Indagine a Milano
Autore: Fiorenza Pistocchi
Editore: Neos Edizioni
Anno edizione: 2021
Pagine: 160 p., Brossura
Sinossi. Linette, giovane, capelli crespi e occhi abbaglianti, ha un passato doloroso. Sta iniziando una nuova vita, ma le visioni che le scorrono nelle vene insieme al sangue creolo, offuscano la realtà. Un omicidio la obbligherà a chiarire la natura delle sue percezioni e a lottare per se stessa e per gli affetti in cui crede.
Recensione di Sabrina De Bastiani
La guardò attentamente. Di sicuro aveva meno di trent’anni. Oltre al fisico flessuoso, lo incantò il volto di Linette: la pelle leggermente abbronzata contrastava con gli occhi azzurri e i capelli striati da qualche ciocca bionda. Erano ricci, quasi crespi, trattenuti da una fascia che le scopriva il viso. (…) Gli occhi in particolare e la loro espressione colpirono il commissario: chiari ma intensi, nascondevano qualcosa, come se un velo opaco li mascherasse. Ci vide sofferenza, segreti, qualcosa di oscuro che non voleva emergere …
Abbiamo imparato a conoscerla e apprezzarla con la serie giallo ambientata a Noli, borgo marinaro in provincia di Savona, avente come protagonista il Vigile Vincenzo Russo.
La abbiamo letta con identica passione nei suoi romanzi storici standing alone.
Oggi Fiorenza Pistocchi torna al noir e torna a Milano.
Lo fa con una nuova protagonista e una nuova storia. Non ricalca, non ripercorre le orme dei suoi fortunati precedenti, ma ne sagoma di nuove, modella il passo, accorda la sua voce a quella del personaggio principale, Linette, così come a quelle dei comprimari.
E ci conquista una volta ancora, una volta di più.
Traendo dai suoi precedenti lavori suggestioni e tematiche insufflate della sua vis creativa, a guisa di bisso prezioso elargito dalle conchiglie a chi sa scendere in apnea fino al fondo del mare e sa amarlo e trattarlo, Pistocchi in queste pagine affonda la penna in una narrazione che ci racconta di riscatto e redenzione, di integrazione e di disintegrare, di membra spezzate e di membra che tornano nella loro interezza,
“Ma io sento il sangue che scorre, il cuore che lo spinge, vedo i polmoni che si aprono, le ossa che si muovono …”
senza filtri o accondiscendenza, ma anche nessun dito indice a puntare su sbagli e debolezze.
“Forza Linette, ce l’hai fatta, puoi ricominciare”
Attenzione alle parole,“puoi ricominciare”:
la possibilità che si ferma una volta giunta davanti alla volontà di farlo, alla scelta.
E Linette vuole farcela.
Uscita dal carcere dopo aver scontato la pena, una figlia da crescere, una sorella che ha fatto e fa un pò da madre a entrambe, la voglia di un amore tutto da vivere al sole.
E in questa brama di luce, il nero.
Il nero di un delitto.
La paura di una perdita che significherebbe perdere tutto.
Un dono inquietante,
“(…) Il piccolo angelo come si spiega?”
“Non si può spiegare (…). Ma non ti spaventare, l’irrazionale fa parte della vita”.
ma che sarà salvifico.
La sensibilità di Fiorenza Pistocchi, la sua forte umanità, l’accostarsi alle storie con rigore e curiosità, la capacità di empatizzare con i lettori e avvinghiarli alle pagine, sono doti sue proprie, che le permettono di interpretare svariati registri e cambiare voce, modularla, accordarla.
In tutto questo, si innesta la cifra del noir e il gusto del dipanare la tenebra, dopo averla così sapientemente saputa creare.
E che non ‘inganni’ il titolo, perchè il tocco di questo piccolo angelo, sarà di quelli lasciano il segno.
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Fiorenza Pistocchi
è nata a Savona. Ha vissuto per molti anni a Milano e ora risiede a Pioltello, una cittadina dell’area metropolitana. Ha conservato un grande attaccamento per la sua terra d’origine e passa spesso le sue vacanze a Noli, uno dei borghi più belli della Riviera di Ponente. Proprio in questa cittadina, ricca di cultura, di storia e di bellezze naturali ha voluto ambientare il suo primo romanzo.
Opere pubblicate
