Il Vangelo del Nuovo Mondo
di Maryse Condé
Giunti 2022
Silvia Rogai (Traduttore)
Narrativa, pag.312
Sinossi. I coniugi Ballandra sono una coppia insolita: Eulalie ha la pelle rosea e vanta antiche origini vichinghe, Jean-Pierre invece discende da un africano. Nella vita si dedicano alla coltivazione di magnifici fiori, in particolare la rosa Cayenne e la rosa Tété Négresse. Non sono mai riusciti ad avere figli, per cui, quando una domenica di Pasqua trovano nel capanno del loro giardino un neonato, lo interpretano come un dono del cielo. Forse però quel bambino cela dentro di sé un mistero: Pascal è infatti un mulatto dalla bellezza ultraterrena, con i capelli lisci e neri e gli occhi di un grigio-verde che ricorda il mare. Nel tempo gli vengono attribuiti vari prodigi, tanto che intorno a lui si raccoglie un gruppo di appassionati discepoli. Il dubbio però serpeggia: figlio di Dio o impostore? Pascal stesso è dominato da una sola ossessione: scoprire le proprie misteriose origini. Cominciano così le sue peregrinazioni tra la Guadalupa, New York e le favelas, in un mondo intriso di realismo magico e dominato dalle disuguaglianze, sulle tracce di quel padre, Corazón, che è destinato a non incontrare mai. Ma chi è allora Pascal? E qual è la sua missione? Maryse Condé, vincitrice nel 2018 del Premio Nobel Alternativo, con l’ultimo romanzo, dettato parola per parola a causa della malattia, ci consegna il suo testamento spirituale: la parabola di un messia contemporaneo e il suo viaggio per conoscere il cuore degli uomini, che solo l’amore può salvare.
Recensione di Francesca Mogavero
È arrabbiato, Pascal, arrabbiato e confuso: qualcuno lo chiama figlio di Dio, per altri è un ciarlatano, uno con l’assassinio nel sangue, un attentatore.
Ciascuno gli appiccica sulla pelle scura un’etichetta che non ha scelto, che non lo rappresenta – alla faccia del libero arbitrio, che tanta maretta ha scatenato pure Lassù tra gli angeli.
Lui, Pascal, sente un perenne senso di abbandono, che lo rende estraneo, lontano e incompreso da chi lo ha accolto; sogna radici e ali, ma non sa dove e come cercarli, se saprà riconoscerli e percepirli come propri, se desidererà abbeverarsi da quel calice o se lo scaglierà lontano, preferendo un bicchiere di rum.
Non è così diverso, forse, da un suo predecessore ben più noto, venuto alla luce sotto una stella cometa, scaldato da un bue e un asinello.
Pascal, però, viene dalla terra oltre il mare, dal Nuovo Mondo, che ha ereditato dal Vecchio i difetti di sempre e molto ci ha messo del suo, tra nuovi conflitti, fobie e indifferenza; è un uomo di oggi con un dilemma senza tempo: chi è, da dove viene, dove sta andando?
Si accende facilmente, Pascal, di amore e di ideali, ma con la stessa rapidità i suoi fuochi si estinguono, precipitandolo nello scontento, nella frustrazione, nell’apatia: dalle Antille al Brasile, dall’impegno in una fabbrica di caffè alle conferenze in un ashram, ogni nuova strada sembra rivelarsi un vicolo cieco, ogni progetto si dissolve o rivela l’inganno, il marcio, sotto la superficie.
E poi ci sono le donne: conturbanti e idealiste, sagge e giovanissime, disperate e distanti… Tutte gli donano un’emozione – una notte sola o una storia che si trascina – una scintilla che presto si esaurisce, un altro motivo di fuga.
Come fare la differenza, come rendere la Terra un posto più accogliente e armonioso? Quali piani ha in serbo il Padre (o chi dice di parlare per Lui)? Ci vogliono chiese, culti organizzati, gesti memorabili e atti di coraggio, oppure la salvezza è già a portata di mano, magari già qui?
Con Vangelo del Nuovo Mondo Maryse Condé ci regala un viaggio intriso di incanto – fiori rari e carnosi, infinite sfumature impossibili e bellissime del mare, delle pelli, delle riuscite e vivificanti mescolanze – e amarezza, un percorso di crescita che coinvolge non solo questo odierno, inconsueto Messia, ma tutti noi, figli del pianeta sempre alla ricerca di qualcosa di indefinito, sempre sospesi tra sogni di gloria e voglia di pace, tra contraddizioni, meraviglie e piccolezze, tra amori vagheggiati e abbracci sinceri, nati già vecchi, eppure sempre bambini.
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Maryse Condé
è nata nel 1937 nella Guadalupa. Si è laureata alla Sorbona e ha lavorato in vari Paesi africani. Ha vissuto negli Stati Uniti per oltre vent’anni insegnando a Berkeley, Harvard e alla Columbia University. Attualmente vive in Francia. Tra i suoi romanzi ricordiamo Vita perfida (Edizioni E/O), Segù (Edizioni Lavoro), Io, Tituba strega nera di Salem (Giunti) e La traversata della mangrovia (Giunti). Nel 2018 è stata insignita del New Academy Prize in Literature, il Premio Nobel Alternativo.