MATTEO BUSSOLA
Editore: Salani
Genere: Narrativa
Pagine: 208
Anno edizione: 2025

Sinossi. Brando è nato per la danza. Corpo perfetto, movimenti che incantano. Sua madre ha cucito su di lui un sogno preciso, che forse gli va troppo stretto. Ma quando il mondo tace, Brando disegna. Disegna per sentirsi libero, per correre incontro alla sua vera essenza. Ettore è l’opposto. La danza non lo ha scelto, lui l’ha strappata al suo corpo con ostinazione e fatica. Ogni passo è una sfida, ogni errore un colpo incassato. Suo padre non capisce, ma Ettore continua a danzare. Perché lottare è tutto ciò che conosce. Ettore però ha anche un talento naturale. Disegna con istinto e grazia, come se fosse la cosa più semplice al mondo. Brando lo vede. Lo invidia, quasi. Perché mentre lui cerca la libertà nel disegno, Ettore la possiede senza sforzo. Sono così simili, Brando ed Ettore, molto amici e un poco rivali. Ma poi c’è Mirta, che arriva come un temporale d’estate, e li vede, li comprende. E portando scompiglio e allegria li costringe a guardarsi davvero, e a ripensare a tutto quanto…Brando, Ettore, Mirta. La danza, il disegno, l’amore. Qual è il vero talento? Quello che ti è stato dato o quello che scegli di inseguire, contro tutto e tutti? In una coreografia dove tutto si tiene, Matteo Bussola intreccia movimenti e desideri in un crescendo di emozioni. Perché forse il vero talento è trovare il proprio passo e condividerlo con chi si ama.
Recensione
di
Matilde Russo
Brando ed Ettore sono due adolescenti che frequentano il liceo. Il primo ha un corpo delicato, aggraziato, fatto di arti lunghi e linee perfette, di piedi giusti.
Brando è un ballerino classico, un vero talento. Solo guardarlo mentre cammina è uno spettacolo, danza anche quando non se ne accorge, se muove un braccio è qualcosa di incantevole. Ettore non ha il fisico giusto, non è molto alto, è un po’ tracagnotto.
Eppure ama la danza, e quando si esercita o si esibisce la sua potenza e la sua passione traspaiono per tutti.
Ma qual è il vero talento?
Qual è il vero Dono?
Quello che abbiamo ricevuto e senza sforzo ci permette di fare ogni cosa?
O la grinta?
La passione, il desiderio sconfinato di riuscire che ci fa lottare contro tutto? Anche contro il nostro stesso corpo e la nostra famiglia?
Questo è un libro di domande. Dove il punto di vista dei due protagonisti si alterna continuamente.
Leggiamo di un ragazzo pieno di talento, ma senza una vera passione, conosciamo un ragazzo pieno di passione, ma con molte cose che lo mettono in difficoltà.
Leggiamo di speranza e sacrifici, di sogni nascosti e di patti stretti per raggiungere un obiettivo. Leggiamo di sogni e speranze. Un romanzo delicato che ci porta nella mente di due ragazzi, di due giovani promesse, di due amici, ma anche di due rivali.
Questo è un libro dolcissimo e aggraziato, che si legge con un sorriso, ma anche con un groppo al cuore, perché tifi per entrambi, perché tutti e due lottano per la felicità
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Matteo Bussola
è nato a Verona nel 1971. Ha scritto molti libri, tutti bestseller: Notti in bianco, baci a colazione (2016), Sono puri i loro sogni. Lettera a noi genitori sulla scuola (2017), La vita fino a te (2018), L’invenzione di noi due (2020), Il tempo di tornare a casa (2021), Il rosmarino non capisce l’inverno (2022), Un buon posto in cui fermarsi (2023) e La neve in fondo al mare (2024). Ha collaborato con Robinson di Repubblica e conduce con Federico Taddia un programma settimanale su Radio 24, Non mi capisci, sul mondo dell’adolescenza. Laureato in architettura a Venezia, è anche fumettista e illustratore, ed è attualmente al lavoro sulla sua seria manga Zeroventi, assieme a Emilio Pilliu. Lavora con diverse case editrici, italiane e straniere. Vive a Verona con la compagna, tre figlie e due cani. Per Salani ha pubblicato anche Viola e il Blu e Mezzamela.