SEGRETA DI EINSTEIN
Autore: Fabio Delizzos
Editore: Newton Compton
Genere: Giallo storico
Pagine: 352
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Autunno 1921. Il celebre fisico Albert Einstein arriva in Italia per tenere una serie di conferenze, ma il suo soggiorno non comincia sotto i migliori auspici: alcuni suoi preziosi appunti, lasciati nella casa della sorella a Fiesole, vengono rubati. Nel frattempo, dopo la prima guerra mondiale sta montando un forte antisemitismo, alimentato anche dalla pubblicazione dei controversi Protocolli dei Savi Anziani di Sion. E a Bologna, dove lo scienziato terrà un convegno, una serie di strani omicidi sconvolge la città. L’investigatore capo Leonida Pardo viene incaricato dell’indagine: con la sua squadra di agenti scopre che alcuni dettagli presenti sulle scene dei delitti rimandano in modo inequivocabile alla teoria della relatività.
Recensione di Christian Floris
Sono tante le carte vincenti di questo avvincente romanzo, un giallo storico che ci presenta un Albert Einstein in una versione inedita e colloquiale, a tu per tu con l’investigatore Leonida Pardo, impegnato a risolvere il mistero che lega una catena di omicidi e a salvare la vita dell’amata attrice Gemma Trèsor. Mentre dal futuro sembrano giungere segnali inquietanti.
Autore che non ha certo bisogno di presentazioni, Delizzos cuce e ricama in modo delizioso una trama ben congegnata intorno ai suoi personaggi. Ce li presenta, ci fa affezionare alle loro vite spericolate, ci fa desiderare di correre da un capitolo all’altro per vedere in quali guai vanno a cacciarsi. Sì, in qualche dialogo si avverte che siamo al limite della tracimazione nell’infodump, ma non può essere altrimenti: perché l’azzardo più grande è senz’altro mettere a tema in un romanzo un argomento complicato come la relatività. Ma è una scommessa a ragion veduta, una nuova conferma della stoffa di Delizzos come ottimo narratore di gialli storici.
Nella linearità dello sviluppo delle sequenze l’autore si lascia seguire, non inventa chissà quali curvature spazio-temporali per far suo il lettore. Non si avvertono grumi fastidiosi in una miscela ben amalgamata di intrighi, azione da poliziesco, l’incubo del fascismo e dell’anti-semitismo che incombono su Bologna e l’Italia intera.
C’è tutto quello che deve esserci in un libro di questo genere: un protagonista combattuto e dal fiuto fuori dal comune, una donna meravigliosa a cui dedicare poesie, i cattivi che sono davvero cattivi. E uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, come mai ce lo saremmo aspettati. Il finale arriva dopo un lungo crepuscolo, in cui tutti i conti si chiudono poco a poco e l’ultima pagina svela la vera conclusione: un premio al grande intuito di Pardo.
Il connubio formule matematiche e omicidi efferati funziona alla grande: un romanzo da gustare, magari con un bicchiere di quello buono, davanti a un caminetto acceso.
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Fabio Delizzos
è nato a Torino nel 1969. Laureato in filosofia e musicista, è strategic writer per molte televisioni internazionali. Per la Newton Compton ha pubblicato i romanzi La setta degli alchimisti (2010), La cattedrale di Montecristo (2011), La loggia dei neri veggenti (2013), I peccati del Papa (2014) e Il collezionista di quadri perduti (2016). I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.