Recensione di Anthony Brigida
Autore: Kathy Reichs
Traduzione: Luisa Piussi e Isabella Zani
Editore: Rizzoli
Genere: Gialli
Pagine: 396
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Trasportato dal mare in tempesta, un bidone di plastica approda sulla spiaggia di Charleston mentre l’uragano Inara spazza le coste del South Carolina. All’interno vengono rinvenuti due corpi, nudi, avvolti in un telo fermato da un cavo elettrico rosso papavero. Davanti ai cadaveri, l’antropologa forense Temperance Brennan è travolta da un raggelante déjà-vu, un’esplosione di immagini che la riporta indietro di quindici anni, a un caso rimasto irrisolto quando ancora lavorava in Canada: sta guardando lo stesso fusto di resina grigio, gli stessi nodi, le stesse dita mozzate, gli stessi denti cavati; e un unico foro di proiettile in ciascuna testa. Convinta che gli omicidi abbiano implicazioni più vaste, Tempe vola a Montréal alla ricerca di prove, decisa a persuadere il suo ex capo a riaprire il vecchio caso. Nel frattempo, su Charleston si abbatte un’altra inaspettata calamità: un batterio mortale, di origine sconosciuta, comincia a diffondersi rapidamente tra la popolazione. A mano a mano che Tempe procede con l’indagine, prende sempre più forma una trama densa di zone d’ombra e collegamenti tra i casi di omicidio e la terribile epidemia che tiene in scacco la città.
Recensione. In questa nuova recensione vi parlo del nuovo libro della Reichs, con protagonista la famosa antropologa forense Temperance Brennan. In questa nuova avventura, la nostra protagonista avrà a che fare con un possibile duplice omicidio, due corpi ritrovati in un fusto di plastica, rinvenuti sulla spiaggia di Charleson, le vittime completamente nude avvolte solo da un telo ed un cavo elettrico. Il ritrovamento dei corpi porterà Tempe indietro di quindici anni, ad un caso simile avvenuto quando lavorava in Canada. Una semplice ma particolare casualità o quella strana sensazione che tutto ciò non può essere solo una grossa coincidenza?
Le vicende si snodano tra Charleston e Montréal, la nostra antropologa durante tutto lo svolgimento del libro la vedremo viaggiare tra il Canada e gli Stati Uniti per portare alla luce questa intricata indagine, ripercorrendo e rivalutando un vecchio caso mai risolto.
Il libro non è semplicissimo, molto tecnico e con terminologie precise e dettagliate. Questo aspetto, nonostante sia una caratteristica ormai risaputa del modo di scrivere dell’autrice, porta il lettore ad abbassare l’attenzione e soprattutto il ritmo della lettura.
In aggiunta la storia si svolgerà sulla base di ricercatori scientifici e virus come da sinossi, portando ulteriori termini e tecnicismi del settore, annoiando notevolmente il lettore.
Aggiungiamo anche che l’autrice crea parecchia confusione, mettendo, a mio modo di vedere, troppa carne sul fuoco, perdendo così la vera centralità della storia principale e confondendo ancora di più il lettore.
Zero suspense, i colpi di scena sono inesistenti o poco d’effetto. Il ritmo tende ad alzarsi nel finale quando ormai è troppo tardi.
In ogni caso il libro si fà leggere invogliati dalla lettura della trama che incuriosisce e dalla capacità della Reichs nel strutturare l’intera indagine, minuziosa e ben descritta e tassello dopo tassello si arriva al colpevole. Peccato però sia tutto fatto con gran lentezza e poco pathos.
Inoltre cerca di cavalcare l’onda del momento (Covid-19), ma a mio avviso l’argomento scelto sembra un pò forzato.
I fedeli lettori si accorgeranno che Tempe sta invecchiando, sperando vivamente che non faccia la fine di altre eroine molto amate.
Sarebbe davvero un peccato.
Buona lettura
A cura di Anthony Brigida
www.instagram.com/let.sreadtogether
Kathy Reichs
Antropologa forense e docente universitaria all’Università del North Carolina a Charlotte e consulente del Laboratorio di scienze giudiziarie e di medicina legale del Quebec. Si è occupata professionalmente delle indagini sull’attentato alle Torri Gemelle e delle conseguenze dell’alluvione del 2005 al delta del Mississippi. Utilizza le sue competenze nei suoi romanzi, di genere medical thriller, la cui protagonista Tempe Brennan è un’antropologa forense, come la stessa autrice. La Reichs è laureata anche in antropologia e antropologia medica ed è stata consulente in Ruanda e ha testimoniato al tribunale delle Nazioni Unite sul genocidio perpetrato in quella nazione. È autrice, oltre che di romanzi, anche di testi tecnici sull’antropologia e l’attività forense. Viene pubblicata da Rizzoli, tra gli altri titoli ricordiamo: “La cacciatrice di ossa” (2011), “La voce delle ossa” (2012), “Le ossa dei perduti” (2013), “Le ossa non mentono” (2014), “La verità delle ossa” (2015), “Ossa. The collection” (2016) e “Il prezzo del passato” (2021).
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