Recensione di Dario Brunetti
Autore: Emilio Martini
Editore: Corbaccio
Pagine: 222
Genere : Giallo
Anno di pubblicazione: 2017
Alberto, amore mio aiutami! Uccideranno anche me.
Così riporta una lettera che risale al 1976, firmata Diana Meyer, una vera e propria richiesta di aiuto al suo amante, il professor Alberto Sorrentino che la riceve per puro caso e per pura fatalità quarant’anni dopo.
La bella austriaca ha reso imperdibili le notti del professore Sorrentino tanto che ne è rimasto così folgorato e perdutamente attratto. C’è solo un grosso problema: da quel fatidico giorno l’affascinante Diana Meyer è scomparsa e il professore per fare luce dopo tanti anni su questa spinosa vicenda si rivolge all’amico Gigi Bertè, invitandolo a Capri.
Per il commissario con la coda, la sfida è ardua per diversi motivi, in primis deve indagare in una zona non di sua competenza, e poi in un clima ostile, in cui le persone sono poco propense a rievocare una vicenda di quarant’anni fa.
Tra un racconto che il Bertè non perde tempo a elaborare da provetto scrittore e una telefonata alla sua amata Marzia, si trova a sbrogliare questa intricata matassa coadiuvato dal professore Sorrentino che gli farà da Cicerone nell’incantevole isola Azzurra.
Emilio Martini, o meglio le sorelle Martignoni, sono al loro sesto romanzo e spostano l’obbiettivo puntando sull’irresistibile e misteriosa Capri con un romanzo piacevole e facendo rivivere i posti indimenticabili che sono poi il fulcro principale di questa vicenda che viene dal passato.
Capri è anche il paradiso del vizio, sono gli anni ‘70 e il consumo di droghe è elevato in quel periodo, ed è facile perdersi nell’insensato mondo della perversione.
Il romanzo è impreziosito da fatti storici e composto da un mix di elementi che risulta vincente: si parla di storia, di mitologia, di culti antichi e misteriosi e di turisti invasati con la fissazione della romanità a Capri, che hanno il desiderio di rivivere quei momenti mettendoli in scena. È proprio questo che accade ai protagonisti di questa vicenda che si abbandonano alla lussuria idolatrando proprio quei personaggi della Roma imperiale prendendone però la parte malsana.
Un romanzo giallo estivo da leggere sotto l’ombrellone, con una trama azzeccata, e che segue una nuova indagine tutta da scoprire, con un Bertè sempre in grande spolvero che grazie al suo fiuto e al suo istinto in tre giorni ci porterà alla conclusione finale che si rivelerà una vera sorpresa.
Un racconto tecnicamente non facile da realizzare che non delude e non tradisce il lettore affezionato a questo affascinante personaggio, che anzi riscopre Bertè ogni volta che ha occasione di perdersi nelle sue indagini, anche fuori dal suo territorio di competenza, perché alla fine lui va a bersaglio anche a Capri!!!
Emilio Martini
Emilio Martini alias Elena e Michela Martignoni, sorelle milanesi che frequentano da anni la Liguria. Insieme hanno scritto i romanzi storici Requiem per il giovane Borgia, Vortice d’inganni, Autunno rosso porpora, Il duca che non poteva amare e i gialli con protagonista il commissario Bertè, La regina del catrame, Farfalla nera, Chiodo fisso, Doppio delitto al Grand Hotel Miramare e Il Mistero della gazza ladra, oltre alle raccolte I racconti neri del commissario Bertè.
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