Recensione di Marina Toniolo
Autore: Erin Kelly
Traduzione: Cecilia Pirovano e Sofia Buccaro
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Thriller, suspance
Pagine: 416
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Dopo anni di sacrifici e duro lavoro nel London Russian Ballet, Ava Kirilova è finalmente sul punto di realizzare il suo sogno: danzerà come prima ballerina nel Lago dei cigni, diretto da suo padre Nicky Kirilov. Tuttavia, la serata della prima sta per cambiare la sua vita ben più di quanto Ava possa immaginare. Durante lo spettacolo, la ballerina che interpreta il secondo cigno, spinta proprio da Ava a ballare nonostante un infortunio, si rompe il menisco; Ava, completamente presa dal ruolo, cambia alcuni passi, provocando la rabbia e il conseguente infarto di suo padre; infine, a causa di una piroetta mal calibrata, ha un incidente che stronca per sempre la sua carriera. In una sola sera, quella che doveva sancire il suo trionfo, Ava ha perso tutto, ma la sciagura che l’ha colpita potrebbe non essere dovutaesclusivamente a una serie di sfortunate coincidenze. Dietro le quinte infatti si nasconde qualcuno che desideraardentemente prendere il suo posto. E lo desidera al punto da essere disposto a uccidere pur di ottenere ciò che vuole.
Recensione
C’era una volta una ballerina all’apice della carriera; era figlia del potente magnate Kirilov, ex ballerino russo e ora proprietario del London Russian Ballet nonché coreografo, mentore, despota del corpo di ballo dello stesso teatro. L’infanzia della ragazza è stata improntata – come quella di tutti i professionisti– a enormi sacrifici sia fisici che psicologici.
Ore passate alla sbarra provando esercizi finché si ha la ‘memoria muscolare’, ore sul palco a eseguire coreografie volte alla perfezione del balletto classico russo di fine ottocento. Kirilov gestisce con pugno di ferro le sue creature, le spreme senza pietà e senza alcun tipo di sentimento assieme alla sua compagna Raisa. Il balletto che segnerà il clou per Ava è Il Lago dei cigni dove dovrà sdoppiarsi nel cigno bianco, Odette, creautura dolce e sensibile, e nel cigno nero, Odile, che invece esprime sensualità e istintività.
Ma Ava Kirilova non è tutta d’un pezzo: pur ostentando una alterigia superficiale ha profondi traumi non elaborati. Rimuove il passato e nutre preoccupazioni per il futuro, quando dovrà abbandonare il palcoscenico.
“Un ballerino muore due volte: la prima è quando smette di ballare, ed è la morte più dolorosa”.
Nel viaggio alla ricerca di se stessa, dopo l’infortunio, incontrerà persone pronte a truffarla, ma anche a farle prendere coscienza delle potenzialità che ripone come donna. Ava riunirà i pezzetti del suo cuore frantumato e lotterà per salvaguardare l’integrità riacquistata.
Questo è un thriller possente e pregnante dove si ha la sensazione claustrofobica di trovarsi in una sala prove circondati da specchi. Mi ha molto ricordato “Il Cigno nero”, interpretato dalla Portman: entrambe con un vissuto difficile, entrambe perfezioniste. Solo con l’incontro dei due cigni le ballerine possono esprimere a fondo e interamente la sensibilità e l’ardore. Infatti, solo quando sarà travolta dal dolore per la perdita del padre, Ava darà luogo alla migliore performance privata della sua carriera.
Ma è anche ossessionata dal controllo e la scuote il pensiero che, forse, per tutta la sua vita si era allenata per essere la prima solista: qual era l’essenza di una ballerina se non far sembrare facili anche i compiti più gravosi?
Si parla di invidia, di persone costrette da Kirilov, esempio supremo di controllo, a vivere in teatro e in appartamenti adiacenti, senza cellulare e senza contatti con il mondo esterno.
“L’invidia è una forza fisica; è una brutta droga che mi provoca brividi bollenti. Non è una questione di soldi, non proprio. Io voglio solo ballare, e nessuna somma mi permetterà mai di farlo di nuovo”.
Se avete voglia e/o la necessità di un romanzo ben scritto, ben tradotto, che scava a fondo nell’animo del balletto classico regalando attimi di vero thriller, “Il mistero del Lago dei cigni” fa per voi. Io ne sono rimasta folgorata e non ho ancora ben capito se alla fine vissero tutti felici e contenti.
A cura di Marina Toniolo
https://ilprologomarina.blogspot.com/
Erin Kelly
Erin Kelly è un’autrice inglese che ha avuto un grande successo con i suoi thriller psicologici, alcuni dei quali sono diventati serie TV. Lavora come giornalista e i suoi articoli sono apparsi su «Sunday Times», «Sunday Telegraph», «Daily Mail», «Marie Claire», «Elle» e «Cosmopolitan». La Newton Compton ha pubblicato “La verità sul caso BethTaylor”, uno dei suoi maggiori successi internazionali, “Il cattivo psichiatra” e “Il mistero del Lago dei cigni.
Acquista su Amazon.it: