La balotta dei tramonti
Volume 2
Autore: Corrado Peli
Editore: Fanucci
Genere: Thriller fantasy
Pagine: 288
Anno edizione: 2024
Sinossi. Sono iniziate le vacanze di Natale e nel casolare della famiglia di Marco regna il caos: Anna, sua sorella, continua a frequentare Attila Brusa mentre il padre Giuseppe subisce le insistenze di Luzio Brusa che vuole a tutti i costi i suoi terreni. Dopo qualche esitazione, Marco decide di indagare sulla morte di don Silvio – l’origine di tutta la faccenda – partendo da un crocifisso nero con un Cristo filiforme dagli occhi dipinti di rosso. Raduna così gli amici per far luce sulle vicende che affliggono Fossosecco da decenni, tra cui il suicidio di Pillari. Rosa, la vedova di Giorgio Pillari, rivela che il padre di Luzio Brusa, Oreste, credeva alle visioni del marito e fissò un incontro con lui: pochi giorni dopo Pillari venne trovato impiccato e Oreste fu ricoverato in una clinica privata dove in seguito fu dichiarato morto. Tra un’incursione notturna nel cimitero comunale, un’operazione di spionaggio nei magazzini del mattonificio e incontri sempre più inquietanti con i fantasmi, Marco e tutta la banda dovranno svelare una serie di segreti per risolvere il caso, aiutando così gli spiriti a trovare la pace.
Recensione di Renata Enzo
Corrado Peli torna in libreria con il romanzo Il ponte dell’impiccato, l’atteso seguito de La maledizione di Fossosecco che conclude la dilogia “La Balotta dei Tramonti”.
La maledizione di Fossosecco ci aveva lasciati con un finale aperto: i cinque adolescenti, uniti dall’amicizia e dall’appartenenza a quella che loro definivano “la balotta (“la compagnia”, per chi non mastica il bolognese) dei tramonti”, avevano infatti risolto il caso del soldato scomparso, senza però porre fine alle strane visioni di Marco che, da poco arrivato da Genova, aveva sperimentato a Fossosecco le sue doti soprannaturali che gli permettevano di vedere i morti.
Sappiamo, dal primo romanzo, che le visioni sono frutto di una maledizione lanciata dal vecchio parroco, don Silvio, consegnato ai nazisti da un misterioso delatore. Insomma, Marco vuole vederci chiaro e liberarsi una volta per tutte dai fantasmi che lo tormentano e, così, si ritrova invischiato in un nuovo mistero che ha come protagonista il vecchio Oreste Brusa, il padre del proprietario del grande mattonificio che dà da vivere a quasi tutta la popolazione del paese.
Con i suoi cinque giovani investigatori a caccia di fantasmi e di delitti, il romanzo di Peli si ascrive a pieno titolo nel genere young adult. Molti degli elementi che caratterizzano il genere si ritrovano nelle pagine de Il ponte dell’impiccato. Prima di tutto, l’età dei protagonisti: Marco, Stefano, Andrea, Lucia e Mirella sono tredicenni, alla scoperta di sé e del mondo degli adulti. Ritornano inoltre altri temi cari alla letteratura per adolescenti: l’amicizia, l’inclusione (Marco è un ragazzo paraplegico, perfettamente integrato nel gruppo) e il soprannaturale.
Non da ultimo, la contaminazione dei generi, ciò che in inglese viene definito “genre-blending”, ossia la mescolanza tra romanzo di formazione, thriller, horror e fantasy. Ricorrono i riferimenti alla musica, ai brand e alle espressioni gergali della generazione Z, ma farà piacere ai lettori un po’più âgées sapere che sono frequenti le citazioni in omaggio a Stephen King, i cui giovani personaggi sembrano aver trovato dei degni emulatori nei coetanei di Fossosecco.
C’è tuttavia qualche elemento che può trasformarsi in criticità, proprio in ragione del target cui è destinato il libro. Nonostante la scrittura scorrevole, infatti, il romanzo non decolla subito.
L’autore ha pensato di inserire, all’inizio, il riassunto della prima parte: ben 13 pagine che riassumono La maledizione di Fossosecco e che, forse, avrebbero potuto essere “assorbite” dalla narrazione, consentendo al lettore di tuffarsi immediatamente nella seconda parte della vicenda che, per altro, non sembra partire neppure nelle pagine seguenti. Insomma, ci vuole un po’ di pazienza, all’inizio, ma al lettore paziente, la seconda parte riserva un racconto avvincente ed un finale affascinante.
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Corrado Peli
Corrado Peli è nato a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1974. Scrittore e giornalista, lavora in un’agenzia di comunicazione. Vive a Medicina, in provincia di Bologna. Autore già noto con lo pseudonimo di Corrado Spelli per La stanza del dipinto maledetto (Newton Compton) e L’isola dei dannati (TeZLA Books); con I bambini delle Case Lunghe fa il suo esordio nel catalogo Timecrime (Gruppo Editoriale Fanucci) cui fa seguito Il sangue degli abeti, il suo secondo romanzo. Con La maledizione di Fossosecco, primo volume della dilogia La Balotta dei Tramonti, fa il suo esordio nella collana Young adult di Fanucci Editore.
A cura di Renata Enzo