Recensione di Ilaria Grossi
Autore: Fabio Baronti
Editore: La Gru
Genere: Narrativa
Pagine: 134
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Ispirato a momenti di vita realmente vissuti dall’autore, “Insegnaci come si vola” racconta la storia di un maestro delle scuole elementari, un uomo illuminato, rivoluzionario, al quale non piaceva impartire lezioni, ma fare leva sulla propria passione stimolando la curiosità dei bambini. “Insegnaci come si vola” è un racconto corale e generazionale, un libro per chi l’istruzione l’ha ricevuta, per chi l’istruzione l’ha data, per chi sta ancora dando un’istruzione, ma soprattutto per chi non ha ricevuto solamente un’istruzione, ma un esempio di valori di vita universali.
Recensione
Immergersi nella lettura di “Insegnaci come si vola” è come sfogliare le pagine di un diario, siamo negli anni 80, Fabio ha sei anni, inizia la prima elementare, un nuovo percorso di vita, nuove amicizie, un traguardo fondamentale nella crescita di un bambino. Attraverso gli occhi di Fabio e dei suoi compagni di scuola, il ricordo del maestro Renato.
Una figura portante, una vera guida non solo scolastica ma di vita, con i suoi pensieri che profumano di libertà, una grande sensibilità per la natura e il mondo che lo circonda, incita alla fratellanza e uguaglianza, ad essere curiosi e a filtrare come un prisma le notizie e le idee, cercando sempre di essere obiettivi e coscienti di ciò che si vuole veramente.
“Era un mondo nel quale non c’era la fretta, intesa come frenesia. Piuttosto c’era la voglia di costruire nella maniera giusta: una casa, una professione, la famiglia, le relazioni. E in questo contesto a noi non veniva richiesto di diventare subito grandi, subito campioni, subito fenomeni. Noi eravamo il futuro, quello in cui bisognava costruire”
Quanti ricordi attraverso il racconto di Fabio, i mitici anni 80, ve li ricordate? Io sì, ho fatto davvero un tuffo nel passato, quando a cinque anni ero già sui banchi di scuola, il mio amore smisurato per le Barbie, i primi libri come Cuore e Piccole donne, i Festivalbar, la caduta del muro di Berlino, la visita del Papa Wojtyla nella mia città, i mondiali del 90, le vacanze a Rimini e una timidezza come Fabio che pian piano il tempo ha trasformato grazie alla scuola in consapevolezza del mio io, della voglia di imparare e apprendere.
“Forever.
Per sempre. Saremo noi, sarete voi. Perchè quello che vivete qui sui banchi di scuola ogni giorno, le amicizie che avete consolidato, le simpatie, tute queste cose vi resteranno dentro per tutta la vita”
Una lettura piacevole, sincera, senza filtri, una genuina ammirazione per un grande maestro di scuola e di vita, capace con la sua gioia e fiducia negli altri, di spronare timidezze e paure, incitandoli a credere in se stessi e nelle proprie potenzialità.
“Più lui ci parlava, più cercava di avvicinarci al suo mondo fatto di semplicità e gioia di vivere, più noi ci sentivamo, tutti insieme liberi”
“Insegnaci come si vola” non è solo un tuffo sincero negli anni 80, è un messaggio positivo e pieno di speranza per chi crede nel ruolo fondamentale dell’insegnante, la scuola non è solo compiti e interrogazioni, ma concime per la crescita emotiva e personale, consapevolezza che le prime parole e i primi insegnamenti sono importanti, ci accompagneranno tutta la vita e ci daranno la spinta per poter volare da soli.
“Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola” Richard Bach
A cura di Ilaria Grossi
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Fabio Baronti
Fabio Baronti (Verona, 1979) lavora come bancario. Nel tempo libero porta avanti la passione per la scrittura, iniziata con le poesie e nel tempo sfociata nei racconti. Scrive da pochi anni, ma avrebbe voluto farlo da sempre. Nel 2016 con una poesia è finalista al Premio Letterario Europeo Wilde. Nel 2017 un suo racconto è stato pubblicato su Robinson di Repubblica e un altro su Donna Moderna, mentre altri due racconti sono stati pubblicati in antologie edite da Historica. Nel marzo 2018 con un racconto è finalista in Campidoglio a Roma al Premio Letterario Nazionale Alberoandronico. È amministratore della pagina Facebook “Poesia Nuova”. “Insegnaci come si vola” è il suo libro d’esordio.