Il pazzo col bisturi




(Recensione di Ilaria Murgia)


 

Autore: Yasmina Khadra

Editore: Edizioni del capricorno

Traduttore: Roberto Marro

Pagine: 176

Genere: Noir

Anno di pubblicazione: 2017

 

SINOSSI

Algeri, una giornata d’inverno. Il commissario Llob è di umore malmostoso, e la telefonata che riceve non migliora la situazione. È stato commesso un omicidio, ed è proprio l’assassino a raccontarglielo. Il «Pazzo col Bisturi», come la stampa subito lo definisce, è al suo primo fatto di sangue, ma ben presto sarà una vera emorragia. Chi è il Pazzo? Uno psicopatico? Un perverso? Per tentare di porre fine alla scia di delitti che insanguina la città, al commissario non resta che cominciare un dialogo a distanza con il Pazzo.

 

RECENSIONE

Il pazzo col bisturi, nonostante le sue poche pagine, ha tutto quello che serve a un libro per essere considerato un buon noir: un serial killer, un enigma da risolvere e atmosfere cupe a fare da sfondo.

Il protagonista è il commissario Llob, uomo onesto, scontroso e costretto a lavorare in un ambiente corrotto nel quale la giustizia non sempre fa il suo dovere.

Proprio con lui l’assassino, ribattezzato il pazzo col bisturi, instaura fin da subito un legame, ed è infatti attraverso una chiamata tra i due che si scopre il primo di una serie raccapricciante di omicidi.

Il pazzo, al telefono, descrive al commissario Llob quel che sta per fare, ossia uccidere un uomo con un bisturi, e lo fa senza tralasciare nessun particolare.

Quello che all’inizio sembra uno scherzo di pessimo gusto si rivelerà l’inizio di un incubo per tutti i cittadini di Algeri, città nella quale è ambientato il libro.

Il modus operandi è sempre lo stesso: l’omicida lega le sue vittime, gli apre la pancia con un bisturi, le lascia dissanguare, gli strappa via il cuore e infine lascia una stella nera sul luogo del delitto.

Le scene che si trovano davanti i poliziotti sono talmente inquietanti da far pensare sin da subito alla mano di una persona altamente instabile. Ma sarà davvero così?

O il loro uomo è invece perfettamente cosciente di quello che sta facendo?

In una Algeri corrotta, dove i giovani non hanno più nessuna aspirazione, il disincantato commissario Llod cerca, nonostante tutto, di fare giustizia. Yasmina Khadra ci trasporta in un luogo dove non sembra più esserci speranza, dove la solitudine trasforma le persone in bestie prive di scrupoli, e lo fa attraverso una perfetta descrizione dei luoghi e dei personaggi.

Se volete passare qualche ora immersi in una storia dalle tinte cupe, questo è sicuramente il libro che fa per voi.

 

 

 

Yasmina Khadra è lo pseudonimo di Mohamed Moulessehoul. Nato in Algeria nel 1956 è stato ufficiale dell’esercito algerino. Dopo aver suscitato la disapprovazione dei superiori con i suoi primi libri, ha continuato usando come pseudonimo il nome della moglie. Ha esordito come scrittore nel 1998 con il romanzo Morituri, seguito poco dopo da Doppio bianco, che lo hanno fatto conoscere prima in Francia, dove si è autoesiliato, e poi in tutto il mondo. In Italia è pubblicato da Sellerio (Gli angeli muoiono delle nostre ferite), Marsilio (L’equazione africana), Mondadori (Quel che il giorno deve alla notte, Le sirene di Baghdad, L’attentatrice, La parte del morto, Cosa sognano i lupi?, Le rondini di Kabul, Gli agnelli del signore), Nottetempo (La rosa di Blida), e/o (Morituri). Il pazzo col bisturi è il suo primo noir, inedito in Italia.

A cura di Ilaria Murgia

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