Recensione di Carla Suella
Autore: Andrea Donaera
Editore: NNE
Genere: Narrativa
Pagine: 227
Anno di pubblicazione: 2019
Sinossi. Mimì è folle di dolore: il figlio Michele, quindici anni, si è tolto la vita. Si dice che sia colpa di Nicole, la compagna di scuola, che ha rifiutato ridendo il suo regalo, un quaderno di poesie. Mimì non è un padre come gli altri. È un boss della Sacra, e per quel gesto vuole vendetta: così prende Nicole e la rinchiude in una casa sperduta nella campagna salentina. Il guardiano della casa, Veli, rivede in Nicole la ragazza che ama: Arianna, la figlia maggiore di Mimì. Anche Arianna ama Veli. O forse lo amava, prima che la morte del fratello bruciasse tutto e tutti come un incendio. Tra Veli e Nicole fiorisce un legame fatto di racconti e silenzi, ma anche di sfida e ferocia. In una narrazione a più voci, animata da una lingua che impasta prosa, poesia e musica, “Io sono la bestia” racconta storie d’amore anomale, brutali, interrotte. Ma Andrea Donaera racconta soprattutto un destino di violenza scolpito nella pietra del linguaggio, che esplode travolgendo l’innocenza di personaggi e luoghi.
Recensione. La storia si svolge nellestate del 1994 in un silenzioso paesino del Salento. Michele, figlio di Mimì, boss rispettato, odiato e temuto si suicida per una delusione d´amore. Da quel momento Mimì e sua moglie Marta non saranno più quelli di prima.
Arianna, la figlia maggiore, decide che è arrivato il momento di non sottostare più al volere di quel padre padrone e crudele, e nemmeno di essere come sua madre, frustrata e infelice, il cui compito è quello di tenere costantemente il lavandino della cucina pulito e friggere il pesce per pranzo.
Poi c’è Veli, un ragazzo puro e di buon cuore che ha avuto la colpa di innamorarsi di Arianna e di vivere con lei un amore proibito degno di Giulietta e Romeo.
Poi Nicole, colpevole invece di aver rifiutato le poesie che Michele aveva scritto per lei.
Da qui tutto parte, ogni personaggio parla, racconta e vive. Il linguaggio è a tratti teatrale, dolce e affilato come un coltello.
È la storia di come la Sacra Corona Unita ha controllato i paesi della Puglia, sottomettendo le donne e privandole della libertà. Tutto è fermo e poi questa morte improvvisa che spezza la quotidianità e niente rimane più immobile.
Colui che si definisce la bestia scopre di soffrire come tutti gli altri, è vulnerabile, non è più temuto, è un uomo esattamente come tutti.
Un esordio pazzesco questo di Andrea Donaera, mi ha lasciata senza fiato.
Da leggere assolutamente.
Andrea Donaera
è nato a Maglie nel 1989 ed è cresciuto a Gallipoli. Nel 2019 ha pubblicato la raccolta “Una Madonna che mai appare” all´interno del XIV Quaderno italiano di poesia contemporanea edito da Marcos y Marcos. Io sono la bestia è il suo primo romanzo.
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