Recensione di Mirella Facchetti
Autore: Valentina D’Urbano
Editore: Longanesi – La Gaja scienza –
Genere: Narrativa
Pagine: 320 nella versione a stampa
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. 2014. A ventotto anni, Manuel sente di essere già al capolinea: un errore imperdonabile ha distrutto la sua vita e ricominciare sembra impossibile. L’unico luogo disposto ad accoglierlo è Novembre, l’isola dove abitavano i suoi nonni. Sperduta nel mar Tirreno insieme alla sua gemella, Santa Brigida – l’isoletta del vecchio carcere abbandonato –, Novembre sembra a Manuel il posto perfetto per stare da solo. Ma i suoi piani vengono sconvolti da Edith, una giovane tedesca stravagante, giunta sull’isola per risolvere un mistero vecchio di cinquant’anni: la storia di Andreas von Berger – violinista dal talento straordinario e ultimo detenuto del carcere di Santa Brigida – e della donna che, secondo Edith, ha nascosto il suo inestimabile violino. Del destino di Andreas e del suo prezioso e antico strumento si sa pochissimo. L’unico indizio che Edith e Manuel hanno è il nome di una donna: Tempesta. 1952. A soli diciassette anni, Neve sa già cosa le riserva il futuro: una vita aspra e miserabile sull’isola di Novembre, senza alcuna possibilità di fuggire. Figlia di un padre violento e nullafacente, Neve è l’unica in grado di provvedere alla sua famiglia. Tutto cambia quando un giorno, nel carcere di Santa Brigida viene trasferito uno straniero. Sull’isola non si fa che parlare del nuovo prigioniero, ma la sua cella si affaccia su una piccola spiaggia bianca e isolata sui cui è proibito attraccare. È proprio lì che sbarca Neve, contravvenendo alle regole, spinta da una curiosità divorante. Andreas è il contrario di come lo ha immaginato. È bellissimo, colto e gentile come nessun uomo dell’isola sarà mai, e conosce il mondo al di là del mare, quel mondo dove Neve non è mai stata. Separati dalle sbarre della cella di Andreas, i due iniziano a conoscersi, ma fanno un patto: Neve non gli dirà mai il suo vero nome. Sarà lui a sceglierne uno per lei.
Recensione. È un romanzo di ampio respiro quello che costruisce la D’Urbano, un romanzo difficile da incasellare: c’è la parte sentimentale, la parte “investigativa”, ma è anche una storia di crescita, ribellione, testardaggine, fierezza, ricerca, lotta per le proprie passioni.
È un romanzo che alterna due diversi piani temporali: il lettore, mentre accompagna Edith e Manuel nelle loro indagini alla ricerca del prezioso violino del detenuto di Santa Brigida, Andreas, può, con un salto nel passato, osservare direttamente il dispiegarsi della storia che i due ragazzi stanno tentando di ricostruire.
La storia, cioè, di Neve/Tempesta e del detenuto Andreas von Berger. E leggendo l’evolversi di questa vicenda è difficile non innamorarsi del personaggio di Neve, della sua forza, della sua testardaggine, del suo essere così donna/bambina ed è, altresì, difficile non emozionarsi di fronte alla forza del suo primo, unico e totalizzante amore.
L’autrice ha incastrato passato e presente in modo meraviglioso, ha creato personaggi a cui il lettore si affeziona e di cui si fida e poi con un colpo di scena, che lascia spiazzati e stupefatti (solo applausi, tanti), ha scompigliato le carte in tavola e ha risolto il puzzle in modo inaspettato, anche se la D’Urbano, nel corso del romanzo, ha lasciato piccoli indizi che, con il senno di poi, acquistano un senso e fanno capire al lettore che la verità è sempre stata sotto i suoi occhi. Ha giocato a carte scoperte, vincendo comunque la mano. Bravissima l’autrice.
Ho amato molto, inoltre, il modo in cui la D’Urbano ha saputo rendere protagonista anche l’isola, con le sue asprezze, i suoi limiti, la sua durezza che forgia anime e persone.
È un libro intenso, emozionante, intrigante e struggente.
L’ho amato molto e ne consiglio vivamente la lettura.
Valentina D’Urbano
Valentina D’Urbano, è una scrittrice e illustratrice per l’infanzia. Si è diplomata allo IED in illustrazione e animazione multimediale. Nel 2010 vince la prima edizione del torneo letterario IoScrittore organizzato dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Longanesi ha pubblicato i suoi romanzi: “Il rumore dei tuoi passi”, nel 2012; “Acquanera“ nel 2013; “Quella vita che ci manca” nel 2014 (con cui vince il premio Rapallo Carige nel 2015), “Non aspettare la notte” nel 2016 e “Isola di neve” nel 2018. Con Tea ha pubblicato “Alfredo” (2015).
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