Recensione di Bagnati Ilaria
Autore: Karen Dionne
Traduttore: Chiara Brovelli
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 308
Genere: Thriller psicologico
Anno di pubblicazione: 2018
Helena ha trent’anni circa, è sposata, ha due figlie e vive in una cittadina del Michigan immersa nella natura che lei ama in modo viscerale. Questo suo amore e la sua profonda conoscenza le vengono dal padre, un nativo americano che sequestrò la madre di Helena all’età di 16 anni e la stuprò ripetutamente.Il passato bussa alla porta di Helena quando il padre, dopo 15 anni, evade dal carcere. Helena sa benissimo che il padre è un uomo pericoloso, un assassino e uno stupratore, e sa anche che lei è l’unica che può stanarlo in mezzo a quella natura della quale il padre le ha rivelato tutti i segreti e le conoscenze in suo possesso. Helena riuscirà a trovarlo?
La Dionne descrive in modo molto suggestivo il paesaggio in cui vive Helena e le sue giornate in una casetta in mezzo alla palude insieme alla madre sequestrata e al padre. Helena fino all’età di 12 anni non sa del sequestro, per lei quella vita è la normalità perché non conosce altra realtà.
Per 12 lunghi anni vive come una selvaggia, in una casetta senza acqua corrente, senza luce e con alcuni vestiti ricavati dalle pellicce di animali catturati da lei e il padre. L’autrice affronta il rapporto tra padre e figlia in un contesto particolare. Racconta di come una figlia, anche una volta venuta a conoscenza della verità, riesca a voler bene al padre. Jacob è stato sempre rigido, a volte violento, ma ha insegnato alla figlia tutto ciò che sapeva e lei ne è grata. Jacob è pur sempre suo padre e lei in cuor suo non riesce a recidere questo legame.
La madre, il cui nome non è menzionato dall’autrice, fa da sfondo nella vita di Helena e solo una volta adulta capisce che la madre le voleva bene e comprende quanto sia stato difficile per lei vivere in quelle condizioni da quando era solo una ragazzina.
Il racconto si alterna tra il passato di Helena, quando viveva nella casetta, e la vita presente alla ricerca del padre evaso.
La tensione è costante, tanto che non vedevo l’ora di scoprire l’evolversi della vicenda e di avere finalmente le risposte alle domande lasciate in sospeso nella narrazione.
Karen Dionne
È scrittrice, fondatrice della community online di scrittori Backspace, e membro dell’associazione International Thriller Writers. Appena sposata, ha vissuto alcuni anni nei boschi, come la protagonista de La casa del padre. Pubblicato in America con grande successo, il romanzo è considerato uno dei migliori del 2017. È stato bestseller anche in Germania ed è in corso di pubblicazione in altri ventisei Paesi.