Recensione di Fiorella Carta
Autore: Sara Rattaro
Genere: Narrativa
Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 256
Anno: 2020
Sinossi. Due punti distanti possono essere anche molto vicini. L’aereo è al completo: una fitta trama di storie e destini casualmente uniti e allineati. Tra loro c’è un uomo che ha preso quel volo per mettere distanza tra se stesso e la sua vita: forse per fuggire, forse per capire. All’improvviso, il segnale di allacciare le cinture, un tremore che scuote tutto l’aereo, e la sensazione tangibile di precipitare. Mentre il panico prende voce e corpo tra i passeggeri, quell’uomo vorrebbe aggrapparsi con tutte le sue forze proprio alla vita che, fino a un istante prima, sentiva ormai lontana. D’istinto, cerca la mano della donna seduta lì accanto, anche lei chiusa nella sua paura. Una stretta che si fa conforto, un abbraccio che diventerà passione quando, scongiurata la fine, i due compagni di viaggio decideranno di annullare ogni distanza tra loro e condividere la notte. In attesa del mattino, di un nuovo imbarco, di una direzione da prendere e della vita che sarà ancora lì ad attenderli. Ma che potrebbe non essere più la stessa di prima. Perché a volte basta un attimo per dare nuovo senso al passato e nuova forma al futuro.
Recensione
“La vita non è una storia facile da raccontare”, perché mostra anche le smagliature dell’anima, debolezze, peccati, oscurità.
Aurora e Luca si incontrano nel dolore e ritrovano insieme la luce.
La loro storia è come un elastico a volte troppo teso, pronto a sfaldarsi nel punto di maggior tensione, altre li avvolge insieme in una stretta letale.
È un racconto di singoli che cercano di essere una coppia, nonostante la loro diversità e la differenza di età.
È il romanzo che dipana l’amore e lo racconta nelle sue forme, distorte, a volte sfortunate, altre di intensa pienezza e sacrificio.
Sara Rattaro ha una narrazione senza preamboli, senza menzogne, non monda coscienze, le mette a nudo per fartele amare in modo sincero, per coinvolgerti e dirti che non sei da solo, perché l’amore è un rischio, se decidi di giocare, da amante, amico, genitore o da figlio tutto ciò che metti di te stesso verrà cambiato, reciso, ricucito e assumerà nuovi colori.
La giusta distanza…da noi stessi e dagli altri serve per rinascere e far rinascere i sentimenti con un nuovo punto di vista, sotto una nuova luce.
Aurora e Luca sì, ma anche Giulio a cui mi sono affezionata seppure attore non protagonista, perché rappresenta la capacità di alcune anime di consolare, amare, custodire qualcuno come il diamante più prezioso.
Giulio, capace di essere presenza quando serve, mai assenza, anche se distante.
Ho scoperto, forse in ritardo (anche se i libri non hanno tempo) un’ autrice che resta, che racconta storie che non dimentichi.
Sara Rattaro
Sara Rattaro è nata a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come informatore farmaceutico prima di dedicarsi completamente alla sua grande passione, la scrittura. È già autrice di cinque romanzi, accolti con grande successo da librai, lettori e critica, e tradotti in nove lingue: Sulla sedia sbagliata, Un uso qualunque di te, Non volare via(Premio Città di Rieti 2014), Niente è come te(Premio Bancarella 2015), Splendi più che puoi(Premio Rapallo Carige 2016).
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