Il male che gli uomini fanno





Autore: Sandrone Dazieri

Editore: Harper Collins

Genere: thriller

Pagine: 544

Anno di pubblicazione: 2022 

Sinossi. Trent’anni fa Itala Caruso, poliziotta soprannominata la Regina e a capo di un giro di corruzione, viene incaricata di trovare le prove per mandare in carcere l’uomo accusato di essere il Persico, l’assassino che ha rapito e strangolato tre ragazze adolescenti. Itala non può rifiutare, ma sa che sta facendo la scelta sbagliata. Oggi, un uomo dai lunghi capelli bianchi rapisce sul cancello di casa la sedicenne Amala Cavalcante e la imprigiona nel sotterraneo di un vecchio edificio. Amala capisce che non uscirà viva da lì, a meno che non trovi il modo di fuggire. Francesca Cavalcante è la zia di Amala ed è un avvocato. Trent’anni prima ha difeso senza successo l’uomo accusato di essere il Persico. Lei sa che il suo cliente era innocente, e che il vero assassino è ancora in giro. E che forse è stato lui a rapire sua nipote. Gershom Peretz, detto Gerry, dichiara di essere un turista israeliano, ma è arrivato subito dopo il rapimento di Amala e sembra disposto a tutto pur di ritrovarla. Anche a uccidere. A otto anni di distanza da Uccidi il Padre, Dazieri torna con un thriller straordinario. Il ritmo che lascia il lettore senza fiato, il perfetto meccanismo narrativo, la capacità di entrare nella mente degli esseri umani, che siano vittime o mostri, e di creare personaggi indimenticabili come Gerry o Itala, fa capire perché i libri di Dazieri sono tradotti in più di trenta paesi e lui è l’autore italiano di thriller più letto e amato nel mondo.


Il male che gli uomini fanno

A cura di Denise Antonietti


 Recensione di Denise Antonietti

Il male che gli uomini fanno sopravvive loro, il bene è spesso sepolto con le loro ossa”.

Dazieri cita Shakespeare in apertura al suo ultimo romanzo: sembra un avvertimento, una chiave per interpretare la storia che seguirà-

In un certo senso lo è poiché, a distanza di trent’anni, tutte le vicende che erano partite dall’indagine sul Persico, un misterioso killer di ragazze del cremonese, tornano a galla con il rapimento di Amala Cavalcante, ai giorni nostri. Riemergono antiche colpe, negligenze seppellite in fondo alla memoria, e tutto quello che i personaggi hanno scelto di non guardare torna improvvisamente a bussare alla porta e a chiedere il conto.

 Però.

Un però c’è, e consiste nel fatto che questo thriller è anche, seppur seguendo percorsi contorti, una storia di redenzione e riscatto. E’ il riscatto di Francesca, che sa di non aver fatto in passato il proprio lavoro come avrebbe dovuto – né quello di avvocato, trent’anni prima, né quello di zia di Amala, in tempi più recenti; è il riscatto di Itala, che è corrotta, è vero, ma solo perché diventare “la Regina” è stato il solo modo che ha trovato per non essere più sottomessa a nessuno; di Gerry, il misterioso israeliano, che nel bilancio tra le vite che spezza e quelle che salva esce (se contiamo anche i cani) in pari – o quasi. E non solo, ma poi si scivola nello spoiler, e allora è meglio tacere.

La struttura del romanzo segue due filoni paralleli: quello contemporaneo, con protagonisti Francesca, Amala e Gerry, e quello passato, di trent’anni prima. Dazieri è maestro nell’alternare questi due blocchi temporali, lasciando sempre il lettore in sospeso e trascinandolo con sé in avanti.
La bravura non sta nel far intendere che le due storie siano collegate, ma nel non far capire fino all’ultimo (e intendo proprio ultimo ultimo) il come, e soprattutto il perché. Oserei parafrasare Shakespeare, dicendo che in questo thriller, sono le motivazioni che gli uomini hanno a sopravvivere, trasformandosi nel corso dei decenni, e trascinando con sé tutto ciò che incontrano, come le acque del fiume in cui il Persico abbandona le sue vittime.

Ultimo punto che mi sento di sottolineare, lo stile: Dazieri dà una lezione importante con questo romanzo, e cioè che non servono paroloni e frasi memorabili per rendere una storia indimenticabile.

Sono i personaggi come Gerry, Itala, e tanti altri, nella loro tremenda imperfezione e sconfinata umanità a guadagnarsi un posto nel cuore dei lettori, e a non lasciarlo per un bel po’.

Io spero di ritrovarli presto. A voi dico: andate a conoscerli.

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Sandrone Dazieri


Sandrone Dazieri è nato a Cremona nel 1964. Nel 1999 ha pubblicato il suo primo romanzo, Attenti al Gorilla (Mondadori), che segna l’esordio del personaggio presente nel titolo, il “Gorilla”, eroe metropolitano e schizofrenico. Della saga noir del Gorilla fanno parte altri cinque romanzi, dal secondo dei quali nel 2006 è stato tratto un film con Claudio Bisio (La cura del Gorilla). Nel 2014 è uscito Uccidi il Padre, il primo libro della trilogia thriller di Dante e Colomba di cui fanno parte anche L’Angelo (2017) e Il Re di Denari (2018), una saga di grande successo che, tradotta e pubblicata in più di trenta paesi, ha consacrato Dazieri come uno dei più grandi autori contemporanei di thriller, e ha raggiunto i primi posti delle classifiche di vendita in molte nazioni tra cui Italia, Regno Unito, Francia e Spagna.

A cura di Denise Antonietti

https://deniseantonietti.wordpress.com