Recensione di Fiorella Carta
Autrice: Alice Hunter
Traduzione: Caterina Dell’Olivo
Genere: Thriller
Pagine: 384
Editore: Newton Compton editori
Anno: 2022
Sinossi. Beth e Tom Hardcastle sono la coppia perfetta. Tutto il quartiere li invidia: il loro matrimonio sembra una perpetua luna di miele, la casa che possiedono è splendida e hanno una figlia adorabile. Niente sembra essere in grado di incrinare la felicità della loro famiglia, fino al giorno in cui suona il campanello e, quando Beth va ad aprire, si trova davanti la polizia. Tom è stranamente in ritardo dal lavoro e sua moglie teme il peggio. Ma, nonostante gli attimi di panico, Beth è lontana dall’immaginare la verità… Perché il peggio va oltre ogni immaginazione. Gli agenti sostengono che suo marito sia un assassino. Un mostro che prova un sadico quanto ripugnante piacere nell’uccidere. Troppo sconvolta da quella rivelazione, Beth non comprende subito quello che i poliziotti vogliono da lei. Una sola, semplice risposta: è davvero possibile che la moglie di un serial killer non sospettasse nulla?
Recensione
Per la famiglia saremmo disposti a tutto. Per preservare il nostro cantuccio, la nostra idea di felicità. I segreti poi, quelli bisognerebbe custodirli bene, perché una volta riportati a galla, soprattutto in una piccola cittadina dove tutto si sa e tutto si mormora, impiegano poco tempo per rovinare l’idillio.
La moglie del serial killer, esordio di Alice Hunter, ci racconta come l’essere umano trasmuti i suoi princìpi per plasmarli a convenienza, così che la morte diventi un fantasma non troppo invadente, una cosa da niente.
Beth e Tom si trasferiscono da Londra a una piccola cittadina a misura di bambino, cercano di integrarsi con la comunità e di celare quel pruriginoso passato che, invece, bussa alla loro porta e diventa presente.
I domestic thriller incalzano nel panorama di genere perché vicini alle nostre consuetudini, portano il lato oscuro all’interno di case e situazioni molto simili a quelle che viviamo ogni giorno, salvo un piccolo particolare. La fiction ahimè, ben poco si allontana dalla realtà, anzi trae spunto.
Qui non è l’indagine a fare da protagonista, ma la coscienza umana, il doppio gioco, la capacità che abbiamo di preservare ciò che è nostro e il nostro futuro, anche a discapito della nostra innocenza.
Beth e Tom non sono così differenti, agiscono con mano diversa, uno di loro uccide e l’altro nasconde. Uno di loro fa cerchio intorno al casolare, l’altro lo spezza.
Sta a voi capire chi, sappiate solo che ci saranno pochi innocenti, molte vittime e alla fine delle vicende le acque resteranno torbide sebbene qualcuno tenti di ripulirle.
Alice Hunter
È laureata in Psicologia e ha collaborato per lungo tempo a programmi di riabilitazione nelle carceri. Il suo lavoro a contatto con detenuti che avevano commesso crimini violenti è stato d’ispirazione per il suo thriller d’esordio, La moglie del del serial killer, balzato ai primi posti delle classifiche inglesi
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