Il mistero dell’isola di ghiaccio




Recensione di Costantino Giordano


Autore: Miriam Briotti

Editore: Newton Compton

Genere: Thriller

Pagine: 335

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Islanda, lago Myvatn. Arianna Dini lavora in un albergo sulle rive del lago e conduce una vita ordinaria. Un giorno, sistemando una delle camere, trova un uomo gravemente ferito. Nonostante le condizioni critiche, l’uomo riesce a consegnarle una penna USB da far avere al più presto al professor Carlisle Higgins, a Wells, in Inghilterra. Sembra una questione di vita o di morte. La penna, infatti, contiene i risultati del lavoro del giovane scienziato scomparso un mese prima, Jason Gunnarsson: le prove dell’esistenza di una fonte di energia inesauribile. Confusa e spaventata, Arianna parte per l’Inghilterra. Ma non è solo la paura a darle la spiacevole sensazione di essere seguita. C’è un uomo che le sta alle costole, sicuramente sulle tracce della chiave per ottenere il fuoco eterno, un’energia derivante dal magma, destinata a cambiare per sempre gli equilibri economici mondiali. Quel preziosissimo documento trascinerà Arianna in un inseguimento mortale: in gioco ci sono le sorti di una ricerca rivoluzionaria. E della sua stessa vita.

Recensione

Un thriller mozzafiato che ti conquista dalla prima all’ultima pagina. Si entra subito nel vivo del romanzo, caratterizzato da un ritmo frenetico, incalzante che non dà il tempo di prendere fiato. Il filo conduttore è l’adrenalina. Il lettore diventa lo spettatore di un film d’azione spettacolare, le scene sono narrate in modo magistrale, descritte nei minimi particolari, quasi in maniera ossessiva.

I paesaggi meravigliosi dell’Islanda si mescolano a quelli della periferia londinese e, attraverso continui colpi di scena, si è trasportati da un luogo all’altro. La particolarità di questo thriller sta nella mancanza di un vero e proprio protagonista: ogni personaggio introdotto nella storia svolge un ruolo importante, un ruolo chiave che stravolge la situazione creando una serie di dubbi nel lettore che, a volte, preso dall’azione frenetica della narrazione, pensa di aver perso qualche passaggio fondamentale.

I colpi di scena, dunque, sono una costante del romanzo; il modo di scrivere dell’autrice è fluido e accattivante, il lettore non riesce a concedersi pause, perché è proprio il modo di descrivere dell’autrice che tiene alta la tensione e l’attenzione.

“Il Mistero dell’isola di ghiaccio” pone l’attenzione sulla brama di potere e di conquista dell’uomo. Questa nuova energia pulita, rinnovabile e quindi inesauribile, che dovrebbe aiutare il mondo diventa, nelle mani dell’uomo, come sempre, uno strumento di potere da possedere a tutti i costi, anche a costo della vita.

Durante la lettura, il lettore è portato a chiedersi chi sia veramente il “Buono” in quella situazione e spesso non riesce a darsi una risposta.

Per fare chiarezza su reale utilizzo e realizzazione di questa nuova energia, i protagonisti del romanzo si troveranno di fronte a diverse situazioni, e il braccio manipolatore dei potenti li trascinerà in una serie di situazioni pericolose e avvincenti; i buoni forse non sono veramente buoni, e i cattivi? Chi sono i cattivi?

Un thriller adrenalinico che alla fine darà modo di chiarire che, forse, la bontà esiste solo nelle intenzioni, utile per poter nascondere e giustificare secondi fini o obiettivi personali, soprattutto se, attraverso la scusa di poter o voler migliorare il mondo, si cerca di aumentare il proprio potere.

Miriam Briotti


Miriam Briotti: È nata a Sondrio nel 1982. Laureata in Ingegneria meccanica, ha iniziato a viaggiare per lavoro e non ha mai più voluto smettere. Dopo il successo del suo primo libro, Il mistero della cattedrale, torna a pubblicare con la Newton Compton il thriller Il mistero dell’isola di ghiaccio.