LA COLLEZIONISTA
DI FARFALLE
Tea Cooper
DETTAGLI:
Traduttore: Tessa Bernardi
Editore: HarperCollins
Genere: Thriller
Pagine: 435
Anno edizione: 2024
Sinossi.
1868, Morpeth.
La nebbia si dirada sotto i primi raggi di sole quando Theodora Breckenridge esce in giardino per completare la sua tela. Da quando ha incontrato le sorelle Scott, naturaliste di fama, Theodora ha dipinto farfalle di ogni tipo. L’esemplare che vede quella mattina, però, è di una specie sconosciuta, e le ali nere e arancioni punteggiate di bianco la ipnotizzano. Pare, infatti, che quella farfalla non sia mai stata vista prima in Australia, così il sogno di una scoperta scientifica che porta il suo nome le sembra realizzabile. Dopo il trasferimento delle sue sorelle a Sydney, Theodora, rimasta sola con Clarrie, che ha perso il lavoro e vive a casa sua come domestica, si era dedicata solo all’arte. Un giorno, però, Charlie, il figlio appena nato di Clarrie, scompare e niente tornerà come prima.
1922, Sydney.
Lo stesso giorno in cui perde il lavoro al The Arrow, l’aspirante giornalista Verity Binks riceve un misterioso pacco anonimo. All’interno ci sono un costume – nero, arancione e bianco – e un invito al ballo in maschera degli artisti di Sydney. Verity è confusa, ma anche decisa a partecipare. Al ballo, infatti, ottiene il prezioso incarico di scrivere un articolo sulla Fondazione Treadwell, che sostiene giovani madri e bambini in difficoltà. Quando inizia a scavare, però, le ricerche la conducono rapidamente nel dedalo di un mistero che si fa via via più oscuro e intricato, un segreto che risale a cinquant’anni prima, ma che non è mai stato troppo distante da lei.
Recensione di Giulia Manna
Tea Cooper tramite l’intreccio narrativo di due storie ambientate in città diverse e distinto lasso temporale, ci racconta la storia di tre donne, un dipinto e un segreto.
Come ogni romanzo che si rispetti si affrontano tanti temi, alcuni classici come l’amore e il tradimento, altri più tosti da digerire, come la tratta dei bambini.
Ci sono dei fondamenti storici alla base di questo libro, motivo per cui mi è piaciuto parecchio. Premetto che non conosco un granchè la storia dell’Australia, quindi ha giocato un po’ il fattore “sorpresa”.
Inoltre, Tea Cooper scrive molto bene e ogni tanto riporta delle “lettere” per ricostruire la storia, sistema che alleggerisce la narrazione.
Un po’ come una farfalla, anche lei si era posata con delicatezza sulla sua passione…
E poi c’è un esemplare particolare di farfalla, la farfalla monarca che è il centro di questa storia molto toccante.
Forse quella farfalla le aveva portato un messaggio. Si diceva che le farfalle fossero le messaggere degli dèi, e lei l’aveva vista nel giardino di sua madre, il suo posto preferito.
Faccio fatica a dirvi di più, rischio di svelarvi i dettagli di un libro che va assolutamente letto e la cui trama riportata sopra ha già detto anche troppo.
Non mi resta che augurarvi:
buona lettura!
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Tea Cooper
è una prolifica autrice di narrativa storica che si è affermata come maestra della narrazione. Jane Tara, Better Reading. Un’attrazione contagiosa per il passato.’ Sydney Morning Herald. La prosa sicura di Cooper e la profonda empatia per i suoi personaggi terranno i lettori agganciati mentre srotola il suo mistero pieno di intrighi. US Publishers Weekly. La sua scrittura è trascendentale e dà vita a tempi, personaggi, luoghi e mondo in modo così viscerale.’ Little but Fierce Book Diary L’abilità narrativa di intrecciare più linee temporali in un insieme soddisfacente… curato in modo intelligente, scritto in modo pulito… facile da divorare.’ Sydney Morning Herald Cooper è un’aggiunta gradita alle crescenti fila di romanzi storici australiani incentrati sulle donne.’ The Herald Sun