Il segreto della speziale




Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Sarah Penner

Editore: HarperCollins

Traduzione: Valeria Bastia

Genere: Mistery

Pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Nascosta nei vicoli della Londra settecentesca, la piccola bottega di una speziale è frequentata da una clientela inusuale. Le donne di tutta la città sussurrano fra di loro il nome di una misteriosa donna, Nella, che vende veleni difficili da rintracciare e che possono essere usati contro gli uomini che le opprimono. Le regole sono poche ma ferree: il veleno non deve essere mai usato contro un’altra donna; i nomi delle vittime e delle assassine verranno per sempre conservati nei registri della bottega. Eliza ha solo dodici anni quando entra dalla porta con l’insegna di un orso per richiedere, su ordine della sua padrona, un potente veleno. Da subito capisce che quel mondo magico, fatto di boccette di vetro, erbe odorose e ingredienti misteriosi, è fatto per lei. E chiede alla speziale di diventare la sua assistente. Ma sarà proprio un errore di Eliza a sconvolgere il delicato equilibrio del piano di Nella e a scatenare terribili conseguenze che avranno eco nei secoli a venire. Nella Londra di oggi, una giovane storica americana, Caroline Parcewell, trascorre il suo anniversario di nozze in solitudine, fuggendo dai demoni che la perseguitano. Non si aspetta certo di ritrovare, nascosto nelle acque del Tamigi, un indizio che può essere la chiave per risolvere la serie di delitti perpetrati due secoli prima. Eppure le spire del veleno della speziale sono ancora pericolose, e qualcuno potrebbe non sopravvivere.

Recensione


La storia imprigiona il lettore tra i suoi effluvi insalubri fin da subito attraverso il ritrovamento di una misteriosa boccetta nel fiume Tamigi.

Si perché in questo libro l’avventura della protagonista inizia con un gruppo di appassionati del periodo vittoriano che fa ricerche in mezzo al fango del fiume dove si può trovare di tutto, dei tesori che possono andare dal recente periodo a secoli precedenti.

L’arte di ricercare questi possibili tesori si chiama mudlarking e risale al 1700 nella fumosa Londra, quindi all’inizio dell’anno citato nel libro e prima anche dell’età vittoriana.

Ma Londra era già misteriosa e già a fine ‘700 si poteva sentire l’atmosfera di timore per l’aldilà, sentimento che non toccava minimamente una certa speziale che si nascondeva in un anfratto introvabile all’interno di un edificio spoglio.

Una stanza angusta dove viveva e preparava i suoi intrugli, una stanza decisamente maleodorante e nociva per la salute. Ma quando una persona è governata dalla vendetta non pensa al resto!

La piccola stanza era piena di libri, che la speziale non apriva in quanto conosceva tutti gli ingredienti e le dosi per rendere un’erba tossica a memoria; di boccette, barattoli e ampolle contenenti liquidi strani ed erbe dai nomi spaventosi; di strumenti adatti per lavorare gli intrugli richiesti da altre donne. Si perché lei assecondava le vendette e gli omicidi che si consumavano per Londra purché fossero rivolti esclusivamente verso gli uomini!

Ma comunque non poteva mai essere sicura che fossero solo loro a morire, anche se i bollettini riportavano le notizie dei morti! In un gioco temporale perfetto per mantenere alta l’attenzione del lettore, anche se già la storia spinge sulla curiosità del lettore, si leggono i pensieri, i sentimenti, le vendette del 1791 e i pensieri, le paure, i rimorsi e i rimpianti dei giorni nostri, più precisamente di colei che trova il reperto antico e che prosegue nella ricerca per svagare la mente, ma anche perché quel lavoro è insito i lei! Solo una differenza tra i due periodi, un episodio che si verifica in modo decisamente diverso e ribalta la situazione!

Per capire meglio si dovrà leggere il libro perché qualsiasi dettaglio potrebbe svelare il mistero che è specificato già dal titolo. Ci sono molti segreti da svelare in questa storia! Ad esempio il perché di quegli intrugli o il personaggio di Eliza o il fatto che dopo un episodio sembrano vivere ancora e soprattutto la bottega che…che il lettore dovrà scoprire. Ma niente paura perché questo libro si legge in pochissimo tempo grazie alla scrittura coinvolgente dell’autrice, alla storia che non lo rende simile ad altri, ai personaggi così complessi e così semplici e all’ambientazione londinese così magica e così letale.

Alla fine del libro l’autrice riporta degli appunti e rimedi con le erbe miracolose e tossiche al tempo stesso, si perché la speziale teneva un registro contenente i rimedi usati, un tempo, i veleni creati e i nomi dei richiedenti…un registro decisamente pericoloso per l’epoca!

Buona lettura!

A cura di Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

Sarah Penner


Vive a St. Petersburg, Florida, insieme al marito e al loro cane, Zoe. Il segreto della speziale, il suo primo libro, sarà pubblicato in oltre trenta paesi nel mondo.

 

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