Io, Jack e Dio




 IO, JACK E DIO


Autore: Andrea De Carlo

Editore: La nave di Teseo

Genere: Romanzo

Pagine: 208

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Mila e Jack si conoscono fin da ragazzini, quando passavano le estati presso le rispettive nonne a Lungamira, cittadina di mare sulla costa adriatica. Per anni le loro frequentazioni si sono alternate a cicliche separazioni, nutrite da un’intensa corrispondenza tra l’Italia e l’Inghilterra. Fedeli a un patto di sincerità assoluta, Mila e Jack sperimentano cambiamenti di luoghi e rapporti, ma continuano a coltivare la loro amicizia febbrile, che sembra fermarsi appena al di qua di una storia d’amore. Finché Jack sparisce nel nulla, per sette lunghi anni. Poi a sorpresa riappare, in una veste inattesa. Con questa sua ventiduesima opera, Andrea De Carlo torna ai temi più cari ai suoi lettori, l’amicizia e l’amore, a cui imprevedibilmente ne mescola un terzo, la religione. Io, Jack e Dio racconta di un legame necessario e insostituibile, di una ricerca spirituale senza compromessi, e dei sentimenti complicati e contraddittori tra un uomo e una donna che non possono fare a meno uno dell’altra.

 Recensione di Nunzia Esposito


Nei miei ricordi di adolescente, indietro nei giorni, Andrea De Carlo è  il padre di Due di Due, la storia di una amicizia che per certi versi lo è, per altri no. Il rapporto tra due persone quando il tempo e i banchi di scuola si allontanano e la vita adulta prende il sopravvento su ogni cosa, oltre che sul nostro punto di vista.

Mila e Jack sono amici di infanzia, ogni estate Jack trascorre le vacanze a Lungamira, dove Mila vive tutto l’anno. E nonostante le resistenze i due diventano amici, si scambiano libri, consigli. E con l’età e la distanza invernale si scrivono lettere, si raccontano aneddoti e vicissitudini, sempre guardando l’uno all’altro di sottecchi nell’attesa che l’altro faccia la mossa, che l’altro si “tradisca” e tradisca i proprio sentimenti. L’uno è single quando l’altra è impegnata e sembra non esserci mai la congiunzione astrale esatta perché qualcosa nasca, finalmente tra i due.

Ma dopo 7 anni di assenza totale del suo più caro amico Jack, Mila perde le speranze di poterlo rivedere. 

I rapporti umani si sa, sono complessi. Governati da più modi di pensare, dalla paura di sbagliare, di esprimere quello che si sente, alle volte naufragano prima ancora di salpare. E questa amicizia sembra essersi rassegnata per diversi anni ad essere “solo” questo, un’amicizia, sebbene profonda e sincera. Ma l’assenza totale dell’amico adorato spinge Maia alla completa solitudine e a commettere degli errori per i quali il presente le sta presentando un conto salato. 

Cosa è Mila quando Jack è un amico presente?

Come si sente Mila quando Jack è ormai scomparso da 7 anni e lei non sembra riuscire a trovare la bussola che le indichi la via di uscita da una spirale di errori di valutazione. 

Ma poi cosa è davvero l’amicizia, può ancora esserci nonostante 7 anni di distanza, di completo silenzio, di totale assenza di informazioni l’uno sulla vita dell’altro?
Come sarà andato avanti Jack, come sarà andata avanti Mila?

Saranno cresciuti? Maturati?

Può l’amicizia essere l’ingrediente giusto per diventare grandi?

Quando si è pronti a comprendere il momento giusto?

Attraverso discorsi religiosi e filosofici questo romanzo riflette sui rapporti di amore e amicizia, su quello che (inconsciamente) ci aspettiamo da “io” e da Dio e quanto il cambiamento sotto ogni punto di vista possa rivelarsi spaventoso.

La trama iniziale è ben congegnata e “asseta” il lettore di curiosità. La comparsa di alcuni personaggi sembra un escamotage per dar voce a riflessioni religiose e filosofiche non da poco. Infine per la conclusione…lascio ai lettori la facoltà di valutare la conclusione del romanzo (non volendo anticipare alcunché).

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Andrea De Carlo


Andrea De Carlo è nato a Milano, dove è cresciuto. Si è laureato in Storia Contemporanea. Ha vissuto negli USA e in Australia, dedicandosi alla musica e alla fotografia. Il suo primo romanzo pubblicato, Treno di panna, è uscito nel 1981, con un’introduzione di Italo Calvino. Si è occupato di cinema, come assistente alla regia di Federico Fellini e Michelangelo Antonioni e come regista del cortometraggio Le facce di Fellini e del film Treno di panna. Ha scritto con Ludovico Einaudi i balletti Time Out e Salgari. Ha pubblicato due cd di sue musiche, Alcuni nomie Dentro Giro di vento. I suoi romanzi sono tradotti in ventisei paesi e venduti in milioni di copie, tra gli altri ricordiamo: Treno di panna, Due di due, Di noi tre,  Leielui, Cuore primitivo, L’imperfetta meraviglia e Il teatro dei sogni.