Recensione di Katia Montanari
Autore: Alafair Burke
Traduzione: Rachele Salerno
Editore: Piemme
Genere: Thriller
Pagine: 393
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Metropolitana di New York. Un video sgranato, girato col cellulare da un passante, la donna, subito dopo, scompare senza lasciare traccia. Come i suoi colleghi, anche la giornalista McKenna Jordan è a caccia di storie. D’altra parte, dopo un passato da assistente procuratore distrettuale che non ama ricordare, questa è la sua vita adesso: cercare notizie barcamenandosi tra fonti inaffidabili e scoop passeggeri. Ma quando le capita tra le mani quel video, ciò che vede la lascia senza fiato. In quella donna ancora senza nome, McKenna riconosce qualcuno. Susan Hauptmann. Un nome che appartiene al passato suo e di suo marito Patrick. Una vecchia amica di cui da dieci anni non si hanno più notizie. Se è lei, e se è ricomparsa, vuol dire che forse vuole essere trovata. Per McKenna è arrivato il momento di cercarla davvero, come nessuno ha mai fatto, e di rintracciare il detective Scanlin, che all’epoca aveva velocemente archiviato il caso. Ben presto McKenna si accorgerà, però, che ci sono molte cose che non ha mai saputo di Susan. Perché non sempre sappiamo tutto di quelli che amiamo di più…
Recensione
Un nuovo avvincente thriller che spazia dallo psicologico al legal e che piacerà sicuramente agli amanti di entrambi i generi.
La trama al principio appare semplice e lineare, poi si infittisce sempre di più, rivelando collegamenti con situazioni iniziali che, a un primo impatto, possono sembrare divagazioni dell’autrice ma che invece concorrono a costruire le fondamenta di un racconto davvero intrigante e ben strutturato.
Lo stile schietto e diretto della Burke fa sì che la lettura proceda in modo piacevole e senza intoppi.
La psicologia dei personaggi principali è ben delineata.
Non ci sono eroi e nemmeno buoni o cattivi in senso assoluto.
I protagonisti sbagliano, si pentono, cambiano idea e subiscono le conseguenze delle proprie azioni. McKenna in particolare è descritta con tratti molto realistici.
È una persona “pulita”, testarda, determinata, che si fa trascinare dalle emozioni ed è anche un po’ ingenua.
Compie a volte scelte impulsive che sembrano, in un primo momento, portarla fuori strada ma poi, grazie alle sue intuizioni, l’aiutano a compiere un passo in avanti verso la verità.
Si avverte che l’autrice si muove in scenari che lei ben conosce, fornendo anche precisi riferimenti legali, ma mostra anche tutta la sua sensibilità nel toccare con delicatezza e senza giudizio argomenti come il terrorismo e alcuni aspetti della vita militare americana.
Il finale poi è veramente inaspettato e di forte impatto: una vera “mitragliata” di colpi di scena!
Alafair Burke
Alafair Burke, avvocato penalista, con una lunga esperienza in polizia, è tra le maggiori autrici americane di thriller, tradotta in tutta Europa. I suoi romanzi, “La ragazza nel parco “, “Una perfetta sconosciuta” e “La ragazza che hai sposato”, sono tutti bestseller anche in Italia, e sono pubblicati da Piemme. “La ragazza che hai sposato” presto diventerà un film prodotto da Amazon Studios. Vive a New York e insegna diritto penale.
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