Recensione di Giuliana Pollastro
Autore: Cristina Cassar Scalia
Editore: Einaudi
Collana: Einaudi Stile Libero big
Genere: Giallo
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Comincia tutto in una notte di neve, sull’Etna. Il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c’è una donna morta. Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è piú traccia. Ventiquattr’ore dopo viene ritrovato nel cimitero di Santo Stefano, proprio il paese dove abita la Guarrasi. Al suo fianco è disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. Intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. Il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perché i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po’ come nella vita di Vanina. L’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè può risultare al solito determinante. Quell’uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. Una cattiva abitudine che, alla sua età, rischia di essere pericolosa.
RECENSIONE
Amore a primo rigo.
Non avevo mai letto nulla di Cassar Scalia, avevo letto un bel po’ di recensioni, mi ero imbattuta in moltissime critiche positive sui suoi libri, ma un incontro ravvicinato non c’era mai stato.
Alla prima occasione mi ci sono buttata a capofitto, rimanendoci allegramente imbrigliata.
Vanina è una che ti rapisce, ti ammalia con la sua schiettezza e il suo modo di essere imperfettamente normale. È perfettamente imperfetta nel suo modo di mangiare, nel suo modo di fumare, di fuggire dalle sue faccende personali che le danno da pensare, a cui non vuole pensare.
Un vicequestore che però sul lavoro si butta a capofitto, che ha un intuito geniale; lei il caso lo sente, lo vive si immedesima, come si immedesima il lettore scorrendo le pagine per scoprire pian piano come va a finire.
Un’indagine che “è peggio di un cruciverba senza schema” proprio quando pensi di aver trovato la parola adatta, arriva una nuova definizione che ti scombussola le lettere e tu devi ricominciare daccapo.
Vanina in più è circondata da colleghi e compagni formidabili, Marta (l’unica che può darle del tu), l’ispettore Spanò, il giovane Lo Faro (che spera di entrare nella cerchia magica che chiama Vanina “Capo”), Macchia dirigente della Squadra Mobile e compagno di Marta, il commissario, ex solo sulla carta, ultra ottantenne Biagio Patanè, poi l’amica avvocato Giuli, il suo amico e medico legale Adriano Calì ed ultima, ma non per importanza il suo amore lontano (ma non troppo) Paolo Malfitano Procuratore di Palermo.
Insomma c’è tutto quello che può bastare per farsi rapire il cuore e aspettare con ansia la prossima uscita.
Cristina Cassar Scalia
è originaria di Noto. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania. Ha raggiunto il successo con i romanzi Sabbia nera (2018), La logica della lampara (2019), La Salita dei Saponari (2020), L’uomo del porto (2021) e Il talento del cappellano (2021) – tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero – che hanno come protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi; da questi libri, venduti anche all’estero, è in progetto la realizzazione di una serie tv. Con Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni ha scritto il romanzo a sei mani Tre passi per un delitto (Einaudi Stile Libero 2020).
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