Recensione di Fiorella Carta
Autore: Suzy K. Quinn
Traduttore: Carlotta Mele
Genere: Thriller
Pagine: 320
Editore: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2020
Sinossi. Lizzie Riley è reduce da una burrascosa separazione. Quando riceve la notizia che suo figlio Tom è stato accettato in una prestigiosa scuola, si sente sollevata: spera che le cose riprendano ad andare per il verso giusto. La reputazione dell’istituto è eccellente. Eppure l’entusiasmo iniziale si spegne dopo poco tempo: fin dal primo giorno Lizzie ha l’impressione che in quella scuola ci sia qualcosa che non va. Ai genitori è proibito attraversare il giardino ed entrare insieme con i bambini; le finestre sono chiuse e protette da pesanti inferriate. Con gentilezza le viene spiegato che è bene che i ragazzi guadagnino al più presto una certa indipendenza, e che una presenza troppo asfissiante dei genitori non è funzionale alla loro istruzione. Ma perché Tom torna sempre a casa esausto e si rifiuta di raccontare qualsiasi cosa della sua giornata? Che cosa sono quegli strani segni sul suo braccio? E perché i suoi compagni di classe hanno paura di parlare, quando Lizzie fa loro delle domande? La nuova scuola sembrava perfetta. Ma a volte le apparenze ingannano…
Recensione
Un thriller psicologico interessante, tocca diverse patologie, permette al lettore di schierarsi, a volte senza avere alcun dubbio, sbagliandosi.
Inizia come un sussurro, come quei pettegolezzi che circondano le famiglie non convenzionali, sia come composizione che come inserimento nella società.
Alla fine del romanzo colpevoli tutti, innocenti: nessuno.
Perché a rimestare nel fango le mani si sporcano tutte.
Un tema delicato quello scelto dall’autrice, che parte da violenze domestiche e arriva a minare l’apparenza di istituzioni che esigono perfezione dagli studenti e sotterrano il marcio sotto il tappeto.
Figura messa in risalto quella dell’assistente sociale Kate, in rappresentanza di una categoria che suona minacciosa e che, in realtà, cerca sempre di preservare il benessere dei più piccoli, anche se le falle esistono in ogni ambiente.
Unico neo di questo thriller avvincente è il titolo.
Chiedo venia alla Newton ma la tradizione italiana non ha niente a che vedere con il titolo del romanzo. Non è la prima volta che si riscontra questa incoerenza purtroppo.
A cura di Fiorella Carta
Suzy K. Quinn
Suzy K. Quinn È una scrittrice inglese che si dedica con passione a tre generi diversi: thriller psicologico, commedia e storie d’amore. I suoi romanzi sono stati tradotti in sette lingue e i suoi libri hanno venduto quasi un milione di copie in tutto il mondo. La Newton Compton ha pubblicato La maestra cattiva.
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