Recensione di Erika Cinquegrana
Autore: Wolfram Eilenberger
Editore: Feltrinelli
Traduzione: Flavio Cuniberto
Genere: Filosofia
Pagine: 432
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Siamo nel 1919. La prima guerra mondiale è finita da poco. “Il dottor Benjamin fugge dalla casa di suo padre, il luogotenente Wittgenstein commette un suicidio finanziario, il libero docente Heidegger perde la fede e monsieur Cassirer lavora sul tram alla propria illuminazione.” Comincia un decennio di eccezionale creatività, che cambierà per sempre il corso delle idee in Europa e senza il quale alcuni pensieri non sarebbero mai stati pensati. Wolfram Eilenberger mette in scena l’esplosione del pensiero, sullo sfondo di una Germania divisa tra l’esuberanza e la voglia di vivere del dopoguerra e l’abisso della crisi economica, tra la lussuria delle notti berlinesi e i complotti reazionari della Repubblica di Weimar, mentre il nazionalsocialismo si trasforma velocemente in una minaccia. I quattro protagonisti di questi anni decisivi sono giganti di ogni tempo. E le loro vite straordinarie si intrecciano nella necessità di rispondere alla domanda che ha orientato nei secoli la storia del pensiero: che cos’è l’uomo? Una domanda che si fa più urgente che mai nell’ombra di una guerra devastante appena conclusa e di un’altra catastrofe che si annuncia all’orizzonte. Con grande abilità narrativa, Eilenberger mostra che la vita quotidiana e i dilemmi della metafisica fanno parte della stessa storia. E racconta la più grande rivoluzione del pensiero occidentale attraverso i suoi quattro protagonisti assoluti, ciascuno con il proprio sguardo penetrante e il proprio modo di concepire la vita, il linguaggio, il tempo e il mito.
Recensione
Wolfram Eilenberger descrive come Cassirer, Benjamin, Heidegger e Wittgenstein hanno rivoluzionato il pensiero tra il 1919 e il 1929.
“Il tempo degli stregoni” è un libro da assaporare piano; ogni frase e dialogo vanno letti e riletti per comprendere al meglio i concetti di questi grandi filosofi.
Troviamo domande individuali, egocentriche e allo stesso tempo interdisciplinari e cosmiche a cui i filosofi rispondono in modi diversi. Eilenberger identifica i loro sforzi per arrivare a se stessi e all’esplorazione del mondo attraverso l’auto-organizzazione e l’auto-esplorazione. Nel trattato di Wittgenstein leggiamo: Una risposta che non si possa esprimere a parole non ammette nemmeno una domanda esprimibile a parole. L’enigma non c’è. Se una domanda può essere posta, è anche possibile darle una risposta.
Questo è solo uno dei tanti processi di pensiero e aspetti del lavoro filosofico di Benjamin, Cassirer, Heidegger e Wittgenstein. Ognuno di loro ha un destino diverso, ma i loro contrasti e somiglianze testimoniano un’epoca di incomparabile creatività spirituale.
Così Wittgenstein, come co-fondatore della filosofia analitica, entrerà nella storia come colui che tenterà di tenere fuori le domande metafisiche che hanno dimostrato di essere prive di significato.
Cassirer, d’altra parte, pone le basi per le scienze culturali di oggi con il significato fondamentale dell’umanità. Heidegger vede nella cultura non il significato dell’esistenza, ma la distrazione dal “reale”.
Alla fine Benjamin, nella sua geniale originalità e nei suoi pensieri paradossali, è considerato un pioniere della Scuola di Francoforte con la teoria critica.
Una piacevole lettura coinvolgente, interessante e formativa.
Wolfram Eilenberger
Wolfram Eilenberger ha insegnato presso l’Università di Toronto (Canada), l’Indiana University (Bloomington, USA) e l’Università delle Arti di Berlino. Ha dedicato le sue ricerche all’applicazione delle idee filosofiche alla vita contemporanea, che si tratti di politica, cultura o sport. È editorialista di “Philosophie Magazin”. Dal 2013 è stato uno dei direttori di programma del festival di filosofia “phil.cologne”. Tra i suoi libri in lingua italiana si segnala: Il tempo degli stregoni. 1919-1929. Le vite straordinarie di quattro filosofi e l’ultima rivoluzione del pensiero (Milano 2018).