Recensione di Fiorella Carta
Autrice: Valerie Keogh
Traduttore: Cristina Contini
Genere: Thriller
Pagine: 352
Editore: Newton Compton
Anno: 2020
Sinossi. Ogni lunedì, da quindici anni, Tia riceve una lettera da sua sorella. Una busta bianca, sempre uguale, in cui sono meticolosamente annotate tutte le confessioni, i segreti e i pensieri di Ellie, la gemella che Tia non vede da quando erano piccole. E così, le ombre che si celano dietro la brillante vita di sua sorella prendono forma lettera dopo lettera: il terribile segreto che Ellie ha nascosto a suo marito, le bugie che racconta a sé stessa per riuscire a dormire, il sogno di poter avere finalmente un figlio… Le gemelle hanno un legame bizzarro e indissolubile, anche se dopo la morte dei genitori sono state separate e hanno preso strade diverse. E adesso che Tia ha bisogno di aiuto, Ellie è l’unica che può fare qualcosa. Come potrebbe voltarle le spalle, dopo che per anni le ha rivelato tutti i suoi segreti più inconfessabili? E perché alla fine dei messaggi di Ellie c’è sempre la stessa richiesta: «Non dimenticare di bruciare questa lettera»?
Recensione
Letto in poco meno di un giorno, occhi sbarrati per la tensione, trama interessante, ma ancora più magnetica la scrittura, perché se è vero che qualche dubbio rimane in base allo svolgersi dei fatti, è altrettanto vero che l’autrice ci sa fare.
Due gemelle, orfane, affidate a un tutore con poco senso genitoriale che decide di dividerle: così Tia, affetta da una leggera disabilità, vivrà in un istituto e Ellie costruirà la sua carriera e la sua vita di coppia senza il pensiero di dover pensare a lei.
Le lettere di Ellie per Tia sono l’unico mezzo di comunicazione che le unisce, fino a quando l’Istituto in cui vive Tia non chiude. Tutto cambia, si capovolge, diventa morboso. Will, il marito di Ellie, gioca un ruolo essenziale nello svolgimento dei fatti. Senza le sue manie, senza i suoi desideri e la sua voglia di realizzarli a discapito di tutti, niente sarebbe capitolato in questo modo.
Gli eventi precipitano e l’incoscienza fa di loro colpevoli, vittime e carnefici. Nessuno è innocente in questo gioco di specchi, menzogne, in barba al destino e alle regole non scritte di rispetto e buon senso.
Corre questo libro, verso la fine, lasciandoti un senso di ansia, di rabbia e perché no, ti fa sogghignare, perché non serve fare il tifo per il male o il bene in questo caso, perché esiste sempre il grigio, ma l’astuzia in qualche modo va premiata e apprezzata.
Poche ore dunque per leggere un anno di vita che, come una frana, cadrà sui protagonisti creando un fragore sempre più forte. Forse ci sono dettagli da definire, ma io sono la nemesi dello spoiler e non sto qui a spiegarveli.
Il tutto è ben amalgamato, dai colpi di scena potenti allo svolgersi dei fatti fino alla fine.
Lettura talmente forte che ho deciso di passare a qualcosa di leggero.
A voi la scelta!
Valerie Keogh
È cresciuta leggendo i romanzi di Agatha Christie e così, quando ha iniziato a scrivere, ha deciso di privilegiare i thriller. Prima di dedicarsi alla scrittura a tempo pieno, ha conseguito un’abilitazione come infermiera. Ha un master in Letteratura americana. La gemella bugiarda è il suo primo libro pubblicato dalla Newton Compton.
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