Recensione di Francesca Mogavero
Autore: Lisa Rochon
Traduzione: Martina Rinaldi
Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Genere: Narrativa (romanzo storico)
Anno di pubblicazione: 2021
Sinossi. Firenze, 1500. Feroci intrighi politici serpeggiano in città, rovescio della medaglia di un’epoca di fermento culturale e artistico. La giovane Beatrice vive nelle campagne poco fuori le mura e conduce un’esistenza tranquilla, fino al giorno in cui suo padre viene ucciso e sua madre scompare. Per sopravvivere, Beatrice non ha altra scelta se non quella di raggiungere Firenze, così da vendere le ultime scorte di olio d’oliva e provare a cercare indizi su dove sua madre possa trovarsi. Sola al mondo, spaventata e incerta sul futuro, Beatrice comincia a disegnare in segreto sui muri di pietra dei vicoli: un modo per esprimere in silenzio il suo dolore. E in quei tratti il suo talento prende vita. Mentre percorre in lungo e in largo la città alla ricerca della madre, la ragazza si imbatte in un geniale quanto tormentato Michelangelo, alle prese con il suo David. È l’inizio di un’amicizia destinata a cambiare la vita di entrambi. Ben presto il destino porta Beatrice a incrociare i passi di un altro grande genio, il rinomato Maestro delle Arti Leonardo da Vinci, impegnato a dipingere un ritratto della moglie di un facoltoso mercante di stoffe. In una città dilaniata dai complotti, può bastare il potere dell’arte a redimere un’anima tormentata?
Recensione
Leonardo, Michelangelo e Beatrice: i primi due non necessitano di presentazioni, l’altra è nota come “la ragazza dell’olio d’oliva”, eppure hanno molto in comune, molto da condividere, qualcosa di più solido del marmo e più durevole di un tratto di carboncino su un foglio.
Tre figure agli antipodi per età, origine, formazione e vissuti, eppure anime affini: è l’arte a legarle, la ferrea volontà di evadere e di far uscire lo spettatore (e l’idea) dal blocco calcareo della realtà; di esplorare e mostrare sentimenti sconosciuti, di raccontare il movimento, la storia, la potenza naturale.
Tutti e tre hanno perduto la madre, strappata via dallo scandalo, dalla morte precoce o dal dolore folle, e anche i loro padri sono lontani, sepolti dalla terra, dalla vergogna o l’alterigia. Allora sono il disegno, la scultura e l’inventiva a correre in aiuto, a restituire il respiro e la calma; insieme, tra uno scarabocchio di sanguigna, un modello di creta e un cartone preparatorio, Leonardo, Michelangelo e Beatrice costruiscono, di certo inconsapevolmente, una nuova famiglia, basata sulla curiosità e le scoperte, sull’ammirazione e la gelosia, il sospetto e l’amore.
Ed è soprattutto Beatrice ‒ che seguiamo dalla preadolescenza a una saggia giovinezza ‒ a fare da collante, come l’olio di lino che fonde i pigmenti e permette loro di imprimersi e brillare: “figlia delle colline” dalla lingua tagliente e lo spirito selvatico, insegna ai due artisti già affermati una nuova e allo stesso tempo arcaica prospettiva, basata sulla terra, la delicatezza di un pulcino, la sfavillante bellezza di un ulivo o di un lampone, lo sguardo pietoso e furente degli angeli.
Sullo sfondo, ma ben visibile, tangibile con i sensi, una Firenze priva di fronzoli, assalita dalla fame di pane e di vita, da mode e capricci, rivalità e ombre belliche.
Tra quelle vie assistiamo alla nascita di due grandi capolavori, incontriamo Lisa Gherardini ‒ che è ben più di una modella e di un enigmatico sorriso ‒, Agnella ‒ sfuggente, indomita e affascinante come gli elementi ‒, Leda ‒ collo di cigno e animo offuscato ‒, politici, strateghi e popolo minuto, ciascuno tratteggiato con sincerità e senza sconti.
È il Rinascimento, epoca brulicante e di fermenti, che odora di pittura e cacciagione prelibata, ma anche di sudore, piombo e malattia; lucente di oro e di arte, ma nebulosa di polvere e scarti; pullulante di santi, pellegrini, ragazze perdute e stregoneria… E, spesso, i confini sfumano e il sangue si mescola.
Con La moglie del mercante di stoffe Lisa Rochon celebra con cura, guidata dalla ricerca e dalla passione, un mondo di contraddizioni, di cadute rovinose e altissime vette di sublime.
A cura di Francesca Mogavero
Lisa Rochon
è esperta di architettura, autrice di numerosi articoli e saggi, per i quali ha vinto vari premi. Ha studiato a Toronto e a Parigi e si è recata a Firenze molte volte per ripercorrere le orme di Michelangelo, Leonardo e Lisa Gherardini (Monna Lisa). Mentre faceva ricerche per La moglie del mercante di stoffe, le è stato concesso l’accesso ai disegni originali di Leonardo al Castello di Windsor. È appassionata di arte ed è spesso ospite di TV e radio.
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