Il sangue di Giuda




Sinossi. Sotto una pioggia fitta e ostinata, che in aprile a Gela non s’era mai vista, un serial killer invisibile e spietato semina una scia di morte e terrore. I delitti appaiono ancor più inquietanti perché compiuti in chiesa, durante la santa messa, nella Settimana di Pasqua. Accanto ai corpi delle vittime, trenta pezzi d’argento e un santino raffigurante una delle stazioni della Via Crucis. Mentre la Polizia insegue un fantasma al quale non riesce a dare un nome e un volto, l’investigatore privato Giovanni Alma indaga parallelamente alla ricerca del colpevole e delle ragioni che hanno armato la sua mano. Il caso del serial killer della Via Crucis, così lo ha ribattezzato la stampa, diverrà per Giovanni Alma un’indagine su se stesso, un’occasione per ritrovare quel senso della vita ormai perduto da quando lei se n’è andata. La morte ha spezzato la vita di Marella e interrotto quella di Giovanni Alma, che si è condannato all’esilio dal mondo dei vivi, vagando senza titolo in quello dei morti, alla ricerca di un’ombra muta e invisibile.

 IL SANGUE DI GIUDA

di Gabriele Cantella

Mursia 2023

Collana, Giungla Gialla

Thriller, pag.174

 Recensione di Giusy Ranzini

Un serial killer sconvolge la città di Gela con una serie di delitti efferati che avvengono in un luogo e in un momento particolare: durante la Santa Messa, nella settimana celebrativa della Pasqua. 

Accanto ad ogni corpo, vengono affiancati trenta pezzi d’argento e un santino che raffigura una delle stazioni della Via Crucis. 

Il serial killer della via Crucis, ribattezzato così dalla stampa, continuerà a mietere vittime, lasciando dietro di sé una scia di morte e disperazione. 

Un mistero che affonda le radici nel passato e porterà a un epilogo inaspettato.

La trama è intrigante, ma, a mio parere, ciò che intriga maggiormente il lettore è rappresentato  dalla profondità e originalità del protagonista, l’investigatore privato Giovanni Alma. 

Giovanni Alma oltre a svolgere il proprio lavoro con passione e professionalità, sta anche vivendo un dramma che riguarda la sua sfera personale.

L’autore ha scritto una storia inquietante e magnetica, una storia che ci terrà col fiato sospeso, già dopo poche pagine, grazie a uno scenario dettagliato e a personaggi ottimamente caratterizzati.

La scorrevolezza della lettura affascina, senza mai un momento di noia. 

Un libro ideale “per chi mangia pane e thriller”, una storia coinvolgente che potrebbe piacere anche a chi gradisce storie più “calme”. 
Un libro che ci terrà compagnia e ci donerà ore piacevoli e anche un poco inquietanti.

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Gabriele Cantella


siciliano, ma da anni a Milano per studio, lavoro e scelta di vita, si occupa di comunicazione. Ha studiato Legge, ma poi cede a quella che è da sempre la sua prima e più genuina passione: la scrittura. È giornalista a tempo pieno e scrittore nel tempo che rimane. In un’altra vita, forse, avrebbe fatto il detective e, chissà, magari anche da questo desiderio mai realizzato nascono i suoi personaggi e le loro storie, nella cornice di un giallo dalle atmosfere hard boiled, rivisitate in una chiave più intima e personale, e trasferite nella Sicilia di oggi.