La libreria nascosta




Evie Woods


DETTAGLI:

Traduttore: Giada Fattoretto

Editore: Mondadori

Collana: Narrative

Genere: Narrativa

Pagine: 389

Anno edizione: 2024

Sinossi. Londra, 1921. La giovane Opaline fugge dal matrimonio combinato a cui il fratello vuole costringerla per risolvere i problemi finanziari della famiglia. Appassionata da sempre di libri, si rifugia in un’incantevole libreria nel cuore di Parigi, la Shakespeare and Company, dove, con l’appoggio dell’eccezionale proprietaria Sylvia Beach, impara il mestiere di libraia. Quando il fratello riesce a rintracciarla, Sylvia prontamente la manda a Dublino, al numero 12 di Ha’penny Lane, presso un’antica bottega che, con talento e intuito, Opaline trasforma in una libreria specializzata in testi antichi e rari. La sua passione la spinge a mettersi sulle tracce della sua autrice preferita, Emily Brontë, e del seguito di Cime tempestose, romanzo della cui esistenza nessuno ha mai avuto conferma. Molti anni dopo, sempre a Dublino, Martha scappa da un marito violento e trova conforto a casa di Madame Bowden, una bizzarra attrice in pensione che la assume come governante: spaventata e diffidente nei confronti di chiunque, Martha ha una sensibilità particolare che le permette di leggere le vite delle persone. E quando incontra per caso Henry, uno studente universitario che si aggira attorno alla casa di Madame Bowden, capisce di avere davanti a sé qualcuno di speciale. Henry è in cerca di un volume che dovrebbe trovarsi in una libreria proprio accanto alla casa di Madame Bowden. Ma la libreria non c’è, sembra essere svanita nel nulla. E con lei Opaline Gray, la sua proprietaria. Cosa le è accaduto? E dove è finito il manoscritto, il cui ritrovamento potrebbe aggiungere un tassello importante alla storia della letteratura? Nel frattempo, nella stanza di Martha in Ha’penny Lane, i rami di un albero iniziano ad affiorare come per magia dalle pareti, circondandola di romanzi da leggere e offrendole un’occasione di riscatto.

 Recensione di Loredana Gasparri

Le librerie sono posti magici, e i lettori concordano su questo, unanimi. Se poi sono nascoste, perdute, o a tempo, il loro fascino aumenta esponenzialmente. Se a questo aggiungiamo alcune personalità di scrittori noti, circondati da un’aura di mistero, come Emily Bronte, e voci insistenti su presunti romanzi andati perduti, il quadro diventa intrigante. Il collante che tiene tutto quanto insieme è quello delle storie, dei libri.

Il quadro finale è questo romanzo circolare, che va a spasso nel tempo e coinvolge uomini e donne, rapporti difficili e violenza vera e propria.

Ogni capitolo porta il nome di uno dei protagonisti principali: Opaline, Martha, Henry. Opaline è una giovane donna in procinto di diventare una moglie suggello di alleanze per salvare la famiglia dall’incombente povertà, all’inizio del secolo scorso.
Martha è un’altra giovane donna, che vive nel secolo dei cellulari, in fuga da un matrimonio pesante quanto una condanna a morte. Henry è uno studente universitario con una missione bizzarra, suo coetaneo.

A prima vista non c’entrano l’uno con l’altro. Con Opaline c’è una bella distanza temporale, e Martha ed Henry potrebbero benissimo essere abitanti di pianeti diversi, tanto è grande la distanza di interessi tra di loro.

Eppure, hanno in comune moltissimo. Un elemento potentissimo, i libri. Martha ne rifugge, all’inizio. Henry è un lettore e ricercatore appassionato, e si avvicina all’orbita della ragazza perché cerca ostinatamente una libreria, che doveva essere per forza dalle parti dell’abitazione di Martha, o meglio, della sua padrona di casa e datrice di lavoro, la signora Bowden. Opaline è un’altra appassionata di libri, soprattutto quelli rari, e grazie al suo amore e ad un certo fiuto per gli affari, diventa una commerciante di libri molto apprezzata. 

La ricerca di Henry è tutto tranne che banale: non si tratta di un indirizzo sbagliato, che si può rivedere consultando un elenco di negozi specializzati, e magari passare ad un altro esercizio commerciale, se per caso quello desiderato non c’è. È una libreria molto particolare, una che appartiene alla razza delle librerie perdute. E per Henry è estremamente importante ritrovarla, deve essere lì!

Ma lo vedrebbe anche un cieco: a quell’indirizzo, il numero che gli hanno dato non c’è, e non ci sono librerie nell’intera strada. C’è un’abitazione privata, in cui Martha si è appena trasferita per lavorare come governante dell’eccentrica signora Bowden.

Chiunque si rassegnerebbe a proseguire la sua ricerca altrove, ma non Henry. Riconosce che il suo aggancio per proseguire con la sua missione potrebbe essere Martha, anche se la ragazza afferma di essere totalmente nuova della zona e non si dimostra così ansiosa di stringere amicizie. Henry tiene duro. Qui c’è qualcosa per lui.

Opaline paga la sua fuga dal matrimonio prigione con un’edizione molto rara di David Copperfield di Charles Dickens, regalo di suo padre. Un pezzo del suo cuore rimane attaccato a quella copertina, come accade quando si sacrifica qualcosa di importante per sopravvivere, per cui si ripromette che un giorno troverà il modo di riprenderselo.

Questo accenderà la sua passione per i libri rari al massimo, attivando le sue capacità di ricerca, che la porteranno a distinguersi in quel campo. Inoltre, un’altra domanda le si agita dentro la mente, dentro le vene: e se Emily Bronte, una delle sue scrittrici preferite, avesse scritto un altro romanzo, dopo Cime tempestose?

E se fosse nascosto da qualche parte, in attesa di essere riscoperto e pubblicato?

Non è una domanda oziosa, per Opaline. È la ricerca della vita. E non ha minimamente idea di quello che potrebbe trovare. O perdere.

Il romanzo che fiorisce su queste passioni così diverse per lo stesso oggetto, i libri e il loro mondo, ha uno sviluppo circolare, e anche un po’ lento.

Le tre voci che si alternano tendono a destabilizzare leggermente chi le ascolta; perciò, è un racconto che richiede attenzione e lentezza.

Le vicende dei tre personaggi sono intricate e spesso s’incagliano contro l’indifferenza o i sentimenti duri di chi li circonda, ma c’è sempre la magia dei libri, quell’indefinibile sensazione di affetto, supporto e di partecipazione che solo loro sanno trasmettere, che li aiuta a districarsi e a diventare chi desiderano essere sul serio.

Consigliato per chi vede nei libri un’inesauribile fonte di crescita e di sostegno.

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Evie Woods


è lo pseudonimo di Evie Gaughan, autrice di numerosi bestseller. Vive sulla costa ovest dell’Irlanda e fugge dal tempo inclemente scrivendo le sue storie in un attico. I suoi libri si muovono sul confine tra mondo reale e mondi altri, illuminando la parte magica che a tratti irrompe nelle nostre vite.

A cura di Loredana Gasparri

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