Recensione di Sara Zanferrari
Autore: Elisabetta Tiveron
Editore: Ediciclo Editore
Genere: autobiografico
Pagine: 96
Pubblicazione: 14 ottobre 2021
Sinossi. La collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Elisabetta Tiveron, scrittrice di luoghi e persone, a raccontarci i pregi dell’errare su piccole auto, quelle che nascono già con una loro spiccata personalità, che impongono ritmi e sguardi diversi, che richiedono di lasciare a casa la fretta, amano le strade secondarie, sono tue complici, amiche, compagne.
Recensione
“La piccola auto ama le strade secondarie, le tappe frequenti, i particolari. Una piccola auto è complice, amica, compagna. Riserva sorprese e scoperte. Viaggiare con una piccola automobile è una filosofia”,
dice Elisabetta Tiveron, in questo piccolo volumetto, 47esimo della collana «Piccola filosofia di viaggio» di Ediciclo Editore, collana che quest’anno festeggia i suoi 10 anni.
Viaggiare lenti, viaggiare leggeri, viaggiare felici.
Tiveron pone due domande fondamentali a noi lettori: Dove e quando inizia il viaggio? Cosa cerco nel viaggio?
Le risposte arrivano attraverso episodi, racconti, aneddoti di viaggio con questa o quella utilitaria, spesso molto divertenti. È così che incontriamo la sua Fiat Panda bianca, con cui ha viaggiato in lungo e in largo, la 500 di nonno Amedeo, la Fiat 126 Bordeaux di zia Lidiana, la 500 giardiniera gialla, il Maggiolino nero cabrio, la Dyane azzurra, la Mini (quella vera, non quelle di oggi che sono dei Suv in miniatura), e così via.
Un viaggio divertente di incontri, complicità, quasi una storia del “costume” e dell’Italia che eravamo a fine ‘900.
Un viaggio che potrebbe, ed è, personale, ma al tempo stesso universale, come spesso accade: un libro imperdibile per gli amanti delle nostre care vecchie automobiline.
A cura di Sara Zanferrari
Elisabetta Tiveron
Elisabetta Tiveron è autrice, curatrice, editor, comunicatrice, consulente editoriale. Di tanto in tanto traduce, ha allestito e gestito lo stand Kellermann al Salone del Libro di Torino per alcuni anni, ideato e gestito librerie temporanee (tra cui Spazio Venezia Industriale, dedicato a Venezia nel Novecento, in occasione del centenario di Porto Marghera). Tiene lezioni e laboratori di scrittura, individuali e di gruppo; organizza eventi che ruotano intorno al mondo del cibo e dell’editoria. Ha collaborato, e tuttora collabora, con case editrici, associazioni, istituzioni, enti pubblici, scuole e università, in Italia e all’estero. Ha curato con Cristiano Dorigo la raccolta di racconti “Frattempi moderni” per Erickson e “Lettere a Nordest” per Helvetia Editrice, con Caterina Schiavon “Natale a Venezia” per NeosEdizioni, per citarne solo alcuni.
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