Sinossi. Un’inchiesta sulla rapina più bizzarra del secolo si trasforma in un viaggio sulle tracce di una passione, di un’ossessione che corre lungo la storia e spinge un musicista americano a rapinare 299 pelli di uccelli da un museo di storia naturale britannico. Un’indagine, nel tempo e nello spazio, che racconta un mondo incredibile e per lo più sconosciuto: quello degli appassionati e dei venditori di piume. In pochi, del resto, sanno che il carico più prezioso trasportato nelle stive del Titanic, quando andò a fondo nel 1912, erano proprio 40 casse di piume.
IL LADRO DI PIUME
di Kirk Wallace Johnson
Nutrimenti 2023
Sandro Ristori ( Traduttore )
Narrativa gialla, pag.416
IL LADRO DI PIUME
Podcast
A cura di Marina Toniolo
Recensione di Marina Toniolo
“Non sapevo a quel tempo che la mia crociata mi avrebbe portato in un sottobosco di fanatici e di venditori di piume, di drogati e di appassionati di caccia grossa, di ex detective e dentisti dalla dubbia fama”.
La moda nel corso dei tempi è il motore di buona parte dell’economia: sarti, modiste, cappellai creano posti di lavoro e inondano le persone comuni di stoffe multicolori, pregiate e stravaganti. Si può affermare, leggendo il libro, che la prima influencer è, senza ombra di dubbio, Maria Antonietta regina di Francia che con i suoi abiti e cappelli detta legge e stabilisce la linea di confine dello status sociale. Infatti, solo chi dispone di grandi quantità di denaro può permettersi il lusso di confezioni ricercate.
Le mode si evolvono e le bizzarrie trovano il punto massimo di espansione nel XIX secolo quando, a fronte di nuove scoperte naturalistiche dei pionieri Darwin e Wallace, giungono in Europa e America animali fino a prima sconosciuti.
Soprattutto uccelli con piume meravigliose, colorate, uniche. La maggior parte di essi finisce nei musei, in cassetti rigorosamente chiusi e inaccessibili se non per studi scientifici. Ma che fare quando un ragazzo di appena venti anni si introduce nel più antico museo di Inghilterra e ruba 299 uccelli di specie particolari? Con addirittura il cartellino di provenienza scritto a mano dai ricercatori? Per quale motivo?
Da questo evento l’autore si cela nei panni del detective per ricostruire la storia del furto al museo di Tring e per recuperare quanta più refurtiva possibile. Un viaggio che, come afferma, crea dipendenza e ossessione. Molte specie di uccelli vengono quasi sterminate dall’uomo nel lontano 1800.
Le piume di creature variopinte, autoctone solo di un determinato luogo sulla Terra, vengono usate per adornare i cappelli delle signore quando non sono uccelli interi (basta cerare su Google: moda vittoriana cappelli) e per creare mosche per la pesca al salmone.
Johnson scopre che ancora oggi si creano mosche da pesca sulla base di manuali vittoriani e, naturalmente, sarebbe più ‘artistico’ se le piume utilizzate fossero vere. In un viaggio per tutto il globo, tra mercatini di appassionati e incontri tra i protagonisti della storia, racconta l’importanza della conservazione degli uccelli raccolti da Darwin e Wallace, sulla base di nuove conoscenze dovute al progresso.
Un viaggio che risulta appassionante per il lettore anche se profano sia ad animali con le ali sia alla pesca. Con il piglio del saggio romanzato ‘Il ladro di piume’ esplora i confini di un mondo sconosciuto ma estremamente affascinante.
“Nelle ultime tre decadi del XIX secolo, centinaia di milioni di uccelli vennero uccisi. E non per essere conservati in un museo, ma per uno scopo ben diverso: la moda”.
Ancora adesso basta navigare su determinati siti di compravendite online e si trovano piume originali o addirittura pezzi di uccelli che passano di mano in mano a collezionisti e costruttori di mosche. La storia di Edwin Rist è risaputa: si introduce nel museo e ruba parte della collezione per rivenderla e pagare un nuovo flauto con cui inizia la sua carriera di musicista. L’intento di Johnson è di scoprire dove è finito il resto del maltolto per far sì che venga riconsegnato al museo.
Il pregio del romanzo sta nella perfetta imparzialità dell’autore che lascia spazio a tutti i personaggi che incontra e ai molti dubbi etici che, secondariamente, compaiono non appena si scava oltre la superficie della storia. Questo è un libro talmente particolare che suscita entusiasmo nel mentre che lo si descrive a terze persone e incredulità nelle stesse e accende quella scintilla di interesse che spinge a cercare molti altri dettagli, quasi che l’ossessione che ha travolto Rist, Johnson e tutti gli appassionati di pesca vittoriana travolga anche il lettore.
Con una prosa volutamente semplice per non appesantire il carico di informazioni, ‘Il ladro di piume’ è un gioiellino da non perdere, fedele ed esasustivo.
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Kirk Wallace Johnson
è un autore, giornalista e fondatore americano di The List Project, un’organizzazione no-profit che aiuta a reinsediare i rifugiati iracheni che in precedenza avevano lavorato per il governo degli Stati Uniti durante la guerra in Iraq. Ha servito come coordinatore regionale dell’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale per la ricostruzione a Fallujah, in Iraq nel 2005. Dopo essere tornato dall’Iraq, Johnson iniziò a pescare con la mosca, cosa che lo portò alla storia che sarebbe diventata il suo vero libro giallo, ‘The Feather Thief’. La storia racconta di come un flautista americano, Edwin Rist, rubò resti di uccelli rari dal Museo di Storia Naturale in Inghilterra. Gli hobbisti pagano prezzi elevati per le piume di uccelli esotici, compresi i pescatori a mosca, che le usano per catturare i pesci. Venne a conoscenza della rapina quando una guida del New Mexico raccontò la storia, che portò a un periodo di cinque anni di ricerche e interviste, incluso quello con Rist. Il libro sarà adattato in una serie televisiva dalla società di produzione di Jenna Bush Hager. I diritti cinematografici di ‘I pescatori e il drago’ sono stati venduti alla società di produzione di George Clooney per una serie in più parti. Nel 2023, ‘Il pescatore e il drago’ ha vinto il premio Carr P. Collins per il miglior libro di saggistica.
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