NITA PROSE
Traduttore: Licia Vighi
Editore: La nave di Teseo
Genere: Narrativa
Pagine: 144
Anno edizione: 2024
Sinossi. Molly Gray ha sempre amato le feste. Quando era bambina, sua nonna si prodigava per rendere quelle settimane allegre e luminose, secondo la tradizione. Così i primi Natali senza la nonna sono stati molto duri per lei: il momento che aspettava con trepidazione si è trasformato in un giorno in cui il mondo le appare più lontano e ostile che mai. Quest’anno, però, sarà tutto diverso, perché Molly non è più da sola: Juan Manuel, un uomo allegro e brillante, è intenzionato a riportare lo spirito del divertimento nel Natale di Molly. Nel frattempo al Regency Grand Hotel tutto è pronto per festeggiare: le sale sono addobbate, le decorazioni sono minuziosamente al loro posto e i regali attendono di essere scartati. Ma qualcosa non torna in questo quadro perfetto: perché Juan Manuel continua a sparire? Nei corridoi dell’hotel, dove molte voci sussurrano, qualcuno sta nascondendo un segreto? Tra misteri imprevisti e colpi di scena sotto l’albero, il Regency Grand diventa il teatro di un’indagine in cui Molly è costretta a dubitare di tutti, persino del suo amato Juan Manuel.
Recensione di Salvatore Argiolas
L’atmosfera natalizia ha spesso ispirato gli scrittori di gialli, forse perché come scrisse Isaac Asimov, “se per avventura vi sentite un po’ nauseati in questo periodo dell’anno e avete bisogno di un contrappeso alla zuccherosità della stagione un giallo è il libro per voi”.
All’ambiente mellifluo biasimato dall’autore del ciclo delle Fondazioni contribuisce anche “Il portafortuna” di Nita Prose che, venduto come mystery, visto che il titolo originale è “The Mistletoe Mystery”, “Il mistero del vischio”, (e sicuramente il significato del sostantivo mystery è cambiato notevolmente rispetto ai grandi gialli di Ellery Queen come “The Roman Hat Mystery”), è invece assimilabile maggiormente al genere chick lit che wikipedia definisce “il genere letterario emerso negli anni novanta e rappresentato da scrittrici soprattutto britanniche e statunitensi, che si rivolgono prevalentemente a un pubblico di donne giovani, single e in carriera.”
Infatti “Il portafortuna” non ha niente di giallo o di thriller e il mistero che muove la trama è quello che la protagonista Molly Gray immagina che si celi nei comportamenti dei suoi colleghi del Regency Grand Hotel.
Molly Gray è una giovane cameriera, protagonista del bestseller “La cameriera” e del suo seguito “L’ospite del mistero”, dove si è dimostrata capace di risolvere dei casi intricati accaduti nel suo prestigioso hotel e del resto chi è più abile di una cameriera, abituata ad esercitare il controllo assoluto sulla vita nei piani e ad avere un colpo d’occhio immediato, per capire cosa ci sia di sbagliato e di strano in una certa camera o in determinati comportamenti che avvengono attorno a lei?
Molly ha affrontato le onde della vita tenendo ben presente gli insegnamenti che le ha dato la compianta nonna e il suo spirito la guida nelle traversie della vita quotidiana e nei problemi di lavoro.
“La nonna adorava tutte le vacanze, ma quelle di Natale erano le sue preferite”
è l’incipit di “Il portafortuna” che diversamente dalle precedenti avventure di Molly non presenta il minimo spunto giallo ed è un continuo macerarsi nel dubbio di essere amata dal collega Juan Manuel che la adora ma lei crede di non meritare il suo amore e tutto il breve romanzo vive di queste insicurezze e titubanze, intervallate da momenti talvolta infantili e sdolcinatezze come questa:
“In lontananza,e le campane rintoccano, il Natale è alle porte. Ascolto il ritmo del respiro di Juan mentre dorme beatamente. Come tutte le donne, adoro le sue lunghe ciglia dove in questa fredda stagione i fiocchi di neve rimangono impigliati, incorniciando di bianco zuccherino gli occhi color cioccolato.”
Anche il motore della trama, che rende inquieta Molly Gray e le rende sospettosa di tutto e di tutti, è di una semplicità assoluta e il colpo di scena finale è veramente prevedibile.
Lungi da essere un thriller “Il portafortuna” è una novella natalizia dove tutti i personaggi si muovono in un palcoscenico fatato, molto lontani da una parvenza di credibilità e piacerà di sicuro a chi ama le storie romantiche e le storie natalizie.
Acquista su Amazon.it:
Nita Prose
è canadese e vive a Toronto, lavora da sempre con i libri, è stata l’editor di importanti autori lavorando per diverse case editrici. La cameriera è il suo romanzo d’esordio, è in corso di pubblicazione in oltre 35 paesi ed è stato al numero uno dei besteller del The New York Times e del Toronto Star.