Recensione di Fiorella Carta
Autore: Francesca Bertuzzi
Editore: Newton Compton
Pagine: 282
Genere: Thriller
Anno pubblicazione: 2013
L’adolescenza porta con sé cambiamenti fisici e psicologici, una curiosità verso l’ignoto e una forza e un coraggio mai sentiti prima.
E’ con questi presupposti che le quattro ragazzine protagoniste di questo thriller molto dark, iniziano l’ultima estate spensierata e ribelle, fatta di farfalle allo stomaco e progetti per il futuro.
Il piccolo paese che le ospita è culla della loro infanzia e dei loro ricordi più belli, fino al giorno in cui il ritrovamento di un cadavere deturpato non sconvolge e travolge i loro animi.
Non sarà l’unica vittima e i sospetti avvolgono il paese come una nebbia mefitica, la fantasia delle ragazze si scatena, influenzata da serie tv e da una dose di incoscienza.
La realtà è un’altra, spezzerà il respiro e cambierà per sempre le loro vite, ucciderà la loro innocenza. Niente sarà più come prima.
La Bertuzzi riesce a creare un’atmosfera di mistero, dietro alla quale nasconde tutti i turbamenti di ragazzi che vorrebbero essere già uomini, bambine che sognano di essere già donne e al culmine della loro avventura capiranno che spesso gli adulti celano maggiori insicurezze, lati oscuri capaci di diffondere il male senza scrupoli.
Francesca Bertuzzi
È nata a Roma nel 1981. A 22 anni ha conseguito il master biennale in “Teoria e Tecnica della Narrazione” alla Scuola Holden di Torino. Ha seguito un laboratorio di regia diretto da Marco Bellocchio e Marco Müller. Negli ultimi anni si è dedicata alla scrittura cinematografica, vincendo premi e riconoscimenti internazionali con diversi cortometraggi.