La casa della colpa




Valeria Galante


DETTAGLI:

Editore: Mondadori

Genere: Narrativa

Pagine: 408

Anno edizione: 2024

Sinossi. Napoli, inizio del Secolo breve. È ormai un anno che Giuseppina, ultima mater familias dei Morelli, è chiusa in carcere con l’accusa di aver scaraventato dalle scale il vecchio marito Alfonzo. Giuseppina si dichiara innocente, ma non ha prove per dimostrarlo. Quando grazie a un insperato aiuto riesce a uscire, tra le pareti della casa di famiglia trova affetti e altrettante tensioni, a cominciare dalle quattro figlie, diversissime l’una dall’altra: Angela è austera, poco socievole, e non crede all’innocenza della madre; Genoveffa è la donna di casa, petulante, grassa, brava a cucinare; Maddalena è intelligente e inquieta, forte e forse fin troppo determinata; Adelaide è bellissima ma schiava dei sensi e delle passioni. E poi c’è Eduardo, l’ultimogenito, a cui Giuseppina si lega in modo viscerale, forse eccessivo. Sulla casa sembra però pesare una tenace, ereditaria colpa indefinita, e le donne della famiglia Morelli pian piano scivoleranno lontano, molto lontano, nel corpo come nell’anima, rinnegando affetti, amori e spesso – troppo spesso, purtroppo – i loro stessi desideri. E intanto, la Storia scorre insieme e attraverso loro, con Napoli che si trasforma, il progresso che incede e divora e poi il fascismo che muterà per sempre il volto dell’Italia, anche a chi è distante dalle trincee della guerra.

 Recensione di Paola Iannelli

Appassionati ai romanzi che trattano saghe familiari?
Bene La casa della colpa scritto da una misteriosa autrice, tale Valeria Galante, di cui non conosciamo l’aspetto, ci conduce nel sequel che racconta le avventure e le disavventure della famiglia Morelli.

La cornice che custodisce i contorni di questa storia, è di fattura pregiata, ricca di particolari che riflettono le caratteristiche ornamentali utilizzate nel secolo scorso, dove la libertà emotiva e fisica delle donne era solo una chimera.

Il racconto si apre con la figura femminile di riferimento: Giuseppina Morelli, un’orfana adottata dalla prestigiosa famiglia, in cambio di una grazia ricevuta.

La trama si snoda attraverso le complicate esistenze delle sue figlie, e non solo anche di serve e consigliere, completando così la sfera al femminile del romaanzo.

La tela prodotta dipinge ritratti unici, prima sirene e poi streghe, impegnate a rincorrere il desiderio di rivalsa, che le illude, le plasma, le infiamma e poi le distrugge.

L’autrice ripercorre l’inizio del secolo scorso fino ai primi anni ’60, ruotando l’asse cartesiano che traccia il grafico che stabilisce le variazioni di stile, di formazione, di crescita delle donne del ‘900.

L’innamoramento a cui anelano le figlie di Giuseppina diventa il motivo che anima le loro vite, salvandone una e distruggendo il restante, in un susseguirsi di eventi, colpi di scena, trasformazioni e drastiche scelte che compongono un puzzle dai mille colori, dove però uno risulta dominante: il nero.

La morte dei pochi uomini amati in queste pagine rinfrancano i cuori delle protagoniste, la gentile quanto algida sorte strapperà via la consunta tappezzeria di casa Morelli, per sostituirla con l’abbattimento delle pareti e la rinascita di una sola: Adelaide.

La sua fuga, la sua condotta morale estrema, l’andata in America vestirà il cambiamento, che illuminerà la scia su cui si fortifica la speranza.

Il romanzo conferma la passione delle lettrici per i family drama, riscoprendo il fascino per le vicissitudini complesse in cui le eroine sfidano i destini tracciati dalla società dell’epoca, emergendo in un mare diverso, luccicante, sperduto, immenso come solo le romantiche fantasie sanno creare.

Ci chiediamo allora perché questi nuovi romance hanno così successo?

Ci piace sognare ad occhi aperti, dinanzi alla finestra che solo un libro aperto sa dare, non importa se in quelle epoche passate c’erano conflitti sparsi ovunque, non importa se non erano tutelati i diritti dei lavoratori, non importa se le donne non potessero divorziare, abortire, votare, ciò che fa salire alle stelle la vendita di questi romanzi è l’illusione.

Abbiamo necessità di tuffarci nel magico mondo del passato, dove tutto sembra più autentico, sarà per la disinvoltura con la quale le donne vivono il presente, non so, sta di fatto che La casa della colpa riconferma l’adesione dei lettori, con inserti di notizie pubblicate dai giornali dell’epoca.

Il legame con la storia sottolinea l’adesione alla realtà, nulla è inventato ma certificato dagli accadimenti, una tecnica utile nel valorizzare le dinamiche intime della storia, consequenziali al mutare dell’ambiente sociale.

Acquista su Amazon.it: 

Valeria Galante


ispirandosi alla vera storia della sua famiglia, racconta la vita di tre donne ognuna a modo proprio eccezionale, una grande saga famigliare che è insieme l’affresco di un’epoca e di una società tutt’altro che finita, in grado, anzi, di distendere i suoi lunghi viticci fino a noi.

A cura di Paola Iannelli

https://paolaiannelli.it/