IL TEATRO
DEI DELITTI
Marcello Simoni
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Giallo storico
Pagine: 224
Anno edizione: 2024
Sinossi. Firenze, Carnevale 1794. Nel Teatro della Pergola è in corso il primo atto del dramma in musica Le feste d’Iside quando uno strepito riecheggia tra i palchetti degli spettatori. A urlare è stata la contessina Ludovica di Corvino, persuasa di aver visto una donna che veniva decapitata sotto un’arcata del fondale scenico. Il precettore Vitale Federici e il suo giovane discepolo Bernardo della Vipera, intenti a seguire lo spettacolo dalla balconata del granduca di Toscana, saranno chiamati a indagare sul caso. Ma all’interno di un teatro, realtà e finzione sono destinate a intrecciarsi in un gioco di specchi, dando all’acuto Federici l’impressione di essere entrato lui stesso a far parte di un’enigmatica messa in scena.
Recensione di Bruno Vigliarolo
Terzo romanzo dedicato alle indagini di Vitale Federici, Il teatro dei delitti spicca, fin dalle prime pagine, per un’ambientazione storica rigorosa e accattivante, incastonata nella Firenze di fine Settecento.
L’intera vicenda si svolge all’interno del Teatro della Pergola, durante la rappresentazione del “dramma per musica” Le feste d’Iside. Lo spettacolo – a cui assiste anche il granduca di Toscana Ferdinando III – viene improvvisamente interrotto dall’urlo della contessina di Corvino, convinta di aver intravisto, dal suo palchetto, la decapitazione di una donna tra i fondali scenici.
A far luce sull’inquietante apparizione, il precettore Vitale Federici e il suo fido discepolo Bernardo della Vipera: un duo investigativo che rievoca la più felice tradizione sherlockiana.
Marcello Simoni tesse un enigma fondato sull’illusione, sfruttando abilmente le atmosfere e i misteri racchiusi in uno dei più antichi teatri di Firenze. Un inganno nell’inganno, un gioco di specchi plasmato nelle scenografie – già di per sé mutevoli e artificiose – del palcoscenico.
In accordo ai migliori canoni della narrativa gialla, il lettore è condotto attraverso una trama dai risvolti intricati e sanguinosi: un’indagine che spazia dagli oscuri cubicoli del teatro fino al palco d’onore; dai locali di servizio all’ufficio del direttore, il saccente Francesco Cecchi.
Tutto è impreziosito da una magistrale caratterizzazione dei protagonisti e da una grande aderenza al contesto storico: un affresco nitido di quel mondo tardo-settecentesco fatto di formalismi e mondanità, di pettegolezzo e pregiudizio, di parrucche e maschere carnevalesche.
Il registro stilistico è ben intonato alla storia: una prosa ricca, elegante e allo stesso tempo scorrevole. Netta prevalenza di dialoghi nella struttura narrativa, a tutto vantaggio del ritmo (incalzante) e della modellatura dei personaggi.
Tra false piste e intrighi di portata internazionale, l’acutezza di Federici risolve l’enigma criminale e offre, coram populo, una spiegazione articolata e brillante. Per concludere, un romanzo estremamente piacevole, consigliato a tutti gli amanti dei gialli storici settecenteschi.
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Marcello Simoni
È nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. La saga che narra le avventure di Ignazio da Toledo ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller, tra cui La taverna degli assassini, la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.