Recensione di Fiorella Carta
Autore: Diego Collaveri
Editore: Frilli
Genere: giallo
Pagine: 256
Anno di pubblicazione: 2020
Video Recensione
di Fiorella Carta
Sinossi. Il geometra Morelli, responsabile comunale dei siti storici cittadini, viene trovato in casa pugnalato; nella mano fredda stringe un biglietto scritto in punto di morte con solo una parola: Botteghi. L’essersi scontrato con la vittima nel caso che lo aveva quasi distrutto, suona come un’accusa nei confronti del commissario, tornato sotto gli occhi di vecchi detrattori decisi a fargliela pagare. Tormentato più che mai dai fantasmi del passato, Botteghi non si dà per vinto e indagando risale a dei resti mummificati del secolo scorso rinvenuti da Morelli nella ristrutturazione della Dogana D’Acqua. Questo lo porta a inciampare in un atroce massacro avvenuto nel febbraio del 1919, sapientemente insabbiato da figure nascoste che da sempre muovono le viscere del potere cittadino. Quando capirà essersi già scontrato con quell’antica e oscura forza, Botteghi si renderà conto che la chiave della verità è nascosta proprio nel suo doloroso passato; basterà questo a salvarlo?
RECENSIONE
“Già. Il passato è importante proprio perché ci appartiene; guarda in cosa ci ha trasformati oggi”
E noi, aggiungo io, apparteniamo al passato, quando non trova soluzione, quando non riusciamo a chiudere il cerchio.
Quinta indagine per il Commissario Mario Botteghi e per la sua squadra. Qualcosa cambia, una sorta di clic nell’animo di Mario, più empatico e sentimentale, sempre più legato a Busdraghi e Mantovan.
Questa non è un’indagine qualsiasi, non è un omicidio così facile come vorrebbero farlo passare.
Si tratta di far quadrare alcuni conti, vendicare vecchie ferite, non solo quelle relative a un massacro del 1919 che in realtà appare senza significato.
Chi conosce Botteghi sa che i fantasmi lo inseguono, lo tormentano, lo accompagnano in giro per Livorno da sempre, o almeno da quando la sua vita è cambiata, quasi falsificata da troppe tragedie.
L’omicidio del geometra Morelli scardinerà certezze e porterà a galla insospettabili risoluzioni.
Più passa il tempo più Diego Collaveri affina la penna, delinea in maniera più definita i suoi personaggi, li ama e si vede e te li fa amare per le loro debolezze, ma anche per quel senso di giustizia inarrendevole, caparbio.
La città e la sua storia, come sempre, affascinano e avvolgono il lettore. Livorno non è solo scorcio o cornice, è viva, tesse trame, amicizie e segreti. Partendo da un fatto realmente accaduto e insabbiato dalla stampa, l’autore ha scritto ad ora la migliore delle cinque indagini.
Perché il passato è una bestia affascinante, perché chi impara a voler bene ai suoi personaggi, cammina con loro e con loro vuole trovare il bandolo, sia nel lavoro che nella vita privata.
Non è finita, Botteghi ha tanto, troppo da raccontare perché finisca qui.
E io non potrei esserne più felice
Diego Collaveri
Dal 1992 al 2000 lavora in campo musicale, collaborando con Emi Music come chitarrista, arrangiatore e paroliere. Nel 2000 comincia a scrivere narrativa e poesia, ottenendo premi e riconoscimenti. Il passato ha un prezzo è il quinto romanzo con protagonista il Commissario Mario Botteghi
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