La leggenda di Marinella




Autore: Simone Pavanelli

Editore: Mursia

Genere: Thriller 

Pagine: 318

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. «Un prete, l’Inquisizione, un bambino pugnalato con uno stiletto e una donna bruciata. Ma siamo davvero nel nuovo millennio? In ogni caso, preparo il cavallo e vado alla taverna a bere del sidro.»

Polesine. All’interno di una barca incagliata sulla riva del Po, un anziano scorge il corpicino senza vita di un neonato di tre mesi. Allertati i Carabinieri, il primo ad arrivare sul posto è il maresciallo Vito Cupertino che è il comandante della stazione di Canaro in provincia di Rovigo. Il sottufficiale si trova così ad affrontare qualcosa di oscuro che si nasconde nella nebbia padana tra i canali e le campagne del Polesine. Solo lui riuscirà a capire il nesso tra la morte del bambino e quella di una donna trovata bruciata all’interno di una macchina rubata in un altro paese.
Un caso archiviato come suicidio da un pubblico ministero troppo sbrigativo. Un’aura mistica copre tutta l’indagine che sembra ballare su un’antica leggenda, quella di Marinella.

Recensione di Giusy Ranzini 


Un romanzo che appassiona e coinvolge fin dalle prime righe.

La leggenda di Marinella”  è un giallo dalle tinte noir. La prosa è fluida, incisiva anzi, oserei definirla, quasi televisiva: durante la lettura, infatti, ho avuto la sensazione di assistere a un episodio di una serie del piccolo schermo.

L’ambientazione è suggestiva e adatta a un romanzo noir: il Polesine con le sue tinte scure, fumose, luogo pianeggiante racchiuso tra il Po e l’Adige, in cui flora e fauna convivono pacificamente.

Quella mattina c’era foschia, tanto da rendere il Polesine tetro, come ogni volta che c’era la nebbia”.

Lo scenario sotto certi aspetti gotico- rurale, in cui prospera l’indagine, fa da sfondo ad una storia profonda che coinvolge il lettore, sia per la trama, sia per le tematiche trattate. Un’incursione nella criminalità occulta, un’anabasi metafisica nel labirinto del male.

La trama è avvincente, i personaggi sono ben caratterizzati e l’elemento esoterico, presente nel romanzo, è inserito e sapientemente dosato, lungo tutto il filo della narrazione.

Una prova d’autore che mi ha convinta, con una svolta improvvisa, quando meno te lo aspetti.

Buona lettura.

 

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Simone Pavanelli


Simone Pavanelli (Torino, 1976) è un operaio metalmeccanico con diverse passioni. Si diletta a suonare il basso in due rock band e a fare videorecensioni per il blog GialloeCucina. Scopre la scrittura nel 2007 e da allora non smette di scrivere romanzi alternandosi con la lettura e la musica. Vincitore di alcuni premi in concorsi letterari, ha già all’attivo la pubblicazione di sette romanzi.