Il paese delle pazze risate




Recensione di Daniela Deflorio


Autore: Jonathan Carroll

Traduzione: Federico Ghirardi

Editore: La Corte Editore

Genere: Fantasy

Pagine: 265

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Avete mai amato un libro più di ogni altra cosa? Thomas Abbey, insegnante di letteratura e figlio di una stella del cinema, non sa bene chi sia e cosa voglia dalla vita o dalla sua relazione con l’eccentrica Saxony Gardner. Quello che sa perfettamente è che niente lo ha mai toccato a fondo quanto i magici libri di Marshall France, un autore di straordinarie fiabe per bambini che ha sempre vissuto isolato e che è morto ad appena quarantaquattro anni. Spinti da questa passione comune Thomas e Saxony partono per Galen, la cittadina dove Marshall ha trascorso gran parte della sua vita, decisi a scrivere la sua biografia. A poco a poco, però, cominceranno a scoprire che qualcosa di strano e inquietante sta accadendo nel piccolo paesino e che la magia di France va ben oltre la pagina scritta… lasciandoli con un compito terrificante da intraprendere.

Recensione

Odiava i pomodori. Collezionava cartoline di stazioni ferroviarie.Trovava i nomi dei suoi personaggi in un piccolo cimitero del Missouri. Iniziava i suoi libri su una lavagna, in una stanza umida della sua cantina. Teneva tutto ciò che aveva accumulato durante l’infanzia e quando dall’Europa venne in America, cambiò il proprio nome con quello di un personaggio immaginario che aveva creato da bambino.”

La fantasia non è la capacità di inventare nuovi mondi, ma la visione dell’impossibile che diventa possibile in un modo nuovo a tal punto da disorientare i nostri sensi e risultare più vero della realtà stessa. É la facoltà di vedere l’assurdo e renderlo concreto, tangibile.

Questo fa Jonathan Carroll nei suoi romanzi: parte dalla realtà, vede la magia, risponde alla domanda “e se?” e lo rende possibile creando una nuova visione che risulta talmente naturale da confondere il lettore e convincerlo che l’assurdo, in verità, non è altro che la realtà.

“Fino a quel momento tutta la mia narritiva si era basata molto fermamente sulla realtà, ma il mondo, il mio mondo di scrittura, si era appena spostato su un altro asse e da allora non sono più tornato indietro.”

da “Nota dell’autore”

Il paese delle pazze risate” è il suo primo scritto di successo; personalmente ho già affrontato questo autore e ne sono rimasta folgorata e affascinata. L’idea che l’elemento magico possa nascondersi all’interno degli eventi e non all’esterno, cambia in modo considerevole l’immagine di ciò che ci circonda. L’inizio dei suoi scritti è sempre molto disorientante per chi non è avvezzo al suo stile, ma dopo poco ci si dimentica di tale sensazione e si accetta di essere catapultati in una visione così assurda da considerare la pazzia una semplice normalità.

Ammetto che nelle prime cento pagine del libro ho seriamente temuto che non fosse il “mio” Jonathan Carroll ma alla frase “Joe Jordan! Non dovevi essere tu!” tutto ha cominciato a prendere la giusta forma. La storia nasce dalla profonda ammirazione che il protagonista, Thomas Abbey, ha per l’autore di libri per bambini, Marshall France; da piccolo, infatti, per uno dei suoi compleanni, tra le altre cose, ricevette in dono uno dei suoi libri ossia “Il paese delle pazze risate” e da quel giorno, Thomas, sviluppò un profondo affetto e una sincera passione per Marshall France e per tutti i suoi scritti al punto di diventarne, da adulto, un collezionista.

Ed è proprio questa spinta a dare inizio alla grande avventura che si appresterà a vivere; sì, perchè Thomas è deciso a scrivere la biografia del suo autore e a recarsi nel paese in cui è vissuto cercando di ottenere il permesso della sua erede, Anna, che nasconde un segreto così spaventoso da sembrare irreale.

E noi lettori possiamo ben capire una tale passione, no?

Chi di noi non ha nel cuore uno scrittore particolare che ha segnato un periodo importante della nostra vita?

Che ci ha accompagnato, consolato e magari aiutato in momenti difficili?

Ebbene, Thomas Abbey è deciso a comprendere la vita dell’uomo che tanto ammira e a condividerla con il mondo intero. Ma non è pronto ad affrontare la verità che lo attende dietro a quegli scritti e a quella magia che lo ha salvato da bambino. Si troverà così catapultato nella piccola cittadina di Galen in cui tutti conoscono tutti, dove nulla può rimanere celato agli occhi dei suoi abitanti e dove tutti stanno aspettando il ritorno del loro eroe, Marshall France – deceduto a soli 44 anni – ben consapevoli che tale ritorno avrà un prezzo. Thomas Abbey sarà disposto a pagarne le conseguenze?

Ironico, magico, crudele, visionario e inquietante, Jonathan Carroll ci racconta come le parole siano in grado di creare, come un intero mondo possa prendere forma e vita ed essere manipolato dalla giusta persona con le giuste parole. Sovvertire i piani della realtà come se fosse del tutto naturale per poi lasciare il lettore alle prese con un finale inaspettato e altrettanto magico ma dal retrogusto amaro. I personaggi, la trama, i paesaggi… tutto è descritto in modo eccellente e fluido, tutto danza in un incastro ben congeniato e oliato; non c’è spazio per l’imperfezione.

Vi do un consiglio. Leggete questo libro con gli occhi di un bambino, aprite la mente e siate pronti a tutto, non barricatevi dietro la realtà che conoscete perchè essa è solo una delle tante possibili. La magia non è fuori ma dentro di voi così come lo era nella penna e nella persona di Marshall France. Non considerate questa realtà come un limite perchè Jonathan Carroll non lo fa, lui vi farà vedere esattamente ciò che c’è al di là dello steccato bianco, al di là di un bull terrier, al di là del viso di una bella donna. Perchè Jonathan Carroll non ha limiti. Mai!

Buona Lettura

A cura di Daniela Deflorio

Il magico mondo delle parole

Jonathan Carroll


Jonathan Carroll nato a New York, è considerato tra i più originali e visionari scrittori contemporanei e tra i suoi fan vanta personaggi come Stephen King, Sting, Neil Gaiman e James Ellroy. Figlio di uno sceneggiatore di successo di Hollywood e di un’importante attrice di cinema e teatro, risiede a Vienna da oltre quarant’anni, dove ha insegnato alla American International School. Nella sua carriera è stato insignito di diversi premi, tra cui il celebre “Bram Stoker” e il “Gran Prix de l’imaginaire”. Con La Corte Editore ha già pubblicato The ghost in love e La forza del leone.

 

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