Recensione di Giorgia Usai
Autore: David Lagercrantz
Traduzione: Carmen Giorgetti Cima
Editore: Marsilio
Pagine: 457
Genere: Thriller
Anno Pubblicazione: 2016
Un mattino di giugno del 1954, in piena Guerra fredda, Alan Turing viene trovato morto nel letto di casa, nell’assonnata cittadina inglese di Wilmslow.
Accanto al corpo, una mela morsicata a metà porta evidenti tracce di cianuro. Gli accertamenti su quello che per tutti è un caso di suicidio sono affidati al giovane ispettore Leonard Corell, un uomo dall’apparenza mite che un tempo coltivava sogni di scienziato, e che molto presto viene assalito dai dubbi. Perché la documentazione del grande matematico relativa alla guerra è secretata?
Forse Turing era ricattato da spie al servizio dell’Unione Sovietica? La sua recente condanna per omosessualità sembra aver messo in allarme i servizi segreti: potrebbe trattarsi di un complotto che coinvolge le cerchie più alte del potere? Affascinato dal genio visionario di Turing e dal suo lavoro brillante e rivoluzionario, Corell comincia a indagare con passione nella vita di uno spirito libero e anticonformista e cerca di ricostruire una vicenda che in qualche modo sembra riguardare lui stesso, spingendolo a fare cose che non avrebbe mai dovuto fare.
È impossibile non rimanere affascinati dalla figura di Alan Turing, matematico inglese considerato il padre dell’intelligenza artificiale, la cui storia è ormai nota ai tanti grazie al film The Imitation Game, che aveva come protagonista Benedict Cumberbatch.
Proprio per questo ero curiosa di leggere la storia della morte di Turing romanzata dalla penna di David Lagercrantz, autore del quarto volume della saga Millennium.
“La caduta di un uomo” è il racconto delle indagini riguardanti il decesso dello studioso britannico condotte dall’ispettore Corell. Quest’ultimo per risolvere il caso dovrà scontrarsi con l’ottusità e le contraddizioni della società in cui vive e impiegherà tutte le sue energie per far luce sulla vicenda, perché completamente affascinato dalla figura di Turing.
È un libro in cui non mancano segreti e verità occultate, e sebbene ci fossero le premesse per un romanzo avvincente, ho trovato il ritmo della narrazione piuttosto lento.
Ho però apprezzato il fatto che l’autore si sia documentato minuziosamente sulla vita di Alan Turing e che abbia fornito un quadro veritiero della società britannica degli anni Cinquanta e della situazione degli omosessuali in quel periodo. Infine, sono rimasta piacevolmente colpita dall’epilogo che mi ha commosso e fatto sorridere.
Vi consiglio quindi la lettura di questo libro se siete interessati ad una storia intensa, da assaporare a poco a poco.
David Lagercrantz
È un giornalista e autore svedese, conosciuto soprattutto per essere l’autore della biografia di Zlatan Ibrahimovic: “Io, Ibra”. Ha firmato un contratto in esclusiva con la casa editrice svedese Norstedts per realizzare un quarto libro della saga di Millennium (Quello che non uccide) in occasione del decimo anniversario dell’uscita di “Uomini che odiano le donne”. A questo è seguito il quinto libro della saga, “L’uomo che inseguiva la sua ombra.” Tra gli altri suoi libri ricordiamo “La caduta di un uomo. Indagine sulla morte di Alan Turing”.
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