Recensione di Sara Zanferrari
Autore: Francesco Zambon
Editore: Feltrinelli
Genere: saggio biografia
Pagine: 192
Pubblicazione: 13 maggio 2021
Sinossi. Venezia, febbraio 2020. Il carnevale viene interrotto bruscamente e Francesco Zambon, veneziano e funzionario dell’OMS, mentre dalla sua finestra vede i turisti in abiti variopinti correre terrorizzati verso il primo vaporetto disponibile, riceve l’incarico di coordinare le informazioni che arrivano dall’Italia e che possono essere utili al mondo: il Covid-19 non è più un virus esotico, ha fatto irruzione in Occidente. Seguono settimane di lavoro forsennato, per provare a capire cosa stia accadendo nel nostro paese, perché tutti quei contagi, perché tutti quei morti. L’11 maggio il rapporto è finito, approvato dai vertici dell’OMS, stampato e pronto per essere divulgato. Potrebbe salvare molte vite. Ma qualcosa si inceppa e il 13 maggio il rapporto viene ritirato. Perché? Perché conteneva alcuni errori, dicono dai vertici dell’OMS. Ma la ragione è che rivelava un dettaglio fondamentale: il piano pandemico italiano non veniva aggiornato dal 2006, quindi era del tutto inadeguato. Ecco perché tutti quei morti. Ecco perché nessuno doveva sapere. Questa è la storia di un uomo solo, che ha denunciato e pagato in prima persona. Questa è una storia che ha fatto il giro del mondo, su cui le procure stanno indagando e che in queste pagine viene raccontata per intero per la prima volta. Nessuno sa quante vite sarebbero state risparmiate, ma tutti devono sapere quali sono state le omissioni, le coperture, le viltà che hanno reso il nostro paese così colpevolmente fragile.
Recensione
“Solidarietà globale” la chiama Francesco Zambon nelle prime battute del suo libro che racconta punto per punto la nascita del rapporto sulla pandemia da Covid-19 nel nostro Paese, che avrebbe dovuto essere utile a tutti gli altri, ma che l’OMS, la stessa organizzazione che glielo aveva approvato, ha ritirato poco dopo la sua pubblicazione.
Perché solidarietà? A cosa avrebbe dovuto servire questo rapporto?
“Ciò che volevo era preparare un documento utile. […] Rispetto alla curva epidemica, il resto del mondo era dietro di noi. L’Italia aveva avuto un enorme svantaggio, pagando caro il prezzo di essere stata la prima. Ma, in una prospettiva di solidarietà globale, il nostro svantaggio poteva evitare che si verificasse altrove l’ecatombe che stavamo vivendo nelle regioni del Nord. Avremmo potuto consentire agli altri paesi di guadagnare quello che noi non avevamo avuto: il tempo”.
Il rapporto avrebbe dovuto descrivere ciò che stava succedendo in Italia, nel modo più utile possibile per gli altri Paesi del mondo, in modo che potessero in qualche modo prepararsi e si potessero risparmiare vite umane.
Il rapporto viene approvato. Zambon segue tutto l’iter regolarmente, ma un po’ alla volta delle note dissonanti si insinuano qua e là, fino all’epilogo che porta il rapporto ad essere ritirato poco dopo essere stato messo in rete. E niente potrà fare per convincere l’OMS a desistere e…molto altro.
La storia che Zambon narra nel suo libro “Il pesce piccolo” in buona parte è nota al pubblico che segue Report in Tv, a chi legge i giornali, o comunque ci tiene ad informarsi adeguatamente. Questo libro, tuttavia, colma anche quegli interrogativi sulla faccenda che magari non gli sono stati posti, o comunque sia narra la storia fin nei dettagli, e soprattutto il perché il funzionario dell’OMS ha deciso di raccontarla per filo e per segno.
Una storia scomoda, che Feltrinelli ha avuto il coraggio di pubblicare (non senza qualche pressione contraria…) e che tutti dovremmo leggere.
Leggere non solo per informarci, ma anche per provare a fermarci un momento e ricordarci, grazie all’esperienza viva di quest’uomo coraggioso, l’importanza dell’etica.
Anzi, Etica, con la E maiuscola, come è quella che ha mosso e muove Francesco Zambon, che ha avuto la forza morale e il coraggio, da pesce piccolo, di contrastare chi tesse tele decisamente più grandi di lui.
Dovremmo ricordarcelo più spesso, che ci sono valori che esulano dai nostri propri interessi, per un bene comune, per un bene più alto. In questo libro Zambon ci restituisce tutta la loro importanza.
E, francamente, anche un po’ di speranza in questa nostra povera umanità.
A cura di Sara Zanferrari
Francesco Zambon
Francesco Zambon si diploma giovanissimo in pianoforte prima di laurearsi in medicina a Padova. Dopo la specializzazione e dottorato in Sanità pubblica, consegue un master in Business administration negli Usa. Nel 2008 comincia a lavorare per l’Organizzazione Mondiale della Sanità a Mosca e poi a Venezia, dove diventa coordinatore della risposta Covid per Oms fino alle sue dimissioni nel marzo 2021. Nel 2021 ha pubblicato con Feltrinelli Il pesce piccolo.
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