Il moto segreto delle stelle




Fabrizio Virtuani


Editore: Compagnia Editoriale Aliberti

Genere: Giallo

Pagine: 304

Anno edizione: 2024


Sinossi. A Taormina, nel giugno 2019, succedono cose strane, anzi, curiuse. L’investigatore Alessandro Greco, specializzato da oltre vent’anni in crimini d’arte, viene coinvolto nell’inchiesta su una serie di delitti che sconvolgono la splendida città siciliana: un tentato colpo al vernissage di un’esposizione di antichi tesori di navi greco-romane, un furto alla mostra nei giorni seguenti, ma soprattutto gli omicidi efferati di due giovani donne. Affiancato da Michele Leonardi, un esperto di chimica e restauri di opere d’arte dal passato travagliato, Greco condurrà le sue personalissime indagini attingendo non solo dalla sua lunga esperienza, ma anche dal proverbiale bagaglio popolare di Sarina, sua abilissima cuoca nella splendida villa in via del Teatro Greco. A completare il quadro, la sensuale farmacista Elena, coinvolta sin da subito nelle indagini, oltre che in una segreta storia d’amore. Con abilità, fortuna e un pizzico di genio i due investigatori scopriranno la verità. E un po’ di pazienza, perché prima o poi i serpi nesciunu d’a tana. La prima indagine di Alessandro Greco e Michele Leonardi. Una nuova serie di “gialli d’arte” che è anche un omaggio all’Italia, alle sue bellezze e ai suoi tesori sparsi per il mondo.

 Recensione Sabrina Russo


“L’arte è una delle realizzazioni più alte dell’uomo. Senza di essa, e naturalmente senza le bellezze naturali, la vita varrebbe assai meno la pena di essere vissuta.”

Una mia peculiarità è quella di amare particolarmente i gialli che diventano un tutt’uno con l’arte. In questo libro l’autore riesce, con maestria, ad esaltare la trama e le vicissitudini descritte, permettendo che le bellezze artistiche si insinuino piacevolmente tra le pagine. 

Virtuani, grazie al quale approdiamo a Taormina, ci avvolge e coinvolge nella lettura, raccontandoci di tempi e peregrinazioni lontane, facendoci scoprire l’appartenenza di importanti reperti storici proprio nel paradisiaco “Mare Nostrum”.

Michele Leonardi, residente a Milano ma con radici siciliane, esperto di chimica e restauri di opere d’arte, si trova però a Taormina, presso villa Greco, il cui proprietario, Alessandro, è un rinomato investigatore specializzato da oltre vent’anni in crimini d’arte, ben lieto di ospitarlo e di proporgli una collaborazione che vedrebbe Michele, date le sue competenze, svolgere il ruolo di suo assistente.

La città di Taormina, con il suo clima mediterraneo, la posizione meravigliosa, le bellezze naturalistiche uniche, il centro storico ricco di monumenti, il teatro di epoca ellenistica, e molto altro ancora, per cui si è giustamente guadagnata l’appellativo di Perla dello Ionio, sarà scossa da accadimenti del tutto inaspettati. Un primo efferato omicidio (al quale ne seguirà un secondo) e, successivamente, un considerevole furto presso un famoso museo, dove sono stati rubati gioielli e parti di un congegno meccanico conosciuto come “macchina di Anticitera”, desteranno stupore, sconcerto e paura.

“L’analisi dei carichi delle imbarcazioni affondate in epoca antica è stata il punto di partenza non soltanto per intensificare le ricerche di archeologia subacquea, ma soprattutto per studiare cultura, storia ed economia del Mediterraneo”.

Ad Alessandro sarà chiesto di partecipare alle indagini, dando il suo contributo, ed egli non desisterà dall’includere anche il suo nuovo collaboratore, Michele. Cominciano così, per i nostri fini conoscitori d’arte, interrogatori, sopraluoghi, domande scomode e perspicaci supposizioni, nel tentativo di portare a galla verità inspiegabili su quanto accaduto in quella che dovrebbe essere una tranquilla cittadina siciliana.

Un timing perfetto, che vede alternarsi riferimenti storici, geografici e culturali del passato ad un presente che unisce, con gusto ed arguzia, piatti tipici siciliani, proverbi dialettali, un’ardente storia d’amore, riferimenti artistici e, dulcis in fundo, indagini coinvolgenti e ben strutturate, che vedranno Alessandro districarsi tra scienza ed intuito, fino ad approdare alla scoperta del colpevole. I personaggi sono ben caratterizzati e la prosa è scorrevole, seppur ricercata. Che dire…una piacevolissima lettura.

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Fabrizio Virtuani


Classe 1966, di origini siciliane (Acireale), è milanese e romano d’adozione. È appassionato di classici della letteratura, di archeologia, pittura impressionista, musica classica e jazz e fotografia. Oltre al siciliano, sua lingua madre, parla molto bene lingue straniere come l’italiano, l’inglese e il francese.

A cura di Sabrina Russo

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