! L’uomo è chiuso nel suo guscio, non ha mai avuto rapporti con una donna, trova il piacere solo con la masturbazione.

Ha come amiche delle prostitute e qualche conoscente. La rabbia per ciò che ha dovuto subire, per le ingiustizie e la maleducazione che, a suo parere, corrompono l’essere umano non sono più sopportabili per lui ad un certo punto.

E’ come un vulcano che al suo interno ribolle di lava e quando giunge al punto di rottura la lava comincia a invadere e bruciare tutto. Così Marcello arrivato al limite decide di passare all’azione, da semplice grafologo si trasforma nel Predatore, mette in atto così il suo piano e sceglie con cura le sue vittime.

Chi sono? Donne? Uomini? Giovani o adulti?

Lascio a voi la sorpresa.

La Pastorino ha creato un personaggio spietato, depravato, folle, metodico, narcisista, arrogante, sadico e ripugnante. Il suo modo di pensare, di agire, il suo modus operandi mi ha molto disgustata.

L’autrice ha saputo far entrare il lettore nella testa del protagonista, ha saputo metterlo in contatto con ciò che possa esserci di più abietto nella mente di un uomo.

Se io fossi davvero buono come credo, non sarei pervaso dal costante senso di superiorità e onnipotenza che mi contraddistingue, al contrario sarebbe l’umiltà a governare il mio animo e non sentirei la rabbia bruciare dentro come invece accade innanzi alla maleducazione piuttosto che all’ingratitudine.

Da amante dei thriller crudi non ho potuto che apprezzare Il grafologo, ho apprezzato lo stile dell’autrice, la sua volontà di non mettere filtri alla malvagità e alla depravazione.

Consiglio la lettura di Il grafologo agli stomaci forti, a chi non si scompone davanti a certe scene raccapriccianti.

A cura di Ilaria Bagnati

ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com

 

Daniela Pastorino


nasce a Genova nel 1965. Studia lingue e presto trova lavoro come segretaria in una piccola azienda locale; occupazione che male si addice al suo temperamento inquieto. Torna quindi sui libri e, per diversi anni, fa l’educatrice nella scuola primaria. E’ in questo periodo che studia grafologia, affascinata dai misteri che la scrittura nasconde. Nel 2019 pubblica Una vita da illuminati. Viaggio nel mondo scambista presi per mano da una di loro con Eroscultura.com.

 

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