GAETANO SAVATTERI
Editore: Sellerio
Genere: thriller
Pagine: 214
Anno edizione: 2024
Sinossi. Saverio Lamanna e Peppe Piccionello, la coppia Stanlio e Ollio del giallo italiano protagonista della fortunata serie TV Màkari, sfidano la Sicilia interna lungo l’antica «magna via francigena» che collega per sentieri e strade provinciali, Palermo ad Agrigento. Ma sulla loro scia si verificano alcune morti violente e misteriose da decifrare.
Recensione di Salvatore Argiolas
Saverio Lamanna è un personaggio unico nel composito panorama del giallo italiano.
Scanzonato giornalista, Saverio, dopo una sconsolante esperienza nell’organigramma di un ministero, lasciato perché, come portavoce, fece dire una cosa intelligente ad un sottosegretario, torna nella sua isola per un periodo sabbatico che lo vede impegnato in varie inchieste che lo coinvolgono in quanto l’aver scritto un giallo lo qualifica come esperto investigatore.
Che Saverio Lamanna sia uno scrittore, anzi un giallista lo certifica una pagina di wikipedia nontanto benevola:
“Esordisce nella narrativa con il romanzo “Il lato fragile”, che raggiunge per due settimane la novantesima posizione nella classifica delle vendite e che viene giudicato una buona prova della scuola del giallo mediterraneo.”
“E poi? Tutto qui. Quaranta e passa anni di vita risolti in dieci righe, con una foto del 2005 che non è neppure delle migliori.”
“Il lato fragile” è proprio il suo esordio, sia come narratore che come indagatore, ma le sue indagini non sono mai solo una ricerca del colpevole ma una continua esplorazione del mondo e inquesto è assistito e talvolta guidato dal fido amico Peppe Piccionello, con cui forma un binomio che ricorda da vicino quello formato da Don Chisciotte e Sancio Panza con continui battibecchi e battute che rendono le loro avventure fonte di grande divertimento.
Le inchieste di Saverio Lamanna vengono raccontate in prima persona e questo rende romanzi e racconti ricchissimi di citazioni, riferimenti culturali e suggestioni che spingono il lettore a cercare, tra le righe, tutte le fonti di ispirazione.
Per esempio, andando sulla “Magna Via”, percorso che segue la strada tracciata nel basso medioevo che collegava due sponde della Sicilia, Saverio dice “Randone è sulla strada longa longa per Girgenti”, citando la canzone “Tre somari e tre briganti” tratta dal musical “Rinaldo in campo” di Garinei e Giovannini ricordata anche in un altra occasione.
La narrazione di Gaetano Savatteri è un raffinatissimo collage di tecniche narrative diverse e tutte molto intriganti come gli inserti di metaletteratura che Lamanna si consente trattando Peppe Piccionello e la compagna Suleima, che costituiscono un insieme veramente azzeccato, non come compagni d’avventura ma come personaggi creati da lui e in quanto tali, destinati ad agire come decide e ordina: “Mi hai relegato al ruolo di infermiera”, mi dice, risentita Suleima.
“Voglio uscire da questo personaggio ancillare che hai deciso di assegnarmi.”
“Suleima, ma che dici? In nessun romanzo ti ho mai descritta così.”
“Ma tendi a farlo nella vita quotidiana. Poi quando scrivi, ti assalgono i sensi di colpa e proponi la versione politicamente corretta”. “Suleima, non sono mai stato corretto.”
(…)
“Praticamente, mi affidi la parte della vivandiera. “No, Suleima, tengo conto dei tuoi impegni, li rispetto e li ammiro.” “E i lasci a fare da vestale del culto di Lamanna. Mi escludi, sei maschilista e patriarcale.” “Suleima, non posso escluderti, né come donna né come personaggio”. Saverio ha lo stesso atteggiamento anche nei confronti di Peppe Piccionello: “Saverio” ci accoglie Randone sugli scalini davanti al portone della questura, “Una volta tanto il merito non è tuo ma di Piccionello. “Randone, Piccionello è una mia creatura.”
“Non giocare a fare Dio, Saverio. A ciascuno il suo. “Sei già in area sciasciana Randone”.
“La Magna Via” è un romanzo picaresco che segue la camminata che il padre di Saverio e l’amico Mimì decidono di compiere per conoscere la Sicilia profonda, coinvolgendo ancheLamanna e il sodale Piccionello che li seguono anche se riluttanti ma è anche un omaggio deferente ai tre grandi letterati della provincia di Agrigento, Pirandello, Camilleri e soprattutto Leonardo Sciascia, grande intellettuale di Racalmuto, comune di origine anche dei genitori di Savatteri.
Durante la marcia sulla “Magna Via” il gruppo di Lamanna incrocia una comitiva guidata da un canadese di origini siciliane Anthony Martino, tornato nell’isola per un progetto non ben chiarito e ben presto seguendo il tracciato dell’antica strada si verificano due strane morti che paiono collegata alla presenza del canadese.
“La Magna Via”, non è un giallo canonico ma utilizza uno spunto poliziesco per creare una trama ben strutturata, innervata da una pirotecnica sequenza di battute, frasi ad effetto e situazioni da applausi:
“Saverio” fa Peppe” ancora trazzere sono. Antiche o moderne, ma sempre trazzere. Ti sembrano strade?”
Bravo Peppe, hai ritrovato la tua anima rivoluzionaria, ma giusta. Questa cosa mi piace, stai guarendo dalla rassegnazione siciliana, malattia infantile della questione meridionale”.
“Non capisci niente. Si chiama amore, do you undestand?” dice Suleima a Saverio. “Forma patologica con gravi effetti collaterali.”
“La Magna Via” non è solo un ottimo romanzo ma è anche un viaggio passionale nella Sicilia interna, di cui si colgono i colori, i profumi, le contraddizioni, gli aspetti positivi e quelli negativi, fatta di
“isole dentro l’isola: l’isola-paese dentro l’isola-provincia, dentro l’isola-regione”e, come dice il padre al giornalista scrittore e narratore, è un libro che raccoglie e raffigura “le passioni degli uomini e delle donne. E perfino la passioni peggiori parlano di noi.”
Come tutte la altre opere di Gaetano Savatteri “La Magna Via” è un romanzo da consigliare e direi anche da delibare, per l’intelligenza e la finezza che filtrano da ogni frase.
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Gaetano Savatteri
(Milano, 1964), cresciuto in Sicilia, vive e lavora a Roma. Con la casa editrice Sellerio ha pubblicato: La congiura dei loquaci (2000, 2017) La ferita di Vishinskij (2003), Gli uomini che non si voltano (2006), Uno per tutti (2008), La volata di Calò (2008) e La fabbrica delle stelle (2016), Il delitto di Kolymbetra (2018), Il lusso della giovinezza (2020), Quattro indagini a Màkari (2021), La Magna Via (2024).