Luca Mercadante
Editore: Sellerio
Genere: Narrativa gialla
Pagine: 416
Anno edizione: 2025

Sinossi. Domenico Cigno è un cinquantenne super obeso, redattore sportivo dell’edizione del sud di un importante quotidiano. Vive le sue giornate tra pasti debordanti e articoli copia-incolla. Senza moglie né figli, un passato da pugile di belle speranze e un inizio di carriera giornalistica di tutto rispetto, Cigno ha già lasciato il meglio della vita dietro di sé. Abita in una cascante villetta con giardino sul litorale domitio, un tratto della costa che da Napoli arriva fino al confine col Lazio. Cinquanta chilometri bassi e sabbiosi, stretti tra un mare che d’inverno si fa gelido e poco frequentato e campagne paludose solcate da canali limacciosi. Oggi ci sono alberghi abbandonati, basi militari in rovina, palazzine che sembrano evacuate. Un territorio di immigrazione clandestina, bande camorristiche poco organizzate e sistemica violenza. A pochi giorni dal Natale, in uno dei canali viene ritrovato il corpo di una ragazza. Potrebbe trattarsi di una studentessa universitaria torinese, attivista e influencer da centinaia di migliaia di follower, venuta a indagare la condizione delle donne nigeriane. È scomparsa da qualche giorno e tutta l’Italia la sta cercando. Cigno è per caso il primo ad arrivare sul posto e come un dinosauro che prova a non estinguersi tenta il riscatto attaccandosi a questa storia con tutte le sue forze. Che non sono molte. Un protagonista dolente e maldestro, intelligente e individualista, a volte in bilico su un segreto pozzo di ferocia; un mondo che ricorda il Texas degli alligatori, le terrificanti oscurità di True Detective, e che esiste realmente, lungo il litorale campano.
Recensione
di
Marina Toniolo
Una volta l’eroe giornalista che, all’occorrenza, si strappava i vestiti da impiegato e lanciava gli occhiali per trasformarsi in Superman e acciuffare i cattivi era cinematograficamente rappresentato da un uomo semplice, in forma e curato.
Ora, grazie a Luca Mercadante, posso godere di Domenico Cigno che porta con sé la kriptonite: una fame atavica, rancorosa, che non colma il vuoto affettivo lasciato da un padre assente e da un maestro di boxe aguzzino. Il giornalista Cigno, alla soglia dei cinquant’anni, è solo, pesa centocinquanta chili, vive in una villetta abbandonata a se stessa e si occupa della squadra calcistica del Napoli. Finché, in un canale limaccioso accanto ai Regi Laghi tra Caserta e il mare, viene ritrovata una ragazza immersa nell’acqua. E’ per caso la studentessa scomparsa che si stava occupando delle donne nigeriane della zona?
Godibile noir ambientato nelle sordide periferie casertane, zona Castel Volturno, dove la camorra è poco organizzata e spadroneggia la mafia nigeriana con a capo i mistici Axemen. Un girone infernale dove pochissima è la possibilità di redenzione se non per qualche caso fortuito. Qui la professione di giornalista si scontra con il lassismo e con l’omertà.
‘Quella che i creativi chiamano curiosità, nella nostra professione si chiama sospetto. Ed è proprio così che la penso: quando nelle redazioni non ci saranno più malpensanti, sarà perché sono finiti i veri giornalisti’.
Ma perché Cigno si ostina a cercare l’attivista torinese? Per un riscatto personale o perché viene trascinato in una storia ben più complessa?
Tra bunker sepolti in paesaggi di pieno degrado Cigno si muove come un pachiderma, ma con una mente ben acuta e intelligente. Perfettamente consapevole dei propri limiti continua a oltrepassarli in una sfida titanica contro il destino.
Scrittura limpida e ironica quella di Mercadante capace, tuttavia, di una notevole sensibilità che avvince il lettore trasportandolo appieno nella storia. Che potrebbe tranquillamente essere un reportage che leggeremo domani sul giornale. La redenzione di Cigno è difficile e tortuosa ma sfolgorante nella sua umanità.
Personaggi complementari pennellati di fino danzano assieme al giornalista per un noir che lascia il segno, ambientato in una delle zone più calde della Campania. Il peso specifico di tutte le pagine è molto alto e lascia un’impronta duratura.
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Luca Mercadante
è un autore italiano. Classe 1976, ha iniziato il suo percorso creativo nel mondo del teatro, collaborando con il Piccolo Teatro Caligola. La sua passione per la narrazione lo ha portato a tenere laboratori di scrittura creativa e coaching narrativo, dove condivide la sua esperienza e ispira nuovi talenti. La sua scrittura, caratterizzata da una rara sensibilità, ha conquistato pubblico e critica fin dai primi lavori. Nel 2018 ha pubblicato ‘Nata per te. Storia di Alba raccontata tra noi’ (Einaudi), scritto con Luca Trapanese, da cui è stato tratto il film omonimo prodotto da Cattleya nel 2023. Il suo talento narrativo è stato premiato con una ‘menzione speciale della Giuria alla XXX edizione del Premio Italo Calvino’ per il romanzo ‘Presunzione’ (Minimum Fax, 2019), un’opera che ha segnato un passo importante nel panorama della narrativa contemporanea. Nel 2025 esce per Sellerio ‘La fame del Cigno’.