La madre bugiarda




Recensione di Ilaria Murgia


Autore: Colette McBeth

Traduzione: Cristina Ingiardi

Editore: Piemme

Genere: Thriller psicologico

Pagine: 372 p.

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. Moglie. Madre. Bugiarda. I fatti non mentono, le persone sì, e Linda Moscow lo sa molto bene. Nella sua carriera di parlamentare ormai sempre più in vista, una carriera che le ha portato soldi e successo, più di una volta ha dovuto scendere a compromessi con la verità. Non è forse di questo che si tratta, in politica? E nella vita privata? Linda Moscow ama suo figlio Gabriel. Il suo istinto naturale è quello di proteggerlo. A qualunque costo. Ma che succede se Gabriel viene accusato di aver commesso un atto terribile – e nemmeno sua madre è sicura della sua innocenza? D’altra parte, i fatti sono chiari: Gabriel ha conosciuto una ragazza. Si chiamava Mariela. Sono andati a casa sua e hanno passato la notte insieme. Il mattino dopo, Mariela è stata trovata in un terreno dietro la casa di Gabriel. Morta. Mentire per suo figlio? Non sarebbe la prima volta, e il senso di colpa l’ha quasi uccisa. Eppure questa volta c’è qualcosa di diverso.

Recensione

La madre bugiarda è l’atteso secondo libro di Colette McBeth che torna in libreria un anno dopo il suo romanzo d’esordio La vita di prima (Piemme, 2017). L’autrice basa la sua nuova opera sulle bugie e le loro conseguenze, intessendo una trama nella quale viene indagato il rapporto madre-figlio e viene affrontato in maniera egregia il tema degli abusi sessuali sui minori.

Protagonista principale, come suggerisce il titolo, è una madre; Linda Moscow è una donna che ha visto la sua carriera parlamentare distruggersi in un colpo solo e che nella vita privata non se l’è vista meglio, separata dal marito e con un figlio col quale ha un rapporto tutt’altro che idilliaco, Linda si trova tutti i giorni a fare i conti con il suo passato e con le conseguenze delle sue scelte.

Quando Linda decide di rimediare almeno in parte agli errori commessi, si ritroverà nuovamente incastrata in un circolo di bugie e segreti e, come se non bastasse, a essere in pericolo non è solo lei ma anche il figlio Gabriel, accusato di aver ucciso una giovane ragazza con la quale aveva passato la serata.

Colette McBeth attraverso la storia di Linda Moscow e di suo figlio, coglie l’occasione per parlare di abusi sessuali su minori, uno dei temi principali del libro, e di come le vittime affrontino tali abusi sapendo troppo spesso di non essere credute.

Come la stessa autrice spiega nei ringraziamenti, il suo intento è quello di mostrare come anche il silenzio, la scelta di non agire, o di non ascoltare, sono essi stessi delle forme di violenza.

Quello di Colette McBeth non è il classico thriller fatto di adrenalina e suspense, è invece un libro che indaga la psicologia dei suoi personaggi, procede lentamente per mostrare al lettore tutte le sottili sfaccettature dei protagonisti, svelando a poco a poco le bugie e i segreti che hanno portato Linda Moscow ad avere problemi tanto nella vita privata che in quella pubblica.

La madre bugiarda pone il lettore davanti alla sua coscienza: io al suo posto cosa avrei fatto? Avrei anche io girato la testa dall’altra parte per difendere ciò che più amo?

A cura di Ilaria Murgia

scaffalidaleggere.wordpress.com

Colette McBeth


Colette McBeth, inglese, ha lavorato come corrispondente della BBC e giornalista prima di dedicarsi alla scrittura. Ha esordito nel 2017 con La vita di prima, pubblicato da Piemme, che ne ha decretato il successo nel genere, ed è stato elogiato, tra gli altri, anche da Paula Hawkins. La madre bugiarda è il suo nuovo atteso romanzo, di altrettanto successo.

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