Il manipolatore




Francisco Lorenzo


DETTAGLI:

Traduttore: Micol Cerato

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Thriller psicologico

Pagine: 320

Anno edizione: 2024

Sinossi. Un serial killer. Un poliziotto. Due menti fuori dal comune. Dicembre, Santiago de Compostela. Yoel Garza, ispettore della polizia giudiziaria, riceve una chiamata d’emergenza. È stato ritrovato uno scheletro sepolto con un foro di proiettile nel cranio. Mancano tutti i denti tranne un incisivo d’oro. A Yoel quella scena ricorda in modo impressionante la copertina di un romanzo pubblicato da un suo vecchio compagno di scuola, Antonio Servàn… Ma la cosa più inquietante è un’altra: accanto alle ossa è stato rinvenuto l’anello di fidanzamento perso dalla sua ragazza mesi prima. Chi lo ha messo lì e perché? Per l’ispettore Garza avrà inizio una battaglia psicologica dal ritmo vertiginoso, una lotta contro il tempo per scoprire l’identità di un macabro serial killer che ha tessuto un folle piano per anni.

 Recensione di Federica Abozzi

Il passato disturba il presente alla ricerca di un modo per annientare il futuro. Il lettore di thriller ricerca la suspense, la trama perfetta in cui carnefice e vittima giocano un freddo susseguirsi di mosse che possa lasciare in piedi solo uno dei due.

E se sin dai primi capitoli l’identità di entrambi fosse chiaro e il gioco fosse una silenziosa e scrupolosa partita a scacchi tra due menti legate tra loro?

Il lettore potrebbe essere deluso? Assolutamente no perché l’attenzione resta alta e trascinata in un vortice di emozioni contrastanti nel romanzo di esordio di Francisco Lorenzo, Il manipolatore, pubblicato per Newton Compton Editori questa estate.

Stagione adatta per questa lettura se si ha la possibilità di assaporare pagina dopo pagina e il preciso schema dell’assassino che, per l’ironia dell’autore, è esso stesso scrittore. Oltre trecento pagine respirano di intenso lavoro concettuale per far sì che i due protagonisti siano il più possibile sulla stessa lunghezza d’onda, nessuno dei due indietreggia con troppo svantaggio, entrambi sanno l’uno dell’altro.

Il lettore si trova in mezzo a questo rapporto a tratti seducente se non indirizzasse a un epilogo abbastanza annunciato sin dal principio. Lo scrittore Francisco Lorenzo non sceglie a caso questo titolo: evidenzia quel sottile magnetismo psicologico tra i due interpreti del suo romanzo. Il primo, Yoel Garza, è l’ispettore della polizia giudiziaria di Santiago de Compostela, il secondo, Antonio Serván, è il romanziere di best seller: loro si conoscono fin dall’infanzia.

Due vite diverse, però, segnate da esperienze distanti: quella di Antonio, nello specifico, è ferita dai maltrattamenti del padre, l’inaffettività della madre, bullismo dei compagni di scuola. Al contrario, Yoel, appare l’anima candida che difende Antonio, vuole essergli amico.

Eppure l’ombra profonda di Antonio si ramifica nel suo oscuro Io e, in silenzio, si nutre di rabbia, sino alla sua esemplificazione più drammatica. Resta un punto interrogativo: il piano del malvagio avrà il suo finale? Questo sta al lettore scoprirlo.

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Francisco Lorenzo


è nato a Santiago de Compostela nel 1986. Laureato in Pubblicità e Relazioni Pubbliche, ha sempre sentito il bisogno di creare storie. Nel 2021, con l’aiuto di un editore di giochi da tavolo, ha lanciato un’escape room narrativa da lui ideata. Tuttavia, il suo modo preferito di raccontare storie è sempre stato il romanzo. Il manipolatore è il suo libro d’esordio