INDIZI MORTALI
di Robert Bryndza
Newton Compton 2023
Carlotta Mele e Beatrice Messineo ( Traduttore )
thriller, pag.329
Sinossi.
Un’indagine della detective Erika Foster
«Non si può fare a meno di continuare a girare avidamente le pagine per vedere cosa succede dopo.» – The Times
«La tosta detective Erika Foster è di nuovo al lavoro.» – Corriere della Sera
«Un autore che sa appassionare a ogni pagina.» – Jeffery Deaver
In una gelida mattina londinese, il corpo della giovane Marissa Lewis viene ritrovato dalla madre in una pozza di sangue, a pochi passi dalla porta di casa. Chi può essere stato tanto folle o crudele da aver commesso un crimine del genere? Nonostante sia ancora scossa dall’ultimo caso, la detective Erika Foster è determinata a condurre le indagini in prima persona. Appena si mette al lavoro trova notizie di altre aggressioni avvenute di recente nello stesso quartiere tranquillo in cui è stata uccisa la donna. Un dettaglio agghiacciante le collega tra di loro: pare che tutte le vittime siano state assalite da una figura vestita di nero con una maschera antigas sul volto. Mentre indaga, Erika finisce in mezzo a un’intricata rete di bugie che avvolge la vita di Marissa, ballerina di burlesque conosciuta in molti strip club di Londra. Più scava e più si rende conto che la soluzione di questo caso la costringerà a fare i conti con dei ricordi dolorosi. E quel che è peggio, qualcuno a lei molto vicino potrebbe presto finire nel mirino del killer…
“Le scene del crimine raccontano sempre delle storie…”
Indizi mortali
A cura di Loredana Cescutti
Recensione di Loredana Cescutti
Era da un po’ che la stavo aspettando e finalmente Erika ha fatto ritorno, ancora segnata dall’ultimo caso, che in qualche modo si è rivelato come un bivio, che ha portato a cambiamenti importanti e l’ha messa difronte a scelte da affrontare e nuove consapevolezze ormai non più ignorabili
Non esistono domande stupide quando c’è in ballo un omicidio…”
Il giorno di Natale, un invito a pranzo e un omicidio capitato per caso, che sembra arrivato al momento giusto per salvare Erika da quelle che considera inutili cerimonie sociali, anche perché da quando è vedova la solitudine, oltre al suo lavoro, sono le uniche cose che ritiene veramente importanti.
Un’ indagine difficile, strana, che da subito assume i contorni di un qualcosa di malato e morboso, insolito anche per l’ambiguità delle informazioni relative alla vittima.
E non sarà solo il caso a mettere in difficoltà la detective Foster perché, al contempo, si ritroverà a dover gestire il suo privato, ritrovandosi così, di colpo, costretta a ripensare e a rivivere il suo passato recente, solcato da un lutto che non ha mai accettato e che, non ha fatto altro che imbrigliarla sempre più, facendo sì che escludesse le relazioni sociali e la libertà di vivere dalla sua vita.
“… la vita è in grado di prendere svolte inaspettate e di sconvolgerti…”
Spesso però sono proprio gli accadimenti inaspettati a metterti sulla giusta careggiata, magari prima confondendoti un po’, per poi, finalmente farti vedere tutto dalla giusta prospettiva, aiutandoti così a mettere a fuoco le priorità possibili, dividendole da ciò che ormai non potrà più essere raggiungibile.
“Aveva già visto quell’espressione in passato… Il corpo in un luogo, la mente in un altro…”
Un altro caso tosto per la detective Foster e soprattutto, per la sua squadra ritrovatasi a metà indagine sola, e quindi costretta a imparare a camminare da sola per riuscire ad arrivare in fondo alla risoluzione di un’indagine intricata, scomoda, fastidiosa e senza apparenti motivi.
Motivi apparenti, però, per modo di dire.
“Il lavoro la faceva sentire giovane e piena di vita. E poi era una costante, un punto fermo. C’erano sempre cattivi da arrestare. Non c’erano limiti d’età per il male…”
Un Bryndza che ha deciso di forzare e portare la sua protagonista a toccare e guardare il fondo della sua vita, per poi guidarla e aiutarla e ad aprire gli occhi, veramente, dal buio alla luce, sostenendola e supportandola in una lenta risalita, donandole nuove consapevolezze e un modo diverso di percepire il suo essere e ciò che le sta attorno.
Una scrittura al solito priva di pietà, ma pur sempre di contenuto con un Robert Bryndza che si è soffermato, senza eccedere perché non era probabilmente il giusto luogo, ma che ha dedicato del tempo a temi che è importante ricordare sempre, anche se per pochi attimi, perché il peso della memoria ha un valore che nel tempo e nella storia assume importanza vitale.
La trama è intricata al punto giusto e i colpi di scena non mancheranno, grazie anche all’ambiguità pressante che da principio avvolgerà sia la vittima che i possibili sospettati, dovuta anche ai segreti più o meno importanti che faranno da filtro tra realtà e possibilità, di conseguenza pur arrivando in fondo si saprà qualcosa ma, il bello, sarà proprio che non si potrà mai conoscere il tutto.
Fino a quando Erika non farà una ricostruzione dettagliata.
Perché la verità, talvolta, è veramente un osso duro e imprevedibile.
Mi sono ritrovata catapultata in questo romanzo, che aspettavo con ansia, e come mi capita sempre con Bryndza, il tempo da trascorrere assieme si è rivelato troppo poco, perché, come da manuale, fra iniziarlo e finirlo non è passato molto.
Ansia.
Fretta.
Brama di sapere.
Ora però c’è altro, che almeno io vorrò conoscere il prima possibile, ma dopo aver letto questo romanzo, non credo che sarò la sola.
“… non posso continuare a essere la metà di una persona vera…”
Ti auguro buona fortuna detective Foster!
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Robert Bryndza
è inglese ma vive in Slovacchia. Ha avuto molto successo con il suo thriller d’esordio, La donna di ghiaccio (Newton Compton, 2017), che in pochi mesi ha venduto oltre un milione di copie. La vittima perfetta (Newton Compton, 2018), è il secondo libro della serie che ha come protagonista la detective Erika Foster che, successivamente, ritroveremo protagonista anche del terzo intitolato La ragazza nell’acqua (Newton Compton 2019). Ultimo respiro è il quarto capitolo con Erika Foster (Newton Compton 2020) e Sangue freddo (Newton Compton 2022). Con I cinque cadaveri, Bryndza dà il via ad una nuova serie, che vedrà come protagonista Kate Marshall (Newton Compton 2019), La casa nella nebbia, secondo capitolo con Kate Marshall è uscito a maggio 2021 sempre con Newton Compton e a settembre 2022 è arrivato La verità sul caso Joanna Duncan.