Recensione di Giusy Ranzini
Autore: Tim Weaver
Traduzione: Tessa Bernardi
Editore: Time Crime
Genere: thriller
Pagine: 492
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Rebekah Murphy ne sa abbastanza… Sa di avere un segreto. Questo lo sa. Quello che è sepolto nella sua mente è il motivo per cui qualcuno sta cercando di ucciderla. C’è solo un problema. Non sa quale sia questo segreto. Intrappolata su un’isola abbandonata, a centinaia di miglia dalle sue figlie, con un assassino sulle sue tracce, Rebekah deve sopravvivere abbastanza a lungo da capirlo. Anche se niente sembra avere senso. Chi è la persona che sta cercando di zittirla e perché? E poi… perché la sua famiglia non ha denunciato la sua scomparsa o inviato una squadra di soccorso? Forse le risposte si trovano sulla terraferma, nella sua vita che conduce lì, nel suo passato. E tornare a casa sarà la fine del suo incubo oppure solo l’inizio? Il detective Frank Travis non ne sa abbastanza… Non sa dove trovare Louise Mason. Non sa perché è svanita nel nulla da tre mesi. E non conosce l’identità dell’ultima persona con cui è stata vista parlare Louise. O almeno, non ancora. Ma quello che sa è che gli manca una settimana alla pensione e se non scopre che fine ha fatto Louise, nessun altro lo farà.
RECENSIONE
Quando ho letto la sinossi e ho constatato che il protagonista non era David Raker, protagonista che riscontra un grande successo tra i lettori di libri gialli, sono rimasta un po’ delusa.
Ma, la delusione, è durata ben poco…
“Il pezzo mancante”, fin dalle prime pagine, si delinea come un romanzo di successo.
Weaver ha costruito una storia magistrale, avvincente e sorprendente. Una trama perfetta, dove ogni personaggio è ben costruito e delineato in ogni sfumatura.
Una narrazione fluente, dove emergono le vicende intricate e complesse dei protagonisti.
Weaver, come tutti i grandi scrittori di gialli, sa catturare il lettore e intrattenerlo con un thriller psicologico pieno di sfaccettature e azione.
Se dovessi restituirvi, con un’immagine, questo romanzo, lo farei con le tessere di un puzzle, come suggerisce la cover.
Un puzzle corredato di tessere che cerchi di mettere in ordine con meticolosità, cercando l’incastro perfetto.
Talvolta, la ricerca di un pezzo del puzzle non è sempre razionale: a volte ci si può far prendere dall’uggia di un qualcosa che non potrà mai finire.
E quando, finalmente, tutte le tessere troveranno la giusta collocazione, osserveremo il tutto con soddisfazione, ma, purtroppo, il gioco sarà giunto alla fine.
“Quello che né Rebekah né il Detective Travis sanno però, è che ognuno di loro ha un pezzo mancante dello stesso puzzle, e risolverlo una volta per tutte costerà loro tutto ciò che amano”.
Buona lettura.
Tim Weaver
Tim Weaver è nato nel 1977 a Bath, dove vive con la moglie e la figlia. Giornalista dai molteplici interessi, ha esordito come scrittore con “Morte sospetta”, primo romanzo della serie dedicata a David Raker, l’investigatore specializzato nella ricerca di persone scomparse, di cui fanno parte “ Tracce di morte”, “Svanito”, “Nessun ritorno”, “Oscure verità”, “Triplice omicidio”, “Cuore infranto”, “Chi sono?”, “La verità su David Raker” e “Un villaggio scomparso”, tutti pubblicati da Fanucci nella collana Timecrime.
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