LA DONNA
NEL POZZO
Piergiorgio Pulizi
Editore: Feltrinelli
Genere: Thriller
Pagine: 304
Anno edizione: 2024
Sinossi. Un dettaglio. È sempre un dettaglio a fare la differenza. Capita a Cristina Mandas di dimenticare il compleanno del marito. Che vuoi che sia. Invece, la svista è il primo scricchiolio di una vita che sta per andare in frantumi. Perché a quarant’anni Cristina non è la maestra, la moglie, la madre, stimata e ben voluta dalla comunità di quel paesino sardo in cui si è trasferita tempo prima. Dietro la cortina di un’esistenza comune, custodisce un segreto che deve rimanere sepolto nelle profondità di un pozzo. E così è stato, almeno fino a un particolare colto di sfuggita, fino a quella dimenticanza. Qualcuno, però, si è accorto che Cristina non è più la stessa, che è sul punto di cedere. Qualcuno rimasto nell’ombra a spiarla per anni. Lorenzo Roccaforte è stato uno degli scrittori più amati d’Italia e ha anche vinto il Premio Strega. Ora che il successo è volato via a causa della sindrome da pagina bianca, si ritrova ad aver mancato lo status di “solito stronzo”, lui che puntava a rimanere un “venerato maestro”. Ermes Calvino ha un cognome di peso, nessuna parentela con il grande Italo e un abbonamento premium coi guai. Generoso, legatissimo alla madre e alla sorella, è anche uno sconosciuto scrittore di talento. Diversi come il giorno e la notte, Roccaforte e Calvino diventano gli involontari contraenti di un patto diabolico: Ermes scrive i romanzi che Lorenzo firma. Lo chiamano ghostwriting. L’ideatore del piano è Arturo Panzirolli, un ex galeotto che in carcere ha avuto l’idea del secolo: diventare editore! Sotto la regia di Panzirolli, un Roccaforte senza più speranze è ritornato sulla scena come autore di thriller e podcaster true crime. Scrittore e ghostwriter si ritroveranno in Sardegna a indagare sulla morte di Cristina Mandas e su un misterioso delitto di trent’anni prima, che sconvolse l’isola. Con “La donna nel pozzo” Piergiorgio Pulixi supera allo stesso tempo se stesso e tutti gli steccati di genere, con una miscela – mai sperimentata a queste dosi – di thriller, noir, commedia e spietata auto-analisi sul funzionamento della fabbrica del racconto crime. Leggendo queste pagine si ha la netta sensazione che stia iniziando qualcosa di nuovo.
Recensione di Cinzia Passaro
“La donna del pozzo” di Piergiorgio Pulixi si ispira a eventi reali, in particolare al caso di Gisella Orru, la cui tragica storia ha colpito l’opinione pubblica nel 1989. Il romanzo esplora temi di mistero e suspense, intrecciando elementi di cronaca nera con la fiction. Un percorso decisamente nuovo e originale.
La narrazione si sviluppa attorno all’indagine sulla morte di una donna, tale Cristina Mandas moglie, madre e maestra amata e rispettata da tutti, portando alla luce segreti e dinamiche sociali complesse.
Il ritrovamento del corpo di Cristina in un pozzo, considerato dagli inquirenti come suicidio, fa riaffiorare il ricordo di un altro caso simile occorso più di trent’anni prima e da qui si passa dalla fiction ai fatti realmente accaduti.
Diversi gli escamotage per creare parallelismi con la storia vera, nel romanzo i nomi dei protagonisti della vicenda sono naturalmente diversi ma il rimando alla storia vera è continuo nella precisione dei fatti raccontati.
La richiesta in una lettera di indagare sui due casi spingerà lo spietato editore Arturo Panzirolli, ex galeotto, a caccia di storie irrisolte, a inviare in Sardegna gli scrittori Ermes Calvino e Lorenzo Roccaforte a investigare.
L’indagine si svolge in un contesto ricco di tensione e mistero, mentre i protagonisti devono confrontarsi non solo con i dettagli del delitto, ma anche con la loro vita personale e i fantasmi del passato.
Ermes è un personaggio complesso e tormentato. La sua storia si intreccia con i traumi del passato e le sue relazioni familiari. La sua dedizione alla verità e alla giustizia è influenzata dalle sue esperienze personali, rendendolo un personaggio molto umano.
Sin da bambino si è fatto carico della sua famiglia, con una madre impegnata in umili lavori che, dopo l’abbandono del padre, fa salti mortali per mantenere la famiglia, e la sorella Noemi descritta come una figura problematica, affetta da tossicodipendenza.
La sua condizione crea tensione e conflitto all’interno della famiglia, influenzando profondamente la vita di Ermes. La sua fragilità e le sue scelte sbagliate pongono domande sulla responsabilità e sul sostegno familiare. La nipotina di tre anni, figlia di Noemi, rappresenta l’innocenza e la vulnerabilità all’interno di una situazione familiare complicata. La presenza di Tata mette in evidenza la necessità di protezione e cura, e il suo benessere diventa una motivazione importante per Ermes.
Lorenzo è lo scrittore di successo per cui Ermes lavora come ghostwriter. Lorenzo ha una personalità carismatica e ambiziosa, ma la loro relazione professionale è complessa e presenta sfide. Le interazioni tra Ermes e Lorenzo esplorano temi di identità, creatività e il peso delle aspettative.
“Se avessero potuto, Ermes e Lorenzo avrebbero volentieri evitato di lavorare ancora insieme. Ma erano obbligati a farlo. Panzirolli lo sapeva bene, e per questo li fissava con un sorriso malefico…”
Questi personaggi, con le loro relazioni e le dinamiche famigliari, arricchiscono la narrazione e contribuiscono a creare un contesto emotivo profondo. La tensione tra i vari legami familiari e le sfide personali di ciascuno di loro è centrale per lo sviluppo della trama che si districa attraverso colpi di scena e rivelazioni, svelando segreti nascosti e intrecciando le vite di diversi personaggi, ognuno dei quali contribuisce a dipingere un quadro più ampio della società in cui vivono.
L’atmosfera del romanzo è caratterizzata da una forte tensione, che tiene il lettore incollato alle pagine, desideroso di scoprire la verità.
Pulixi riesce a creare un clima avvincente e coinvolgente, con una scrittura fluida, sublime nel descrivere i paesaggi, e uno sviluppo dei personaggi ben congegnato.
“Quella mattina la rena, mista a microscopici frammenti corallini, riluceva di tonalità rosate. La luce del giorno trasformava la spiaggia in un ampio manto di seta rosa. Il sole s’infrangeva sull’acqua e i riflessi dorati carambolavano per tutta la superfice liquida come un gruppo di angeli festanti che si schizzano a vicenda. Il cielo era di un celeste tanto immacolato da sembrare irreale…”
Un romanzo che si legge in poco tempo, che difficilmente distoglie l’attenzione del lettore, questo perché la storia non è solo un giallo, ma offre anche spunti di riflessione su temi sociali e psicologici, rendendo la lettura ancora più interessante.
La combinazione di fatti di cronaca e fiction arricchisce l’esperienza, facendo emergere questioni di moralità e giustizia, culminando in una risoluzione che può differire dall’esito reale del caso, permettendo all’autore di esplorare possibilità narrative e morali.
Entrambe le storie affrontano la questione della violenza e delle sue conseguenze, ma mentre la storia vera è determinata da eventi reali e le loro implicazioni, la narrazione romanzata offre una libertà creativa per esplorare personaggi e temi più complessi. Questo parallelismo tra realtà e fiction arricchisce l’esperienza del lettore, rendendo la storia più avvincente e riflessiva.
Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo avvincente, a mio avviso perfetto, senza difetti.
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Piergiorgio Pulixi
fa parte del collettivo di scrittura Sabot creato da Massimo Carlotto, di cui è allievo. Insieme allo stesso Carlotto e ai Sabot ha pubblicato Perdas de fogu (Edizioni E/O 2008), e singolarmente il romanzo sulla schiavitù sessuale Un amore sporco, inserito nel trittico noir Donne a perdere (Edizioni E/O 2010). È autore della saga poliziesca di Biagio Mazzeo iniziata col noir Una brutta storia (Edizioni E/O 2012), miglior noir del 2012 per i blog Noir italiano e 50/50 Thriller e finalista al Premio Camaiore 2013, proseguita con La notte delle pantere (Edizioni E/O 2014), vincitore del Premio Glauco Felici 2015, e Per sempre (Edizioni E/O 2015). Nel 2014 per Rizzoli ha pubblicato anche il romanzo Padre Nostro e il thriller psicologico L’appuntamento (Edizioni E/O), miglior thriller 2014 per i lettori di 50/50 Thriller. Nel 2015 ha dato alle stampe Il Canto degli innocenti (Edizioni E/O) vincitore del Premio Franco Fedeli 2015, primo libro della serie thriller I canti del male. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati sul «Manifesto», «Left», «Micromega» e «Svolgimento» e in diverse antologie. I suoi romanzi sono in corso di pubblicazione negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. Altre pubblicazioni: Lo stupore della notte (Rizzoli, 2018), L’isola delle anime (Rizzoli, 2019), Per mia colpa (Mondadori, 2021), Stella di mare (Rizzoli, 2023), La donna nel pozzo (Feltrinelli, 2024).